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Autore: HopeToSave    01/05/2008    6 recensioni
Fanfic partecipante al concorso Made in Italy, indetto da V@le. Vincitrice del Premio per l'Originalità.
Mano nella mano, i due sembravano danzare, tra cespugli e fiori, mentre spiragli
di luce solare l’illuminavano, creando un’atmosfera magica e dolce.
Il silenzio sparì poco a poco, sostituito dal frinire delle cicale – che sembrava volessero fare un’ode
all’estate.

Eccomi con l'ennesima fanfic su Naruto!^O^ Spero vi piaccia!
[Complimenti a V@le per la velocità con cui ha valutato le storie! ;)]
Genere: Romantico, Song-fic | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Hinata Hyuuga, Kiba Inuzuka | Coppie: Kiba/Hinata
Note: AU, OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun contesto
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Autore: HopeToSave
Titolo: In the Wood: the Wolf’s Dance, the Wolf’s Musical
Breve introduzione: Mano nella mano, i due sembravano danzare, tra cespugli e fiori, mentre spiragli di luce solare l’illuminavano, creando un’atmosfera magica e dolce.
Il silenzio sparì poco a poco, sostituito dal frinire delle cicale – che sembrava volessero fare un’ode all’estate.
Genere: Romantico, Song-fic
Rating: verde
Avvertimenti: AU(Alternative Universe), OOC, One-shot
N.d.A.: Ok, la mia idea iniziale era di fare una fic su Gaara, sulle note di “Buoni o Cattivi”, ma una bella sera mi è saltata in mente questa “cosa”!XD spero vada bene… perché STRANAMENTE a me piace (incredibile!)… la canzone è “Attenti al lupo”, di Lucio Dalla.

In the Wood: the Wolf’s Dance, the Wolf’s Musical
{Attenti al lupo – Lucio Dalla}

[C'è una casetta piccola così,
con tante finestrelle colorate,
e una donnina piccola così,
con due occhi grandi per guardare,
e c'è un omino piccolo così,
che torna sempre tardi da lavorare,
e ha un cappello piccolo così,
con dentro un sogno da realizzare,
e più ci pensa più non sa aspettare.]

La musica risuonava dolce e allegra per la piccola casetta del bosco.
Una fanciulla ascoltava quella canzone, riflettendo.

C'è una casetta piccola così,
con tante finestrelle colorate,
e una donnina piccola così,
con due occhi grandi per guardare,

Osservò le finestrelle della sua abitazione: colorate, proprio come nel testo del canzone. La cucina, dove si trovava, era abbastanza spaziosa, nonostante le dimensioni della casa, e la ragazza, ormai giovane donna, s’immedesimò subito nella protagonista. Una donnina piccola: lei era minuta e ormai era adulta. Due occhi grandi per guardare: beh, lei ne aveva due veramente stupendi, gliel’avevano sempre detto; grandi, brillanti e cerulei.

e c'è un omino piccolo così,
che torna sempre tardi da lavorare,
e ha un cappello piccolo così,
con dentro un sogno da realizzare,
e più ci pensa più non sa aspettare.

Con grazia si mosse tra i fornelli, intenta a preparare il pranzo al neomarito. Si erano sposati proprio un mese prima, tra la felicità di tutti.
Arrossì, imbarazzata al sol pensiero, quando le tornò alla mente il bacio. Non era mai stata così timida, ma così felice.
Eppure in questo caso, quel motivo alla radio non azzeccava: suo marito era tutt’altro che un omino piccolo, anzi, molto robusto. Il lavoro… beh, un cacciatore ha i suoi orari e di cappelli non se ne parlava. Però un sogno ce l’aveva, glielo aveva svelato pochi mesi prima: sposarla. Per questo motivo la canzone non prendeva neanche quello: il suo sogno era già realizzato.
Sorrise, prensando al giovane marito.

[Amore mio non devi stare in pena,
questa vita è una catena,
qualche volta fa un po' male,
guarda come son tranquilla io
anche se attraverso il bosco
con l'aiuto del buon Dio,
stando sempre attenta al lupo.]

La musica andò avanti, mentre la fanciulla, dai lunghi capelli corvini, riprendeva il suo lavoro in cucina. In quel momento sentì un forte abbaiare e vi riconobbe subito il proprietario: Akamaru, il grosso cane bianco di suo marito. Sorrise e si voltò verso la porta.
Subito, entrò un robusto ragazzo sorridente, con pesanti vesti e due robusti stivali.
- Kiba, amore… - sospirò la fanciulla.
- Hinata… - sussurrò sulle labbra della moglie il giovane uomo.
Il loro saluto consisteva in un tenero bacio sorridente. Si staccarono e Kiba riprese a parlare, con voce squillante: - Oggi sono stato in paese.
- Davvero? E hai venduto bene? – chiese Hinata.
- Altrochè! Abbiamo guadagnato un bel gruzzoletto.
La giovane sorrise al suo entusiasmo e accarezzo la testa del cagnolone, che l’osservava con due occhi neri e lucidi.
Poi vide il volto del marito farsi scuro. Lo fissò preoccupata.
- Tesoro, che succede?

