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Autore: Pichan    13/11/2013    3 recensioni
Le strade di Konoha, quella sera erano desolate.
Arrivò sotto casa, bloccandosi sotto la pioggia e si intristì ancora di più vedendo tutte le luci spente, sapendo che ad aspettarla, non ci sarebbe stato nessuno e che avrebbe passato la notte in bianco a piangere come una bambina, nel suo letto gelido.
La luna era coperta dalle nuvole, era tardi, ma non aveva voglia di tornare a casa, non voleva. Preferiva restare sotto a quell'acqua gelida a prendere freddo invece che tornare a casa. Non aveva paura. Ormai nulla avrebbe più potuto farle del male, non più di quanto glie ne aveva fatto Sasuke.
[SasuIno di base & ShikaIno per il lieto fine!][1441 parole]
Genere: Introspettivo, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Ino Yamanaka, Sasuke Uchiha, Shikamaru Nara | Coppie: Shikamaru/Ino
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la serie
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L'amore è un'altra cosa

Le braccia nude lasciate lungo i fianchi magrissimi, la bocca che tremava, gli occhi dai quali cominciavano a colare lacrime che poi finivano col scivolare sulle gote e poi sulla canotta bianca, le gambe tremanti, le mani strette a pugni.
Non ce la faceva più a sopportare quel peso, a non essere amata per ciò che era dal ragazzo al quale aveva dato tutta se stessa. Cosa rimaneva dei momenti che gli aveva regalato? Cosa rimaneva di lei che sin da quando era poco più che una bambina si era innamorata di lui, aspettando il suo ritorno a Konoha. Cosa rimaneva delle loro promesse, di quello che erano stati, dei suoi sentimenti che lentamente le morivano nel petto, come un fiore appassito?
Erano una di fronte all'altra, davanti al camino di Villa Uchiha, mentre lui la guardava piangere. 
'E' tutto inutile Ino.'- le disse voltandosi, sparendo nella penombra della camera.
I suoi singhiozzi si fecero ancora più forti, mentre con le braccia si avvolgeva in un abbraccio. Era di nuovo sola. Non era bastata la morte del padre, ora anche Sasuke la lasciava.
Sospirò mentre altre lacrime continuavano a solcarle il viso, fino al momento in cui lentamente non le asciugò, prendendo le sue cose, abbandonando per sempre sia Sasuke che quella Villa, culla di quel sentimento che per lei era puro, mentre per lui, da troppo tempo non era più niente.
Si strinse nella sua felpa celeste mentre usciva, senza rispondere al 'Prendi il mio ombrello' del ragazzo e senza fare ciò che le aveva detto. Riportarglielo e quindi rivederlo, sarebbe stato troppo doloroso. 
Percorse il viale della villa sotto la pioggia di novembre, mentre ancora buttava lacrime e s'incamminava verso casa. 
Non riusciva a credere che Sasuke fosse stato in grado di tradirla per poi sbatterle la verità in faccia come se fosse nulla, dicendole da quanto ormai non l'amasse più e mentre pensava, i passi lenti, cominciavano a farsi veloci e si trovò a correre, a scappare via da lui, dalla loro storia, dalla sua vecchia vita, da tutto quello che erano stati. Il freddo cominciava a penetrare fino alle ossa, i pensieri e i ricordi trapanavano il cervello, le lacrime uscivano da sole, il cuore le martellavano il petto e si sentiva morire.
Le strade di Konoha, quella sera erano desolate.
Arrivò sotto casa, bloccandosi sotto la pioggia e si intristì ancora di più vedendo tutte le luci spente, sapendo che ad aspettarla, non ci sarebbe stato nessuno e che avrebbe passato la notte in bianco a piangere come una bambina, nel suo letto gelido.
La luna era coperta dalle nuvole, era tardi, ma non aveva voglia di tornare a casa, non voleva. Preferiva restare sotto a quell'acqua gelida a prendere freddo invece che tornare a casa. Non aveva paura. Ormai nulla avrebbe più potuto farle del male, non più di quanto glie ne aveva fatto Sasuke.
Camminò ancora, quando si ritrovò a passare sotto casa di Shikamaru. Si bloccò, pensando all'amico d'infanzia, uno dei pochi che la capiva davvero, l'unico che le aveva sempre detto di stare attenta, lui quel ragazzo inconfondibilmente pigro e super intelligente che non vedeva ormai da troppo tempo.
Sasuke non solo si era portato via il suo cuore, ma si era portato anche la sua adolescenza, la sua innocenza, la sua spensieratezza, tutto. Non sarebbe stata più la stessa. Si voltò, per continuare a camminare.
'Ino'- si sentì chiamare, ma pensò che la febbre cominciasse a salire, date le sue pessime condizioni.
'Ino, che ci fai sotto a questa pioggia?'- si voltò verso la casa di Shikamaru e vide una sagoma scura affacciata ad una finestra.
Non seppe rispondere, non ebbe più forze e cadde a terra in una pozza d'acqua. Tutto era stato troppo. La delusione, il nervoso, la rabbia, i passi, il pianto, la pioggia.

