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Autore: tokio miky    30/04/2008    7 recensioni
E' la prima storia che posto in questo sito e ci terrei che la leggeste! Parla ,in breve,di come secondo me, i gemelli litigherebbero sul serio, ma sul serio è! Spero vi piaccia... "-Non toccatemi! Lasciateci stare,è una questione tra noi due!- Urlò Tom." curiosate su questa piccola One-shot e buona lettura!
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Tokio Hotel
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Quei giorni per Tom erano i più difficili,i più tristi,e i più sofferenti che avesse mai vissuto. Era appena rientrato; da dove? Non lo ricordava. Una bottiglia di Vodka in mano, ne rimaneva il fondo appena bagnato,il volto arrossato e lui, lui lacrimante,lui triste,lui che aveva appena ricevuto uno sconfitta anche una delusione. Dio quanto lo amava! Sì TOM KAULITZ amava una donna, Katrine. Non era mai stato bene con una donna a quel modo. Tom Kaulitz aveva trovato la sua anima gemella,e aveva smesso con il sesso senza amore, insomma, aveva messo la testa apposto. Ora era lì sdraiato sul letto che a malapena vedeva ,aveva un gran mal di testa e neanche la forza di muoversi, immobile, completamente ubriaco.La mano cedette e la bottiglia vuota si infranse sul pavimento. Occhi chiusi, dal quale uscivano lacrime,lacrime amare e dolore. L'emicrania aumentava e con esse anche tante immagini nella sua testa.

Che cos'è? Una porta...una porta familiare,sembra quella ...quella porta, quella della stanza di Bill...e quello...quello cos'è? uno spiraglio di luce? Sì,penetra da sotto la porta,dentro la stanza c'è qualcuno. E quello? Quello è Tom,la sua mano calda sulla maniglia fredda,la apre senza alcun rumore. Nessuno sa che è lì. Ma quello...sì quello è Bill, niente di strano, è la sua stanza ma quella...? quella è Katrina! e piange! Perché piange? Perché piange tra le braccia di Bill? La sua ragazza piange tra le braccia del gemello e lui non entra. Solo un occhio osserva la scena dalla fessura che ora era incredulo. Perché si baciano? Perché Katrine,la sua adorata Katrine, ora bacia il suo adorato fratello? NO! Questo non può essere vero!

