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Autore: Writers    23/11/2013    1 recensioni
Luna lo sentiva nell’aria, c’era qualcosa che non andava.
Immersa in quella stanza, con il camino acceso, il letto disfatto e lei stretta nel suo piumino, lo sentiva.
Era dietro di lei, come un ombra oscura.
Fece fatica a non parlargli, a chiedergli cosa ci facesse qui; ma lui fece la prima mossa avvicinandosi. [...]
Genere: Romantico, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Styles, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Autrice:
Ciao! Allora ho iniziato una nuova fan fiction sui One Direction.
Come vedrete la protagonista sarà Luna
ed ha queste ‘ombre’ che le impediscono di amare Harry - peccati ): -
Comunque questo è il primo capitolo,
una specie di prologo e spero vi piaccia.
Recensite in tante eh!(; Continuerò quando ci saranno un po' di recensioni (:
Writers.
 

BUIO.

Londra, 18 Dicembre 1875.

Luna lo sentiva nell’aria, c’era qualcosa che non andava.
Immersa in quella stanza, con il camino acceso, il letto disfatto e lei stretta nel suo piumino, lo sentiva.
Era dietro di lei, come un ombra oscura.
Fece fatica a non parlargli, a chiedergli cosa ci facesse qui; ma lui fece la prima mossa avvicinandosi.
Gli rivolse un sorriso caloroso, mentre lei si sentiva le tempie pulsare. Erano vicine.
Si avvicinò ancora di più e Luna non riusciva a capire niente, sentiva il cuore pulsare nelle orecchie.
Rimase affascinata dai suoi occhi, due smeraldi che splendevano e che l’ammaliavano, ma non riusciva a distogliere lo sguardo.
“Salve.” Sussurrò ed il suo cuore prese a martellare più velocemente e si sentì leggera, non riusciva a capire cosa stesse facendo, non riusciva ad aprire bocca.
“Ehm, salve.” Abbozzò un sorriso e cercò di calmarsi “cosa ci fa qui?” domandò.
“La saluto.” Rispose ed il suo sorriso svanì.
“Dove va?” Domandò ancora, più curiosa di prima.
Sentiva che erano più vicine e cercò di non farsi prendere dal panico.
“Parto.” Sussurrò lentamente e la sua voce roca la stordì così tanto che non riuscì a capire quando un’ombra lentamente si avvicinava a loro, ma non voleva perdersi questo momento.
Gli prese le mani, come un’ impulso. “No.” Sussurrò.
Sentì la scossa delle loro contatto. “Devo, non posso restare a lungo qui.”
L’ombra saettò sopra di loro e Luna alzò lo sguardo, sembrava la stesse sfidando.
“Ti prego no, se devi partire.. portami con te.” Sussurrò ancora, con l’ansia che pareva uscirle dal corpo.
“Non posso.” Continuò accarezzandole la fronte.
E per un momento si sentì a casa, fece finta che l’ombra non ci fosse e voleva dirglielo, voleva dirgli che lo amava.
“Perché no? Ti prego.” Lo supplicò, cercando di convincerlo.
Lui si avvicino. “Luna.” Il suo nome detto da lui, sembrava una dolce melodia, che voleva sentire sempre; “Devo.”
Si sentiva le lacrime, la stava lasciando; l’ombra si faceva più vicina e ne comparvero altre due, ma non doveva lasciarsi sfuggire questo momento, lo doveva dire.
“Perché non dormivi?” Le domandò.
Luce pensò a quanto fosse stupido, “non riuscivo a dormire.”
Senti le ombre avvicinarsi.
Non adesso, vi prego.
“Prendi del latte caldo con un po’ di miele.” Le disse, premuroso, come faceva sempre.
“Ma tu non andartene.” Voleva dirglielo con tutta se stessa.
“Devo salvarti.” Continuò.
“Non mi importa, ti voglio con me.” Protestò ed incrociò le mani sul petto.
Lui sorrise, sembrava una bambina, ma non le importava.
“Non posso, loro sono qui.”
“Lo so, ma ti prego…” non riuscì a continuare.
Altre ombre erano comparse ed una lacrima era uscita dal suo occhio.
“Io non voglio Luce, ma devo. Non complicare le cose.” Sembrava impaziente.
“Ti prego, io .. ti amo” sussurrò, ancora non credendoci di averlo detto.
Davvero, aveva pronunciato quelle parole.
“Non dirlo, no no no.” Sussurrò lui, cercando di allontanarsi.
Ma lei lo impedì prendendoli le mani, una forte scossa le percorse il corpo e la testa le faceva male.
“Perché, perché?” domandò, incredula.
Lei le aveva detto che lo amava e lui la ripagava dicendogli che non doveva dirlo.
Altre lacrime le scesero dagli occhi e le ombre si avvicinavano di più, minacciose.
Lui le asciugò le lacrime. “Non adesso, non ora. Non a me.”
“Perché? Io ti amo.” Singhiozzò e non voleva crederci, davvero.
“Tu non devi amarmi, devi trovare un altro uomo, Luna.”
Il suo viso sembrava scolpito e voleva assaggiare le sue labbra, rosse.
“Ti amo.” Ripeté ancora e le sue mani gli andarono sulle spalle; e le tempie le pulsarono così forte che represse l’istinto di mettersi il pollice e l’indice per massaggiarle.
“No.” Scosse la testa “Io devo andare.”
“Ti prego no.” Si alzò.
La coperta cadde a terra ed il freddo sembrò entrarle dentro, nella schiena, in tutto il corpo.
Un brivido le percorse la spina dorsale, le ombre erano più vicine.
“Ti prego Luna. Davvero.” Si allontanò un po’ ma lei non voleva.
“Io non voglio, io ti amo. Resta, ti prego, resta.” Lo supplicò, allo stremo delle forze.
Sentiva che stava per svenire, le ombre si avvicinavano di più.
“Luna… no.” Sussurrò mentre si avvicinava.
Lo voleva, si avvicinò di più e sentì il suo profumo.
“Adesso dimmelo tu.” Sussurrò ad un centimetro dalle sue labbra.
“Ti amo” Disse.
“Ti amo, Harry.” Sorrise e fece combaciare le loro labbra.
Sentiva le sue viscere contrarsi ogni volta che le loro lingue si toccavano e nel mentre era angosciata del fatto che era l’ultima volta.
La stanza sembrò tremare ma loro non volevano accorgersene, volevano continuare il loro bacio.
Ma lo sapevano, sapevano che le ombre stavano per distaccarli dalla loro unione.
Esse vorticarono sopra di loro e Luna aprì gli occhi.
Vide il suo viso, così sereno, tranquillo e non voleva lasciarlo.
Le ombre si avvicinarono fino a toccarle e vide solo gli occhi smeraldini di Harry.
 

Poi non ci fu più nulla, il buio.
 
 
  
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