Dedicata
alla mia sempai e a
lalà grazieeeeeeee per avermi fatto conoscere lo yaoi e
perchè sennò non sarei
qui ^^ grazieeeeeeee
grazie anke a Red Robin che mi ha aiutato a scaricare pagebrize ( sono
una
negata del computer...sig sig d'oh! ) e a tutti coloro che mi
sostengono XD
grazie a chiunque commenterà e a chi leggerà !!!!
kiss kiss per adesso ho
pubblicato solo una one-shot ma aspettatevi presto altre pubblicazioni
huahahah
( risata malefica ) ok la smetto e lascio ke giudichiate voi il mio
lavoro ...
Ti
amo & Ti odio
-é ora ...meglio andare-prese il suo consuto cappotto rosso
dirigendosi verso la porta per uscire.
Una leggera brezza gli scompigliò i capelli una volta fuori
casa.Era una bella giornata di primavera,il sole era alto nel cielo e
illuminava tutto e quel piccolo vento era perfetto per stare all'aria
aperta dove l'alta temperatura faceva capire che l'estate stava
arrivando.
Ma Edward non era uscito di casa per stare all'aria aperta,certo gli
sarebbe piaciuto passare la mattinata al parco a rilassarsi,ma non
poteva, lui era un militare e doveva obbedire agli ordini dei suoi
superiori perciò quando il colonnello lo aveva chiamato
dicendogli di venire verso le undici, lui non aveva potuto far altro
che ubbidire e ora si trovava a camminare per le strade di Central City
diretto al Quartier Generale.
Appena arrivato era prontamente riuscito ad evitare uno dei famosi
abbracci del maggiore Armstrong il quale non essendosi accorto che
Edward era riuscito a fuggire stava stritolando in un abbraccio il
povero Fuery che si era trovato sfortunatamente a passare di
lì proprio in quell'istante.
Intanto il giovane Edward stava salendo le scale dirigendosi
all'ufficio del colonnello Mustang. Si fermò davanti la
porta, dietro quella porta c'era la persona che più odiava
al mondo ma senza la quale non poteva vivere.
Lo amava ormai lo aveva capito da un pò, non sapeva
spiegarsi come era nato quel sentimento all'inizio era stato l'odio
quello che provava nei confronti di quell'uomo ma poi piano piano senza
neanke accorgersene era diventato amore,un amore che aumentava con il
passare dei giorni.
Si sentiva bene quando stava con lui anche solo a parlare di missioni o
a firmare documenti.
Ma rimaneva sempre la tristezza della consapevolezza che Roy non
sarebbe mai potuto essere suo e questo lo faceva soffrire in un modo
atroce e a volte la sera si ritrovava a piangere senza neanche
accorgersene su quei pensieri.
Fece un grande respiro per levare quei pensieri dalla sua mente e
bussò, due colpi secchi come al solito e Roy che rispondeva
"Avanti" per farlo entrare.
Finalmente entrò, il cuore in gola ogni volta che vedeva il
suo amato Roy, si fermò sulla soglia a contemplarlo.
Roy notando di non sentire i passi del Fullmetal alzò lo
sguardo dalle scartoffie che stava firmando per portarlo su Ed.
"Bèh Fullmetal ti sei incantato? So di essere bello e
tremendamente sexy ma almeno chiudi la bocca" esclamò con un
ghigno sul volto. In effetti Ed era rimasto quasi a bocca aperta alla
vista di Roy e il suo cuore era accellerato all'impazzata, quel dannato
di un colonnello era senza giacca con la camicia quasi completamente
sbottonata per il caldo e i capelli scompigliati.
-Bello? BELLO? Altro ke bello sei stupendo! E tremendamente sexy.
Vorrei saltarti addosso all'istante e finire di sbottonarti la camicia
per toglierla e ...>////< cosa sto pensando,oddio!-
La fortuna o sfortuna volle che finalmente la ragione tornò
alla sua testa e con lei anche il suo orgoglio anche se ormai era
diventato rosso pomodoro.
"COSAAA? COME SI PERMETTE?!?! IO NON STAVO GUARDANDO LEI! IO STAVO
GUARDANDO...stavo guardando..." le parole gli morirono in gola mentre
il rossore sulle sue guance si fece sempre più forte.
"Siiii Fullmetal, stavi guardando?"
-Come è bello quando si imbarazza!"
"Bèh... io stavo guardando..." - E mò che mi
invento?- il suo sguardo cadde sul divanetto dell'uffico del
colonnello. - Sia ringraziato Armstrong!- e per la prima volta della
sua vita fu veramente felice dell'esistenza di quell'uomo con una
musculatura da culturista.
"Stavo guardando il divanetto del suo ufficio colonnello. Ieri il
maggiore Armstrong mi ha detto di avergli cambiato il fodero del divano
con uno nuovo e stavo appunto costatando come questo fosse
più rosso e morbido" disse avvicinandosi al divano per poi
sedercisi sopra accarezzando uno dei cuscini, chiuse gli occhi e si
rilassònon sentendo giungere risposte dal suo superiore. -Fa
che ci ha creduto, fa che ci ha creduto, fa che ci ha
creduto.........fiuuu...meno male ci ha creduto- Ma mai cantare
vittoria troppo presto.
Roy notando che Ed aveva hiuso gli occhi non resistette, era troppo
tempo ormai che si tratteneva, amava troppo quel ragazzo; fin dalla
prima volta che l'aveva visto era stato come un fulmine a ciel sereno
ed era entrato nella sua vita senza più uscirne.
Si alzò dalla sedia dietro la scrivania aggirandola senza
fare rumore e si avvicinò al biondo, i loro volti
pericolosamente troppo vicini. Ed non si era accorto di nulla troppo
preso nei suoi pensieri a pregare non si sa quale dio ( ma lui non
aveva detto che non ci credeva ? bhò... ) che Roy avesse
creduto a quella stronzata che aveva detto fin quando non
sentì qualcosa di caldo e umido sulle proprie labbra e
aprì gli occhi, il suo sguardo oro incontrò
quello antracite di Roy. Roy lo stava realmente baciando o era un sogno?
Staccò le sue labbra da quelle del moro "M-ma cosa ?..."
"Non sei mai stato bravo a mentire Edward"
Così dicendo prese fra le mani il volto di Ed facendo
riavvicinare le loro labbra in un bacio; non casto e pure come quello
prima che era stato un semplice bacio a fior di labbra. La lingua di
Roy andò ad accarezzare le labbra di Ed facendogli aprire la
bocca permettendo così alla lingua di entrare nel suo antro
della bocca.
Roy diete vita ad un bacio violento e carnale infilando la propria
lingua sempre più giù nella gola dell'altro,
facendo mancare il respiro a Ed ma non gli importava voleva sentire suo
il sapore della bocca di Ed, della sua lingua, del suo corpo, voleva
conoscere tutto di lui. Il piacere aumentò quando Ed rispose
al bacio, neanche a lui interessava dell'ossigeno che cominciava a
mancare ai polmoni, avrebbe continuato a baciarlo finchè
aveva fiato.
Ma l'ossigeno si sa prima o poi doveva finire e a malincuore dovettero
staccarsi. "Ti amo e ti odio colonnello di merda" una frase, una sola
frase detta con la voce più dolce e sensuale che potesse
esistere al mondo prima di riprendersi a baciare.
Un nuovo bacio questa volta meno violento ma comunque pieno d'amore,
Roy si staccò pochi secondi da quelle labbra che agognava da
una vita di avere "Peccato... io ti amo e basta"
Fine
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