Ancora quell'immagine ancora una volta nella sua testa. Dolore ,tanto,disperazione,tristezza e poco, forse troppo poco, autocontrollo. Troppo alcool nel suo sangue. Le mani alle tempie che sembrano scoppiare. Poi un senso di nausea. Di corsa al bagno e avanti allo specchio butta fuori insieme all'alcol, tutti i dolori di quei giorni. Poi alza la testa e allo specchio chi c'è? BIll? NO ! BILL NO!Pugno allo specchio,mille crepe e qualche scheggia a terra, poi il pianto nervoso e liberatorio ed il sangue nella mano portato via dal getto d'acqua fredda. Basta! Basta questo mal di testa! Tom raggiunge la cucina e sa che per questi casi c'è una sola soluzione: apre la tasca del suo cappotto che raggiunge difficilmente,barcollando. Eccola finalmente, quella bustina che raramente lo salvava in quei momenti così difficili.
Ora si che si sente meglio quella polverina lo rimette sempre al mondo. Ora può ragionare di nuovo "adesso ti trovo Bill! Ti odio!" pensò mentre metteva in moto la Cadillac. Una bottiglia di vodka, nuovamente piena, accanto a lui sul sedile laterale alla sua destra, gli faceva compagnia, era una delle sue migliori amiche, ma non sarebbe rimasta piena a lungo. Adesso sì che va tutto meglio! Sì è determinato ma nemmeno lui sa quello che vuole fare. I suoi occhi scorrevano rapidamente da pub a pub in serie sulla via. "Dov'è quel bastardo..." pensò pieno di rabbia ingoiando ancora un sorso con un'espressione di cattiveria. Poi eccolo. Bill era lì a chiacchierare con Gustav,Georg,Andreas e poi...e poi c'era lei, Katrine."Bene,anche la troia,due con un colpo solo!" Inchiodò la macchina quasi sulle ginocchia del gemello che aveva solo una birretta in mano. Stava scherzando con i suoi amici ed il volto era rilassato e sereno.
-Ehi Tomi! Fai attenzione!- Disse spaventato ritrovandosi la macchina quasi addosso
Tom scese dall'auto sbattendo la portiera con la sua bottiglia tra le mani.
Bill notò che qualcosa non andava,ed anche tutti gli altri, che si azzittirono.
-Tom qualcosa n....-
Il pugno del rasta colpì con violenza il lato sinistro del viso del moro,che cadde a terra,sbattendo contro l'auto a cui era appoggiato senza fargli finire la frase.
Bill si toccò il volto; perdeva sangue dal labbro.
-Tom ma sei impazzito!!!!- disse Georg trattenendolo, ma il biondo con una spinta se ne liberò come fece con chiunque tentava di ostacolarlo.
-Non toccatemi! Lasciateci stare,è una questione tra noi due!- Urlò Tom.
Bill si rialzò tenendosi il labbro rotto. Katrine si era inchinata per aiutarlo a rialzarsi.
-Tomi ma che ti salta in mente?- chiese Bill - che ti ho fatto?-
-e me lo domandi pure?!?!- Disse il rasta avvicinandosi sempre più a Bill che ora era di nuovo in piedi.
-Tom ma quanto hai bevuto?! Puzzi troppo di alcool!-
-Hai anche da ridire?! E'?- disse Tom dando spinte provocatorie al fratello che sembrava non reagire.
-Tom smettila!!!- disse abbassandogli le mani alle sue spalle.
-No smettila tu di rovinarmi la vita!- sbraitò il rasta.
-Ma che cosa dici Tom! Sei fuori di testa!-
-Sono consapevole di quello che dico! Mi sono stufato di te! Del modo in cui tutti ti venerano per quanto sei dolce e sensibile, di quanto il tuo stile sia diverso e originale! Di quanto sei bravo a cantare e delle tue foto sempre in prima pagina ovunque! E' sempre stato così! Tu davanti ed io dietro! Tu Bill Kaulitz ed io? Io il FRATELLO GEMELLO di Bill Kaulitz...nient'altro!-
-Basta Tom! stai dicendo solo cazzate!- disse Bill con gli occhi lucidi, colpito da quelle parole sconnesse che però potevano sembrare vere agli occhi di chi non li conosceva affatto.
La mano di Tom colpì ancora il viso del fratello ,stavolta a mano aperta. Bill non reagì e rimase col volto spostato per qualche secondo,girandosi aveva le guance ormai troppo rosse e gli occhi gonfi di lacrime. Non aveva mai visto suo fratello così e gli faceva paura.
-Adesso basta Tom!- gridò una voce stritula ma dolce, una voce che Tom conosceva bene ma che ora non voleva sentire, quella della sua Katrine.Era lì tra lui ed il fratello. Lei stava alzando il braccio per colpirlo, ma la fermò stringendole il polso, più del dovuto, facendola gridare dal dolore.
-E tu levati brutta troia!-
A questo il moro non poté rimanere immobile e intervenne dando uno schiaffo a Tom pieno di rabbia.
-Non ti vergogni nemmeno un po' a far del male ad una donna?-
-E tu non ti vergogni a rubare la donna al tuo gemello? La persona che hai sempre detto era la " più importante di tutte"?-
A quelle parole il cuore di Bill si gelò. " come è possibile...merda ci ha visti!" pensò.
Bill però notò il naso di Tom che stava sanguinando, cosa abbastanza insolita perché con uno schiaffo non sanguina, non quello di Tom. La meraviglia e lo stupore negli occhi del ragazzo e l'intesa in quelli di Tom che si toccò il naso, intuendo.
-Tom adesso pippi anche di cocaina?!? Ma sei fuori di testa????-
-Adesso non cambiare argomento!- Disse il rasta attaccando il moro alla macchina dietro di lui , per il collo.
-Lascialo!- Urlò Katrine travolgendo Tom.
-Ma tu che cosa vuoi? E'? Mi tradisci con mio fratello e non ho neanche il diritto di incazzarmi?!?!-
-Tom non sono io ad averti tradito...!-
La faccia del biondo era scettica.
-...e neanche Bill!- finì Katrine
-Ah no?!- Disse provocatoriamente Tom.
-No Tom, è stata colpa tua...-
-?-
-Sì Tom, tu; proprio tu! E' solo tua la colpa ,io ti ho trovato a letto con una mora due sere fa, e se non sai neanche quanto ho sofferto per te! Non sai quanto ho pianto! Per colpa dell'uomo 25enne,bello,famoso, tutto mio e che diceva di amarmi. Ma non era così...- Katrine era in preda alle lacrime più disperate ed a singhiozzi riusciva a continuare.
-...tu hai di nuovo sbagliato. Tom MI HAI TRADITA, e quando ho passato quei momenti Bill era lì ad aiutarmi. A consolarmi e a farmi capire che non sei cattivo, ma credo che sbagliava. Ho ancora la tua faccia da stronzo e da strafottente quando ti trovai a letto con quella, eri ubriaco fradicio e ridevi dicendomi di raggiungervi...Tom mi fai schifo!-
Katrine era disperata e urlava contro di Tom accusandolo di tutto quello che le aveva fatto ma lui non capiva anche se ritornavano nella sua mente tratti di quella serata. Tratti di lacrime e di urla che riviveva a scatti. Di nuovo lui, di nuovo quel maledetto mal di testa. Mani alla testa, come se dovesse impedirgli di scoppiare e ancora scene di quella serata. Tom aveva lasciato il gemello che ora si teneva una mano al collo che faceva male dalla stretta di Tom. Il rasta cadde a terra con forti dolori di emicrania e tutti quelli che gli stavano a torno , finora rimasti in silenzio, lo soccorsero.
-Tom! Tom ci sei!-
Georg gli dava dei schiaffetti per farlo riprendere perché stava perdendo i sensi a poco a poco.
Tom riaprì lentamente gli occhi svegliandosi sudato ed affaticato. Il respiro affannoso e il battito cardiaco più veloce del dovuto.
Si mise seduto sul letto ancora sconvolto...
-Ehi Tom, che hai?- Chiese Bill entrando nella sua stanza... -Non lo so ho sognato che...io e te ci picchiavamo, cioè io ti picchiavo perchè ti avevo visto con Katrine!-
-ahah! bella cavolata di sogno!-
Katrine entrò nella stanza fermandosi un secondo sulla soglia.
-ehi buongiorno! che avevi? ti abbiamo sentito urlare e siamo venuti...- chiese Katrine
-no niente...una lunga storia...- disse Tom asciugandosi la fronte con la mano.
-vabbè io vado a preparare la colazione...- disse Katrine avviandosi in cucina
-aspettami che intanto mi faccio un caffè- la raggiunse Bill, Tom invece rimase ancora qualche minuto al letto per riprendersi.
-come ti va il labbro?- gli sussurrò Katrine mentre erano nel corridoio...
-bene bene...Tom non si è accorto di niente, e per fortuna non ricorda!-

FINE!

Spero che la mia one-shot vi sia piaciuta! :P please recensite e fatemi sapere cosa ne pensate ok?! anche se non vi è piaciuta...baci Michela
  
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