Sono sola
e urlo in silenzio.
Un lamento doloroso
che mi strazia le mente.
Seduta in un angolo
della mi stessa solitudine
li detesto.
Osservo con occhi sprezzanti
le figure bianche
che mi circondano.
Così candide,
così lattee…
Io sono
nera.
Vivo in un mondo cieco
in cui quelle innocenti figure
si smarrirebbero
E navigo nell’oblio
dell’incoscienza.
Trasportata dalle note di una canzone.
Un inno alla morte
che mi incita alla fine.
Aizza i miei sensi
contro me stessa.
Inizio a sanguinare,
i miei pensieri vuoti,
pesanti
gravano sulla mia testa.
Le mie mani sanguinano
di un eterno dolore.
Poi sarà la fine.
E nel dolce attimo
della morte
ricorderò questo incubo
che riporta il nome vita.
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