IL VERO AMORE DEL DOTTOR HOUSE
In
una sala d’ospedale, in compagnia di un paziente in coma Gregory House ha una
confessione da fare…
<<
E’da molto tempo che lavori con me, quando ti ho
presa mi sei piaciuta subito per la tua forma… >>.
La
figura dinnanzi a se non parlava, si limitava ad ascoltare.
<<
Si insomma... cosi magra e alta… >>.
<<
Le tue curve… >>.
<<
Così liscia… >>.
E
così dicendo le sfiorò il lungo collo.
<<
Poi ho capito che eri qualcosa di più con altre qualità... >>.
<<
Così resistente e forte... >>.
<<
Ma anche cosi delicata e io... io... Oh! Quante volte ti ho spezzata! >>.
<<
Ma tu non ti sei arresa! Rimessa in sesto ti sei rimessa subito a lavoro
>>.
<<
Mi hai seguito nelle ricerche più assurde... Sei sempre stata il mio sostegno!
>>.
<<
SI! Ribadisco tu sei stata il mio sostegno. Senza te non sarei riuscito a
camminare a testa alta… >>.
<<
Ma ora… ora… ti devo lasciare. Si, devo cominciare ad essere realmente autonomo
e con te al mio fianco non posso riuscirci!!! >>.
<<
Ma non ti preoccupare >>.
Un
singhiozzo bloccò, per un istante, il suo monologo.
<<
Ti affiderò in mani esperte più dolci e delicate di me >>.
<<
Spero ti troverai bene perché… >>.
In
quel momento nella sala entrò Cameron.
<<
HOUSE ECCOTI! Ma dov’eri finito?! La tua riabilitazione sta per cominciare…
>>.
Poi osservò la cena rimanendo inebetita.
<< MA CHE FAI? PARLI
COL TUO BASTONE!?!? >>.
Lui
prese a guardarla offeso e scandalizzato.
<<
INSENSIBILE! COME POSSO LASCIARE BASTONUCCIA NELLE MANI DI FOREMAN, che ieri si
è slogato una caviglia, SENZA PRIMA DARGLI L’ULTMO ADDIO?! >>.
<<
House ora la tua gamba funziona… e comunque è solo un oggetto… >>.
<<
NO! NON E’ VERO! >>.
The End