mezzaluna
complimenti, a braccia aperte
avanti, cadi
cadi, ti prego cadi, cadi ora con violenza
cadi mentre cammini sulle punte sul filo
se non sto attenta, mi guardo dentro e tremo
tremo perché tutto questo mi scuote violentemente da dentro
stringo gli occhi con forza e scuoto la testa per non vedere chiaramente
per non vedere, per non vedere, per non vedere
poi impugno le forbici, la lancia, la torcia, il sorriso
siedo coi palmi delle mani poggiati a terra
e sogno di tornare acrobata, sulle punte del filo, con le dita tesissime in volo.
raffreddo, calmo il tremore
trovo silenzi, stanze vuote, zen
l'equilibrio, l'equilibrio che sta alla base di tutto
l'equilibrio che mi permette di mantenermi lucida
distaccata, insensibile
non lasciarti prendere da loro
non permettere che ti sporchino
(mi sussurrano alle orecchie)
non lasciare che ti diano colpi alle braccia
ti tocchino dentro
lascino il loro marchio nelle viscere
(carezzano, dietro le orecchie)
non lasciarti andare, non farlo
non c'è nessuna rete e lo sai
è razionale lo vedi, perché rifiuti la logica?
non si rifiuta la ratio
(dicono in coro)
è quella che ti tiene in piedi. idiota.