Serie TV > Agents of S.H.I.E.L.D.
Ricorda la storia  |      
Autore: Alley    15/11/2013    7 recensioni
Leo conosceva benissimo tutte le espressioni di Jemma. Gli bastava una semplice occhiata per capire se fosse preoccupata, spaventata, arrabbiata, triste o perplessa.
In quel momento, Jemma era
euforica – e non esisteva nulla di più pericoloso al mondo di una Jemma Simmons euforica.
[Fitz&Simmons] [A MogliA]
Genere: Comico, Fluff | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Jemma Simmons, Leo Fitz
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
- Questa storia fa parte della serie 'Heroes and superheroes'
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Leo conosceva benissimo tutte le espressioni di Jemma. Gli bastava una semplice occhiata per capire se fosse preoccupata, spaventata, arrabbiata, triste o perplessa.
 
In quel momento, Jemma era euforica – e non esisteva nulla di più pericoloso al mondo di una Jemma Simmons euforica.  
 
“Finalmente! Dov’eri finito?”
 
La prima volta che l’aveva vista in quello stato s’era ritrovato una rana squartata sul bancone del laboratorio – “si chiama vivisezione, Fitz, ed è un metodo di ricerca imprescindibile per lo sviluppo degli studi biochimici.”
 
“Non sono in ritardo” rispose e ti prego, fa che non ci siano animali morti in giro “La mensa è ancora chiusa.”
 
“Niente mensa per stasera” replicò Jemma e gli porse un sacchetto. Leo lo osservò titubante per qualche secondo prima d’afferrarlo - contiene di sicuro un animale morto
 
“Ti ho preparato il tuo panino preferito.”
 
Leo avrebbe voluto essere entusiasta, lo avrebbe vorrebbe davvero, ma ricordava fin troppo bene cos’era successo l’ultima volta che Jemma gli ha preparato quel sandwich. Non aveva mai scoperto cosa ci fosse esattamente sotto la palpebra dell’agente Maddison – e non voleva assolutamente saperlo – né di come avesse fatto a nascondere delle informazioni nell’occhio – e non voleva sapere nemmeno quello – ma assistere Jemma durante l’operazione per tirarle fuori era stato il peggior trauma della sua esistenza e non aveva intenzione di ripetere un’esperienza del genere.
 
“Cosa devi dirmi?”
 
Ecco l’Espressione Maledizione Mi Ha Scoperta.
 
“Niente.”
 
“Dove ‘niente’ sta per…?”
 
“Non mangi il panino? Stavolta sono sicura d’aver dosato bene la salsa aio-”
 
Jemma.”
 
“E va bene, va bene” si arrese lei e l’Espressione Euforica ricomparve all’istante, ancor più inquietante di prima “Ho una notizia.”
 
Guai in vista.
 
“Una notizia magnifica.”
 
Guai grossi.
 
“Definisci ‘magnifica’.”
 
“Il direttore mi ha convocata nel suo ufficio.”
 
Leo si chiese come un incontro con Nick Fury potesse esser preludio ad una ‘notizia magnifica’, ma immaginava che a breve avrebbe ottenuto la risposta e, soprattutto, che non gli sarebbe piaciuta affatto.
 
“Stanno formando una nuova squadra per un progetto super segreto!”
 
“Ah.”
 
Beh, s’aspettava decisamente di peggio. I progetti super segreti erano all’ordine del giorno, allo S.H.I.E.L.D.  
 
Certo, il fatto che Jemma ne fosse messa al corrente non era altrettanto usuale…
 
“Hanno bisogno di una biochimica e di un ingegnere. Indovina a chi hanno offerto l’incarico?”
 
“Mmmh…A Connor e Low?”
 
L’Espressione Non Dire Sciocchezze gli suggerì che la risposta era errata.
 
“No. Riprova.”
 
A Leo sembrava quasi di riuscire a sentire il rumore degli ingranaggi del suo cervello che si spostavano…
 
…e poi il tonfo del suo cuore che sprofondava nei calzini.
 
Era mille volte peggio di quel che s’aspettasse.
 
“Non.Se.Ne.Parla.”
 
E l’Espressione Implorante non gli avrebbe fatto cambiare idea. No.
 
“Non possiamo rifiutare!”
 
“Certo che possiamo.”
 
“Ma è sempre stato il tuo sogno!”
 
“Veramente è sempre stato il tuo sogno” ribatté additandola “Il mio è quello di vivere a lungo e lavorare sul campo non mi aiuterà di certo a realizzarlo.”
 
“Sei un codardo!” esclamò Jemma, mettendo su la peggior Espressione Accusatoria degli ultimi cinque anni.
 
“Sono prudente, è diverso.”
 
“È un’occasione imperdibile!”
 
“È un biglietto di sola andata per l’Aldilà!”
 
Jemma gli strappò il sacchetto dalle mani con un gesto stizzito e sfoggiò l’Espressione Furibonda più terribile che Leo avesse mai visto.
 
“Si può sapere perché sei diventato un agente dello S.H.I.E.L.D.?”
 
