Quella fu una serata indimenticabile. Eravamo una cosa sola. NOI. Io, lui e il nostro amore.
La mia vita era cambiata grazie a lui. Era l’aria che mi mancava. I mesi passavano e io e Lou eravamo inseparabili.
Ma non tutto ciò che è bene finisce bene.
Mi ero appena messa nel letto dopo che Lou se n’era andato. Chiusi gli occhi per la stanchezza.
Il mio cellulare iniziò a vibrare. Era Zayn. Che ci faceva Zayn sveglio alle tre di notte? Sbloccai lo schermo per rispondere.
Hope: “non ti hanno insegnato che alle tre di notte la gente dorme?” ridacchiai.
Zayn: “Hope è successa una cosa brutta.” Rispose con una voce piena di dolora spezzata da alcuni singhiozzi.
Hope: “Zayn, che ti sei fatto?” chiesi allarmata.
Zayn: “io nulla, ma sono stato avvertito ora dalla polizia che è stato coinvolto in un incidente e ora è all’ospedale.”
Mi cadde il telefono dalle mani interrompendo la comunicazione con Zayn. Inizia a piangere e singhiozzare.
Tirai fuori il primo pantalone e la prima maglia dal cassetto e corsi verso la macchina.

Lui era li sdraiato sul lettino con quell’aria così tranquilla e disinvolta.
Scoppiai a piangere tra le braccia di Zayn che cercava di consolarmi invano.
Zayn: “si riprenderà, è forte.”
Sapevo benissimo che questa volta non era così. Era troppo pure per lui.

Ormai erano tre mesi che viveva solo attraverso delle stupide macchine.
I medici annunciarono che non c’era più nulla da fare e che oggi avrebbero staccato tutti i macchinari.
Mi avvicinai a lui abbracciandolo dolcemente anche se sapevo che non avrei ricevuto nessuna risposta.
Gli sussurrai un’ultima volta il mio amore per lui e dopo avergli stampato un dolce bacio sulle sue tiepide labbra, staccarono i macchinari.
Sentii il rumore lineario del macchinario, segno che Lou era morto.
Corsi a casa ed aprii la porta  sbattendola alle mie spalle.
Questa era la casa dove io e Lou saremmo dovuti andare a vivere insieme.
Presi un vaso e lo gettai a terra. Incomincia a ribaltare tutto ciò che mi trovavo d’avanti.
Mi lanciai esausta sul divano guardando fissa la finestra.
Un’immagine prese vita. Era Louis. Mi alzai e corsi verso di lui consapevole che era tutto frutto della mia immaginazione.
Lo abbracciai e mi accorsi che era reale. Lui era li con me e ricambio la stretta.
Hope: “non può essere.” Scoppiai a piangere e lui mi strinse al suo petto ancora più forte.
Hope: “tu sei morto, come fai ad essere qui con me ora?” chiesi con un filo di voce spezzata dai singhiozzi.
Lou: “piccola mia, non me ne potevo andare senza dirti nemmeno addio.”
Hope: “ no, non puoi lasciarmi, io ho bisogno di te.” Sussurrai.
Lou: “devo piccola, mi aspettano lassù.”
Inizia a baciarlo con foga e lui ricambiò cercando disperatamente la mia lingua.
Presi i lembi della sua maglia a righe e gliela sfilai. Fece lo stesso con la mia canotta.
Dopo esserci messi comodi sul divano tornammo a baciarci con foga.
Hope: “Lou, ti prego non lasciarmi.” Sussurrai sulle sue labbra tra le lacrime.
Lou: “non sai quanto vorrei rimanere per sempre con te, ma non posso.” Gli scese una lacrima.
Hope: “si che puoi, io non posso starti lontana.”
Lou: “forse in un’altra vita, Dio ci permetterà di vivere la nostra storia d’amore, ma in questa non è stato possibile.” Rispose tra le lacrime.
Lou: “ti amo piccola Hope.”
Hope: “ti amo anche io Lou.”
Lou: “non ti abbandonerò mai. Ogni volta che un raggio di sole sfiorerà il tuo viso, sarà il mio modo di dirti quanto ti amo e che sono li con te, piccola.”
Mi accoccolai a lui addormentandomi beatamente.

La mattina seguente mi svegliai nella speranza di ritrovarlo al mio fianco, ma non fu così.
Il divano era ancora caldo e la sua maglia a righe era per terra vicino alla mia. Quello che era successo ieri non era frutto della mia immaginazione.
La raccolsi e dopo averla stretta al mio petto la portai al naso per annusare il suo odore.

Un raggio di sole mi colpì leggermente la schiena. Mi girai verso la finestra.
Era lui. Il mio Louis che mi ricordava il suo amore per me. “Ti amo anche io amore mio.” Sussurrai stringendo la maglia più forte e fissando fuori dalla finestra il tiepido sole di maggio che emanava più luce del solito.

FINE.
 

SPAZIO AUTORE.
ciaooo (: questa è la mia seconda OS spero vi piaccia. Le scrivo davvero col cuore. Ci tengo a sapere cosa ne pensate! Recensite in molti. Un bacio x