Si risvegliò su un divano accanto ad un caminetto e per un attimo pensò di essersi sognata tutto. Si guardò meglio attorno e riconobbe subito quella casa, non era a Villa Uchiha e la cosa la fece sentire bene e male allo stesso tempo. Fece per mettersi a sedere, ma la testa le girò vorticosamente e fu costretta a rimettersi sdraiata, sotto al piumone, al caldo e all'asciutto, sentì dei passi e chiuse gli occhi.
Proprio in quel momento Shikamaru spuntò dalla cucina con una bacinella d'acqua ed una pezza. Poggiò la bacinella accanto al divano e ci inzuppò la pezza, per poi metterla delicatamente sulla fronte della ragazza che ancora dormiva. In realtà Ino, era sveglia.
Non appena sentì il tocco gelido della pezza rabbrividì e quando Shikamaru fece una leggera pressione sulla sua fronte, aprì gli occhi di scatto a causa del dolore. 
Vide il ragazzo impegnato a darle attenzione e pronunciando il suo nome, richiamò la sua attenzione. Si accorse che però la sua voce era diversa, non era più acuta, era bassa, come se avesse urlato e non ne avesse più.
'Hai la febbre, rimani giù.'- le raccomandò il ragazzo guardandola negli occhi chiari.
Si passò una mano sulla fronte coperta dalla pezza, sentendo di nuovo dolore.
'Mi fa male la testa...'-mugugnò mentre chiudeva gli occhi ed una smorfia di dolore apparì sul suo volto.
'Sei caduta e hai sbattuto, hai perso un po' di sangue, ma non penso sia grave'- rispose prontamente lui, mentre prendeva il termometro e lo porgeva alla ragazza, per poi alzarsi e guardarla dall'alto.
Il medico era lei, come faceva lui a dire se era grave o meno?
Rimase in silenzio mentre metteva il termometro sotto al braccio. Si sentiva, però, osservata, Shikamaru era lì vicino e non si stava comportando come di solito faceva. Il suo silenzio valeva più di mille parole, ma preferì non parlare, non ricordare, non soffrire. Tanto il ragazzo, se avesse voluto, le avrebbe sfilato le parole di bocca come solo lui sapeva fare.
'Che ci facevi in giro a quell'ora, sotto la pioggia e con solo una felpa addosso?'- le chiese freddo e impassibile, calcolatore come poche volte riusciva ad essere, ma preoccupato allo stesso tempo. La sentì sospirare rassegnata, sfinita.
'E' finito tutto.-cominciò- Non sono mai stata abbastanza per lui, credevo che sarebbe stato facile amarlo e stare con lui. Non avevo pensato che però la storia dipendeva anche da Sasuke'-gli occhi cominciarono ad inumidirsi ancora di più mentre la voce già bassa era spezzata dai ricordi e dal dolore.
L'aveva ascoltata inginocchiato di fronte a lei e cominciando a sentire dolore alle gambe, si alzò in piedi, senza staccare il suo sguardo dalla ragazza.
'Non è un buon motivo per stare sotto la pioggia a novembre, con questo freddo. Se non ti avessi vista adesso saresti ancora lì in mezzo a quella pozza d'acqua e sangue col trucco colato e la febbre a quaranta'- la rimproverò il ragazzo, senza però alzare il tono.
Era con gli occhi che riusciva a smuoverle le viscere. Quello sguardo accigliato e serio non era solito da uno come Shikamaru.
'Sono anch'io una ninja, so cavarmela e poi stavo tornando a casa!'-si difese lei, mentre toglieva il termometro ed osservava la linea rossa arrivare a quaranta.
'Non stavi tornando a casa Ino, lo so. Stavi scappando, ma la prossima volta invece di stare lì fuori al freddo, bussa a questa porta, mi sono sempre preoccupato per te e non fa niente se passo una notte insonne.'-aggiunse, mentre vide una lacrima scendere sul viso di lei, che lentamente si tirò su, alzandosi dal divano, abbracciandolo forte, stringendosi a lui, aggrappandosi al suo petto, mentre sentiva le mani del ragazzo accarezzarle i capelli.
La sentì singhiozzare e la strinse di più, rendendosi conto di quanto fosse dimagrita in quegli ultimi mesi in cui non l'aveva vista. Non gli piaceva per niente vederla così. Ino non era ciò che mostrava. In realtà era fragile e gli faceva rabbia vederla così.
'Ti voglio bene'- la sentì sussurrare appena.
'Ti amo'- sospirò lui, sentendola poi mollare la presa e allontanarsi quanto le bastava per guardarlo negli occhi con l'aria di chi ha capito male.
'Questo si che è un bel casino, non credi?'- le sorrise, mentre lei ancora sembrava non capire.
Attese un istante prima di abbassare lo sguardo e stringerle le spalle, per poi dirle:
'Ino, quello che provava lui per te, non era amore. L'amore è un'altra cosa.'-le disse, poggiando per un istante le sua labbra su quelle di lei.
Ino, stupita, chiuse gli occhi, assaporando quell'attimo e quelle sensazioni che quella stretta e quel bacio le stavano regalando, fino a quando non sentì le labbra di lui allontanarsi.
'Eh già... proprio un bel casino.'-sospirò affranta e stupita allo stesso tempo.

_________________________ 
Piiichaaan
è tornata!
Allora, spero che questa mi shot sia piaciuta
Ino sta con Sasuke che la tradisce. Per caso si ritrova da Shikamaru ed ecco qua la dichiarazione del ragazzo cervo! **
Un bacione a tutti, vi lascio alle recensioni!


   
 
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