Videogiochi > Assassin's Creed
Ricorda la storia  |      
Autore: samara89    11/11/2013    3 recensioni
DAL TESTO:
-Tu vaneggi...- lo accusò adocchiando il pugnale, pericolosamente vicino alla sua gola.- non tradirei mai il Credo... come puoi solo pensarlo... forse il vino della Volpe Addormentata ti da alla testa.-
La Volpe sorrise sorniona.
-Non credo proprio... invece credo che tu sia la spia perfetta... conosci tutti i nostri piani, ed è ovvio che nutri ammirazione per i nostri nemici... tutti quei commenti su quanto sia in gamba Cesare Borgia...-la Volpe scosse la testa con finto rammarico.- Dimmi, siete per caso amanti?- chiese canzonatorio.
Genere: Commedia | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Ezio Auditore, Niccolò Machiavelli, Volpe
Note: Lime | Avvertimenti: nessuno
- Questa storia fa parte della serie 'We found love in a hopeless place'
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
<

Errare humanum est: ma la Volpe impara in fretta

Nicolò Machiavelli non era tipo da lamentarsi per il carico di lavoro, ma quel pomeriggio avrebbe fatto volentieri a meno di trovarsi chiuso nel suo studio sull'isola Tiberina a leggere i rapporti che le spie gli avevano fornito.

Tuttavia, Ezio faceva affidamento su di lui nella lotta contro i Borgia e Machiavelli si era scoperto a desiderare di essergli d'aiuto... a considerarlo un buon capo.

L'uomo fece una smorfia... non era da lui provare una fiducia incondizionata per qualcuno, ma quel giovane aveva talento, aveva cuore, ed era un leader nato... bastava vedere cosa aveva fatto con i suoi adepti... era riuscito a ridare vita all'ordine, cosa che lui non aveva mai fatto.

Era così preso dai suoi pensieri che non si accorse del cigolio della finestra alle sue spalle.

Si rese conto di avere qualcuno alle spalle solo quando vide l'ombra dell'intruso proiettarsi sui fogli davanti a lui.

Si alzò di scatto, afferrando il pugnale che teneva alla cintura per deviare quello che calava su di lui dall'alto e facendolo sfuggire di mano al suo aggressore.

Machiavelli sgranò gli occhi stupito quando si trovò a premere il pugnale contro la gola della Volpe.

-Volpe! Ma che succede...- chiese, senza allontanare il pugnale dalla figura incappucciata del ladro.

-Come se tu non lo sapessi... ho scoperto chi è che informa Cesare delle nostre mosse... sei tu.- sibilò la Volpe afferrando il polso di Machiavelli e torcendoglielo dietro la schiena con un abile mossa che lo fece gemere di dolore.

Il pugnale finì a terra.

-Tu sei pazzo...- protestò Machiavelli divincolandosi e spingendo il ladro a sbattere contro la parete dietro di lui, bloccandolo poi con il suo corpo, la faccia premuta contro il muro.

-Pazzo io? Tu sei l'unico che avrebbe potuto condurre Cesare alla villa... per non parlare di quello che è successo al Castello e dell'attentato a Pietro Rossi!- la Volpe si divincolò abilmente cacciando una potente gomitata nello stomaco di Nicolò, per poi lanciarsi sul pugnale abbandonato poco lontano.

Machiavelli gli si buttò addosso lottando brevemente per il possesso del suo stesso pugnale e arrendendosi infine sconfitto con uno sbuffo, sdraiato sotto al ladro.

-Tu vaneggi...- lo accusò adocchiando il pugnale, pericolosamente vicino alla sua gola.- non tradirei mai il Credo... come puoi solo pensarlo... forse il vino della Volpe Addormentata ti da alla testa.-

La Volpe sorrise sorniona.