Era in momenti come quello che Leo se lo domandava. Per quale diavolo di motivo non aveva fatto il ricercatore, come gli aveva suggerito sua madre?
 
“Se volevi startene chiuso in laboratorio per sempre, potevi fare il ricercatore!”
 
Appunto.
 
“Non so come tu possa desiderare una cosa del genere dopo quello che è successo a New York” sbottò, corrucciato “Sai quanti agenti sono morti? Sai quali agenti sono morti?”
 
“Parli di Coulson?”
 
“Soprattutto.”
 
Se Leo non fosse stato così preso dal trovare un modo per dissuadere Jemma, si sarebbe accorto dell’Espressione So Una Cosa Che Tu Non Sai spuntata sul suo viso.
 
“Non dureremmo una settimana.”
 
“Vigliacco.”
 
Prudente.”
 
“Fifone.”
 
“Pensala come vuoi, il mio ‘no’ non è negoziabile” sbuffò e incrociò le braccia “Se ci tieni tanto, vacci tu.”
 
Dell’ultima parte, in realtà, non era poi tanto convinto.
 
Jemma abbassò lo sguardo e no, l’Espressione Delusa no.
 
“Insomma, non sono indispensabile” aggiunse, improvvisamente a disagio “Possono trovare un altro ingegnere.”
 
“Forse” mormorò Jemma, serrando le dita attorno al sacchetto “Ma io non posso trovare un altro Fitz.”
 
Leo sgranò appena gli occhi e rimase in silenzio. Quello era peggio dell’Espressione Delusa ed era infinitamente più scorretto.
 
“Non importa” disse Jemma scrollando le spalle e ci mancava solo l’Espressione Rassegnata “Se non vuoi, restiamo qui.”
 
“No! Non devi restare per me!”
 
“Non resto per te, Leo, resto per noi.”
 
L’espressione con cui accompagnò quella frase Leo non la ricordava, ma era la più adorabile che Jemma gli avesse mai regalato - e quella che lo avrebbe condotto dritto dritto nella tomba.
 
“E va bene” acconsentì e l’Espressione Euforica ricomparve a velocità supersonica.
 
Perché mi lascio incastrare così facilmente?
 
“Davvero?”
 
Avrebbe potuto ripensarci. Avrebbe potuto continuare a lavorare in piena sicurezza tra le quattro mura del suo laboratorio.
 
“Davvero.”
 
Avrebbe potuto, ma non lo fece.
 
“Oh Fitz, grazie!”
 
L’abbraccio di Jemma gli incrinò diverse costole, ma non se ne lamentò. Morire soffocato dall’abbraccio della sua migliore amica era una prospettiva di gran lunga più allettante di finire infilzato/trucidato/massacrato da un cattivo o da un supercattivo – cosa che sarebbe sicuramente avvenuta nel giro di pochi mesi.
 
“Allora, quando si comi-?”
 
“Domani.”
 
Rettifica: sarebbe sicuramente avvenuta entro le prossime ventiquattro ore.
 
Quando si staccò, Jemma gli porse nuovamente il sacchetto: “Te lo sei meritato.”
 
Pensò con rammarico che, probabilmente, quello sarebbe stato l’ultimo panino con prosciutto, mozzarella di bufala e salsa aioli che mangiava in vita sua.  
 
“Sono sicura che sarà eccitante!”
 
Gli aggettivi che aveva in mente lui erano un tantino diversi  – terrificante, pericoloso, orribile – ma, per evitare che il panino gli fosse sottratto una seconda volta, si astenne dal pronunciarli ad alta voce.  
 
“Che ne dici di guardare ‘Biancaneve’ questa sera?”
 
Leo teneva alla sua vita, ma teneva decisamente di più all’unica persona al mondo a cui aveva avuto il coraggio di confessare che “Biancaneve e i sette nani” era il suo cartone animato preferito – e che lo guardava con lui una volta a settimana.
 
“Dico che è un’ottima idea.”















Note
E niente, era da tanto che volevo regalare qualcosa alla mia pellissima consorte, solo che non sapevo cosa perchè niente è abbastanza per lei e allora ho rimuginato e rimuginato e rimuginato ancora, fino a quando son stata folgorata da un'illuminazione: FITZ-SIMMONS! 
Lei è l'amore e loro sono l'amore, quindi #associazioniovvie
Nella storia ci sono piccoli riferimenti a quel che abbiamo scoperto dei due personaggi fino ad ora: da quanto avviene nella sesta puntata si evince che è stata Simmons ad insistere affinchè accettassero di lavorare sul campo e, da quelle precedenti, che Fitz mal sopporta cose come la vivisezione e le operazioni...particolari, diciamo così, che invece entusiasmano tanto Jemma. 
Perchè i robottini hanno i nomi dei sette nani? Ma perchè "Biancaneve" è il cartone animato preferito di Fitz, ovvio! assecondatemi
Grazie di cuore a tutti coloro che sono giunti fin qui. Mi auguro che la lettura sia stata piacevole!
  
Leggi le 7 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Serie TV > Agents of S.H.I.E.L.D. / Vai alla pagina dell'autore: Alley