Camminavo
e ad ogni passo una nuvola di polvere si alzava, andandomi negli occhi.
Ma
ormai neanche ci facevo più caso; ero solo intento a guardarmi intorno,
lasciando vagare lo sguardo sulla desolazione che regnava sovrana.
La
guerra era finita, era finalmente terminata. Ma…ma nessuno aveva voglia
di
festeggiare. Troppo dolore da sopportare, troppe lacrime da versare.
Più
mi
guardavo intorno, più vedevo i miei compagni e amici piangere i loro
cari
morti, più mi sentivo in colpa e in qualche modo responsabile di tutto
quel
dolore.
So
che
era un pensiero stupido e irrazionale, ma non potevo farci niente.
Mentre
camminavo vidi Hinata piangere sommessamente stringendo il corpo di
Neji; poco
più avanti Ino piangeva sulla spalla di Choji, mentre Shikamaru se ne
stava
dritto in piedi con i pugni stretti.
Per
l’ennesima volta sentii una stretta al cuore e le lacrime minacciarono
di
uscire fuori; sapevo che dovevo andare da loro, fargli capire che gli
ero
vicino, ma qualcosa mi tratteneva: forse il semplice fatto che restando
in
disparte avevo l’illusione che nessuna di quelle persone era realmente
morta.
Si
esattamente, non volevo accettare la realtà dei fatti, non volevo
accettare il
fatto che delle persone a me care fossero morte per me.
Di
nuovo
un’ondata di tristezza e rabbia minacciò di sopraffarmi; le lacrime mi
annebbiarono la vista, ma le ricacciai indietro. Che diritto avevo io
di
piangere?
“Naruto…”
una voce a me ben nota, mi riscosse dai miei pensieri. Alzai lo sguardo
e incontrai
due occhi verde acqua.
“Gaara…”
mormorai. Ritrovarmelo lì davanti sporco e affaticato, mi fece tremare
le gambe
e rischiai di cadere.
Ma
lui
fu veloce e mi afferrò prima che toccassi terra. Si passò un mio
braccio
intorno alle spalle e mi aiutò a tirarmi su.
“Vieni,
devi andare in infermeria.” Mormorò, cominciando a camminare.
“No
io…sto bene…veramente…” provai a ribattere, ma un suo sguardo mi zittì
subito.
Sospirai. Gaara sapeva, meglio di chiunque altro, quanto in realtà non
stessi
bene. Oh non erano le ferite fisiche, grazie al chakra di Kurama
guarivo in
fretta; no erano le ferite dell’anima, che preoccupavano Gaara.
Camminammo
per un po’ e pian piano ci allontanammo dal campo di battaglia; in
realtà ci
allontanammo quasi da tutti, perché ad un certo punto mi resi conto che
non
sentivo più voci nè avvertivo presenze.
Mi
guardai intorno e vidi che ci trovavamo in una piccola radura,
leggermente
nascosta agli occhi degli altri.
Non
sapevo
perché mi avesse portato lì o forse sì; lo guardai negli occhi, e
dentro vi
lessi le stesse cose che angosciavano me: l’aver perso delle vite.
Gaara era il
Comandante Generale, aveva sulle sue spalle tutta la responsabilità di
quell’enorme esercito che era stato l’Alleanza.
Ci
guardammo per minuti interminabili, scambiandoci in silenzio la nostra
tristezza,
la nostra angoscia. Ma sentivo che il semplice stare lì in silenzio a
guardarci
non mi bastava; quasi istintivamente presi la sua mano, poi successe in
fretta:
ci abbracciamo stretti, lasciando libero sfogo alle nostre lacrime.
Non
so
per quanto tempo rimanemmo così, a consolarci a vicenda e neanche mi
importava,
sapevo solo che sentirlo li tra le mie braccia, sentirlo che si
stringeva a me,
mi ridava un po’ di calore e alleviava leggermente il male che sentivo
all’altezza del cuore.
Dopo
minuti che parvero ore, sciogliemmo quell’abbraccio e ci posammo una
mano sulla
spalla. Ci guardammo ancora a lungo, questa volta con rinnovata
energia.
Entrambi sapevamo che la strada verso la tranquillità e la felicità era
ancora
lunga, ma almeno per il momento eravamo riusciti ad alleviarci l’un
l’altro il
dolore.
“Gaara…grazie.”
Gli sussurrai. Sapevo cosa aveva fatto per me, sapevo che era riuscito
a
mettere a tacere tutte le discrepanze fra le varie Nazioni e Villaggi,
e tutto
solo per proteggermi.
Un
leggero sorriso increspò le sue labbra.
“Per
un
amico farei questo ed altro.” Mi rispose.
Sorrisi
a mia volta. Poi entrambi, senza dirci una parola, ci incamminammo
nuovamente
verso il campo di battaglia, pronti ad affrontare nuovamente il dolore, consapevoli che avremmo potuto
contare sulla presenza l’uno dell’altro.
ANGOLO
AUTRICE
Mah che dire….per come la penso, alla fine di questa dannata Quarta
Guerra, ben
pochi avranno da festeggiare. O meglio, i festeggiamenti arriveranno,
ma dopo,
quando il dolore per le perdite subite si sarà placato.
E soprattutto, non penso che Naruto sarà così
euforico al termine di una guerra che è stata fatta per proteggere lui.
E poi c’è
Gaaraa….che dire è il giovane Kazekage, che si è ritrovato Comandante
Generale.
Insomma il commento sta diventando più lungo della ff, quindi vi
lascio!!! Oh ancora
una volta devo ringraziare la mia cara betatrice (ormai lo coniato sto
termine!), senza la sua supervisione ste storie non sarebbero
pubblicate!!
Fatemi sapere che ne pensate!!! sesshy