Iruka
correva. Correva
anche se la milza gli stava esplodendo e i polmoni minacciavano di
abbandonarlo
da un momento all'altro. Correva e si guardava intorno, attento ad ogni
minuscolo segno di chakra, cercandone uno in particolare.
La
guerra era ormai finita e chi non aveva
riportato gravi ferite era stato incaricato di cercare i dispersi; ed
Iruka era
scattato come una molla, quando aveva visto che all'appello mancava lui.
Erano
due giorni ormai che lo cercava, aveva
ritrovato svariate altre persone ma di lui nessuna traccia; Iruka
sentiva la
disperazione crescere di ora in ora, ma non si sarebbe dato per vinto,
avrebbe
continuato a cercarlo.
Stava
saltando di ramo in ramo quando si accorse
di alcuni alberi caduti; da sotto i rami intrecciati, spuntava un
piede. Con il
cuore in gola, Iruka si avvicinò agli alberi e cominciò a liberare il
corpo
nascosto sotto di essi.
Lavorò
per diversi minuti e finalmente riuscì a
liberare il corpo; la luce morente del sole illuminò quei corti
capelli
bianchi, e Iruka perse qualche battito.
"
No...no...ti prego no." Mormorò il
giovane chunin, inginocchiandosi accanto al corpo. Prima che il panico
lo
sopraffacesse, Iruka slacciò il giubbotto e mise una mano all’altezza
del cuore
dell'altro, cercando dei segni vitali: Tsunade e le squadre mediche
avevano
impartito ai ricercatori delle nozioni di primo soccorso, cosicché se
veniva
trovato un ferito avrebbe avuto almeno le prime cure.
Iruka
sentiva il panico crescere dentro di sè ma
si costrinse a rimanere calmo, mentre cercava dei segni vitali.
Finalmente udì,
seppur flebile, il battito del cuore.
Un
piccolo sorriso comparve sul volto di Iruka,
che fece confluire il suo chakra nel palmo della mano e di lì nel corpo
steso a
terra.
"Svegliati.
Ti prego svegliati.”
Iruka
aveva gli occhi chiusi per la
concentrazione e fu per questo che non si accorse che l'altro li stava
lentamente aprendo.
"Yo.
Buongiorno." A queste parole, Iruka
spalancò gli occhi che incontrarono quelli scuri dell'altro.
"Kakashi..."
mormorò Iruka, sentendo
la felicità crescergli dentro.
Kakashi
alzò lentamente una mano, portandola sul
volto di Iruka. Non appena vi si posò sopra, sul volto di Kakashi si
dipinse un
sorriso.
"Pensavo
di star sognando!" Disse poi.
Anche
Iruka spostò la sua mano sul volto di Kakashi,
incapace di parlare. I due rimasero a guardarsi. Ad un certo punto
calde
lacrime cominciarono a scendere sul volto di Iruka e questo provocò un
tenero
sorriso a Kakashi.
"Ehi
gli shinobi non piangono!"
Sussurrò.
"Fanculo,
Hatake!" Fu la pronta risposta
di Iruka. Il sorriso sul volto di Kakashi si allargò.
Poi
il copy ninja cercò di alzarsi, ma il suo
corpo non si muoveva.
"Vacci
piano. Non sono un ninja medico! Ora
ti porto all'accampamento." Gli disse Iruka.
"Volevo
baciarti." Gli spiegò un
imbronciato Kakashi.
Iruka
sorrise.
"Oh
ma a questo posso rimediare io."
Disse, abbassando la maschera di Kakashi e poggiando le labbra su
quelle
dell'altro.
Fu
un bacio lungo; le
loro lingue s’intrecciarono e danzarono insieme per diversi minuti.
Quando
si separarono,
Kakashi attirò a sè Iruka, facendogli poggiare la fronte sulla sua e
guardandolo intensamente negli occhi.
“Grazie.
Di essere
venuto a cercarmi.” Sussurrò poi Kakashi. Iruka sorrise, dolcemente.
“Non
mi sarei mai
arreso, finché non ti avessi trovato.” Gli rispose, caricandoselo poi
in
spalla.
“Forza.
È ora di
tornare, tu hai bisogno di cure.” Esclamò poi.
“Uffa,
stavo tanto bene
qui.” Si lamentò Kakashi, tra l’ironico e il serio.
Iruka
scoppiò a ridere.
“Se
vuoi ti ci lascio.”
Gli disse.
“No…voglio…tornare,
al
nostro appartamento.” mormorò Kakashi, con la voce sempre più bassa,
prima di
crollare addormentato.
Il
chunin voltò
leggermente la testa nella sua direzione, con un dolce sorriso stampato
in
volto. Kakashi era lì, addormentato certo, ma vivo.
Iruka
alzò lo sguardo
al cielo, ringraziando ogni divinità esistente, perché seriamente non
sapeva
cosa avrebbe fatto se non lo avesse trovato. E neanche voleva
chiederselo.
ANGOLO
AUTRICE
Niente
da fa, lontana
da sti due proprio non riesco a stare! Che dire, questa storia è stata
ispirata
da un’immagine che ho trovato su internet, spero di riuscire a
pubblicarla! Bè
fatemi sapere che ne dite!! Alla prossima, sesshy!