Amore mio non devi stare in pena,
questa vita è una catena,
qualche volta fa un po' male,

- Oggi ho visto delle impronte di lupo, nel bosco…
- E…?
- … erano fresche
La giovane guardò l’uomo che si parava di fronte a lei, corrucciato. Era una situazione frustrante vedere la propria metà in difficoltà, e non poter fare niente per aiutarla.
Gli si avvicinò e gli mise una mano delicata sulla spalla.
- Vedrai, non accadrà nulla di male
- Ma se non riuscissi a prenderlo…

guarda come son tranquilla io
anche se attraverso il bosco
con l'aiuto del buon Dio,
stando sempre attenta al lupo.

I due sposi presero a pranzare, in un silenzio cupo.
Subito dopo, Kiba riprese spirito, alzandosi di scatto dalla sedia, mentre la moglie lavava i piatti. - Andiamo, tesoro: usciamo. È da molto che non facciamo una passeggiata nel bosco, e con Akamaru nessun lupo potrà darci preoccupazione…
Hinata rimase piacevolmente sorpresa e sorrise in risposta.
Spenta la radio e usciti dalla piccola casa, sembrò quasi che il bosco cantasse, con voci melodiose e tonanti… Attenti al lupo. Attenti al lupo.

Living togheter. Living togheter.

[Laggiù c'è un prato piccolo così
con un gran rumore di cicale,
e un profumo dolce e piccolo così,
amore mio è arrivata l'estate,
e noi due qui distesi a far l'amore
in mezzo a questo mare di cicale,
questo amore piccolo così
ma tanto grande che mi sembra di volare,
e più ci penso più non so aspettare.]

Mano nella mano, i due sembravano danzare, tra cespugli e fiori, mentre spiragli di luce solare l’ illuminavano, creando un’atmosfera magica e dolce.
Il silenzio sparì poco a poco, sostituito dal frinire delle cicale – che sembrava volessero fare un’ode all’estate.
Inaspettatamente, Kiba prese per la vita Hinata e la mise a sedere sul prato della radura in cui erano arrivati. Poi, con ancora più sorpresa della bella fanciulla, il cacciatore cominciò a ballare, tra i fiori.
Allegramente, arrivò una melodia: riconobbe la canzone della radio.

Laggiù c'è un prato piccolo così
con un gran rumore di cicale,
e un profumo dolce e piccolo così,
amore mio è arrivata l'estate…

Le voci s’interruppero, ma non la canzone, perché Kiba riprese dallo stesso punto, con voce solare.
- E noi due qui distesi a far l'amore, in mezzo a questo mare di cicale…
Si avvicinò, senza smettere di intonare la musica, ad Hinata, prendendole le mani, e sfiorandole il volto con la punta del naso, e sorridendo.
Allora Hinata continuò…
- Questo amore piccolo così, ma tanto grande che mi sembra di volare… - E più ci penso più non so aspettare.
Mentre cantavano, Kiba aiutò ad alzarsi la piccola Hinata. Cominciò, così, un’allegra danza.

[Amore mio non devi stare in pena,
questa vita è una catena,
qualche volta fa un po' male,
guarda come son tranquilla io
anche se attraverso il bosco
con l'aiuto del buon Dio,
stando sempre attenta al lupo ]

La voce melodiosa e cristallina di lei scavalcò ogni altro rumore, dando vita al bosco.
Era come un ruscello, che gocciola e scroscia, giù, verso la valle; era come il sole, che scalda la terra dall’infinito dei cieli; era come il miele, dolce.
E Kiba l’ammirava, mentre saltava a passi di danza.
- Amore mio non devi stare in pena, questa vita è una catena…
- Qualche volta fa un po' male – la voce profonda e tenorile del ragazzo sovrappose quella di lei, che sorrise.
- Guarda come son tranquilla io, anche se attraverso il bosco… - … con l'aiuto del buon Dio… - … stando sempre attenta al lupo. E il coro nascosto del bosco riprese a intonare un ritornello continuo e allegro. Attenti al lupo. Attenti al lupo.
E assieme, le voci di Kiba e Hinata di fusero, come le loro mani, che si intrecciarono, e i loro occhi, che s’incrociarono, e le loro labbra che si sfiorarono sorridenti.

- Living togheter. Living togheter.

.

Gli spettatori si alzarono dalle poltroncine rosse, applaudendo convulsamente le mani.
Dal palcoscenico, Kiba e Hinata si allontanarono l’uno dall’altro, senza però slacciare le dita intrecciate. Si voltarono e s’inchinarono, provocando un boato d’approvazione.
Poi due grosse tende scivolarono davanti a loro. Corsero dietro le quinte, dove ricevettero i complimenti dai colleghi.
- N-non po-posso ancora cred-d-dere di ess-s-erci riuscita… - disse una Hinata rossa in volto e con una mano sul cuore. Kiba la strinse a sé, cullandola dolcemente.
- Sei stata fantastica – sussurrò dolce e ilare all’orecchio della ragazza – mi sembrava di essere veramente tuo marito.
Se possibile, Hinata arrossì ancora di più, dopo quel contatto e i complimenti.
- G-grazie… m-ma tu s-sei s-stato grandioso
- Non più di te! – rise.
Si girarono, mentre una giovane donna bionda, con una graziosa mantellina rossa, entrava nel palcoscenico, tenendo stretto a sé un cestino.
- Ha avuto successo questo Musical sul lupo! – riprese a ridere di gusto Kiba.
- A-a quanto pare – sorrise Hinata, stringendo la mano del ragazzo.

   
 
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