-Non credo proprio... invece credo che tu sia la spia perfetta... conosci tutti i nostri piani, ed è ovvio che nutri ammirazione per i nostri nemici... tutti quei commenti su quanto sia in gamba Cesare Borgia...-la Volpe scosse la testa con finto rammarico.- Dimmi, siete per caso amanti?- chiese canzonatorio.

-Veramente non è lui che mi sta praticamente seduto sopra...- rispose Machiavelli, muovendo pigramente la mano ad indicare la posizione equivoca in cui stavano.

La Volpe premette un pò il pugnale sulla gola dell'uomo sotto si lui, facendo uscire una goccia di sangue rosso.

-Non sei nella posizione per fare lo spiritoso...letteralmente...- sorrise malizioso.

-Essia... hai ragione tu, non sono nella posizione di scherzare... però non sono io la spia che cerchi... te lo posso giurare, se credi, ma non so come provartelo se non dicendoti che non tradirei mai l'ordine...-

La Volpe guardò scettico l'uomo... Machiavelli era un abile politico, e sapeva mentire, ma la Volpe era un ladro ed era avvezzo ai bugiardi... e nonostante fosse andato li armato e sicuro di fare la cosa giusta, ora non ne era più così convinto.

-Come posso crederti?- chiese, quasi a se stesso.

Nicolò si rilassò sotto di lui... ormai era convinto che l'altro non lo avrebbe ucciso senza avere la certezza che fosse proprio lui la spia.

-Potresti cominciare con il farmi alzare... sei pesante.- gli disse, mettendo però le mani, adesso lasciate libere dall'altro, aperte sulle sue cosce.

La Volpe ghignò.

-Non mi sembra ti dia fastidio, avermi su di te...-

-Preferirei averti sotto, per dirti la verità...-

In quel momento la porta si spalancò di colpo.

-Machiavelli! La Volpe crede...-

Ezio Auditore non era di certo un ragazzino... aveva avuto le sue esperienze, ma rimase comunque un momento a bocca aperta a guardare i due uomini sul pavimento, voltati verso di lui.

-Si?- chiese Machiavelli puntellandosi sui gomiti.

-Ehm... no, niente... credevo... cioè, volevo solo... ho trovato la spia... è uno dei tuoi, Volpe... credo che ora andrò a farlo fuori...- balbettò il fiorentino guardando Nicolò contorcersi stizzito" Volpe, vuoi toglierti di mezzo per favore?" per riuscire ad alzarsi.

-Vai pure Ezio...- rispose la Volpe, senza collaborare nemmeno un po', ma anzi intralciando l'altro in tutti i modi.- Ci vediamo alla Volpe Addormentata...- lo congedò con un sorriso malizioso, pestando con il palmo della mano la tunica dell'altro uomo, impedendogli di fatto di alzarsi.

Ezio annuì e fece per chiudere la porta, ma ci ripensò affacciandosi di nuovo all'interno dello studio.

-Ehm... fossi in voi bloccherei la porta... ci sono i miei adepti che girano per i corridoi... turberete le loro giovani menti...- li canzonò, ripresosi dalla sorpresa.

-Ma te ne vuoi andare?- sibilò Machiavelli, indeciso se lanciargli dietro il coltello che ormai giaceva abbandonato a terra.

Ezio se ne andò ridendo.

-Beh, dove eravamo rimasti?- chiese la Volpe al fiorentino, con un sorriso che l'altro giudicò irritante.

-Al momento in cui andavi al diavolo...- lo informò l'altro irritato dall'atteggiamento canzonatorio dell'altro e per essere stato sorpreso in quella posizione di sottomissione.

La Volpe fece una risata.

-Ti sbagli, mio caro amico... eravamo arrivati al momento in cui andavi a farti fottere!- rise prima di bloccarlo nuovamente sul pavimento, pronto per balzare addosso alla sua preda.

Fine

Forse non è proprio IC, ma spero vi piaccia comunque.. a presto!

  
Leggi le 3 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Videogiochi > Assassin's Creed / Vai alla pagina dell'autore: samara89