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Autore: Saysomething97    03/12/2013    2 recensioni
Cosa potrebbe succedere se Sebastian e Santana fossero coinquilini? Beh venitelo a scoprire.
*“Ho pensato che visto che questa è la nostra prima cena insieme avremmo dovuto mangiare la pizza! Adoro la pizza” mentre diceva quest’ultima frase sembrava un bambino davanti ad un negozio di caramelle, era adorabile.
“Perché mi stai fissando? Lo so che sono bello però un po’ di contegno dolcezza. Non ti starai già innamorando di me?” mi disse con quel suo dannato sorriso decisamente troppo ammiccante.
“Senti, ho capito che hai le manie da prima donna. Ma io non mi sto innamorando di te, come potrei? Mi piacciono le ragazze” almeno pensavo, fino a quel giorno.*
Genere: Angst, Fluff | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Santana Lopez, Sebastian Smythe, Un po' tutti | Coppie: Santana/Sebastian
Note: nessuna | Avvertimenti: Non-con
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Mi serviva un coinquilino, si decisamente una persona del genere maschile, da quando la mia storia con Brittany era finita non volevo avere intorno ragazze.
Meglio un disgustoso ragazzo in giro per casa. Feci dei volantini e li sparsi per la città. Insomma abitavo a New York, sai quante persone avevano bisogno di un posto dove stare? In poco tempo avrei sicuramente trovato il mio coinquilino, o almeno così pensavo.

Non so per quale assurdo motivo nessuno mi chiamò per chiedere informazioni riguardo l’appartamento o cose del genere, forse sarà stato il quartiere orribile dove si trovava o forse il fatto che si trattava di un loft senza porte, l’unica porta che aveva era quella del bagno.

Passarono settimane, ormai mi ero arresa, stavo seriamente pensando di chiamare quella egocentrica della Berry per vedere se volesse condividere l’appartamento con me, quando sentii suonare il campanello, andai ad aprire e mi ritrovai davanti un ragazzo alto, molto magro, con un ciuffo che se ne fregava della gravità e uno sguardo di un profondo verde, cavolo se era bello. Santana a cosa diavolo stai pensando?

“Ciao io sono Sebastian, sono venuto a vedere questo loft” mi diede un lieve spinta per spostarmi dalla porta ed entrò.

“Emh ciao io sono Santana, la tizia che ha messo i volantini, sai potresti essere un po’ più educato visto che sei entrato in un casa mia senza chiedermi il permesso” quel suo comportamento mi dava sui nervi.

“Ok calmati donna mestruata, comunque stavo pensando di trasferirmi qui con te” lo disse con un tono di sarcasmo e di sfida, accompagnato da un mezzo sorriso davvero strano e sexy.
Sei lesbica Santana smettila con questi pensieri.
“Donna mestruata? Fai sul serio? E poi sono io quella che decide se puoi rimanere o no” quel ragazzo già non mi piaceva, stava cercando di comandare Santana Lopez.

“Ricominciamo da capo, sono Sebastian Smythe, vorrei diventare tuo coinquilino perché mi piace questo loft, e perché è quello meno costoso. E per la cronaca sono gay” disse tutto questo fissandomi negli occhi, mi stavo seriamente chiedendo se facesse così con tutti quelli con cui parlava. Poi lui gay? Non ci avrei mai creduto se non me lo avesse detto lui stesso, e per quale motivo dirmelo subito quando non avevo di certo chiesto i suoi gusti sessuali.

“Ok Sebastian, accetto la tua offerta ma solo perché sei l’unico ad essersi presentato” gli porgo la mano come segno di ‘accordo fatto’ e lui me la strinse.

“Ci sarà da divertirsi” sussurrò.                 

“Lo penso anch’io” dissi vaga.

“Vado a prendere alcuni miei scatoloni, torno dopo” prima di andarsene, mi diede un bacio lieve sulla guancia, era davvero strano quel tipo.

Ma la cosa più strana fu la mia reazione, arrossii di colpo ed il mio cuore cominciò ad accelerare, non era normale, questo tipo di sentimento lo provavo solo con Brittany, le cose non stavano andando affatto bene.
La sera lo vidi rientrare con diversi scatoloni, qualcuno deve averlo aiutato a portarli erano decisamente troppi per una solo persona. In cima a questi scatoloni c’erano due pizze.

“Ho pensato che visto che questa è la nostra prima cena insieme avremmo dovuto mangiare la pizza! Adoro la pizza” mentre diceva quest’ultima frase sembrava un bambino davanti ad un negozio di caramelle, era adorabile.

“Perché mi stai fissando? Lo so che sono bello però un po’ di contegno dolcezza. Non ti starai già innamorando di me?” mi disse con quel suo dannato sorriso decisamente troppo ammiccante.

“Senti, ho capito che hai le manie da prima donna. Ma io non mi sto innamorando di te, come potrei? Mi piacciono le ragazze” almeno pensavo, fino a quel giorno.

“Oh notizia del momento, quindi sei lesbica? Facciamo una bella coppia io e te”
Mangiammo tranquillamente la nostra pizza e cominciai a chiedermi qualcosa di più della vita di quel ragazzo così affascinante.

“Quindi, parlami di te” gli disse mentre addentavo l’ultima fetta di pizza.

“Il mio nome già lo sai, ho ventitrè anni e sono ricco, ma mi sono dovuto abbassare a questo disgustoso quartiere perché mio padre mi ha diseredato ed ha detto che vuole vedermi faticare per ottenere ciò che voglio”

“Quindi ora cosa dovrai fare? Cercarti un lavoro?”

“Yep, poi se avrò una  buona condotta. Magari riavrò la mia bellissima paghetta mensile”

“Non voglio neanche sapere in quanto consiste la tua paghetta”

“Invidiosa?”

“Neanche un po’, preferisco guadagnarmele le cose che trovarmele sopra un piatto d’argento”gli feci l’occhiolino mi piaceva stuzzicarlo.

“Prospettive differenti. Cambiando discorso, hai una ragazza?”

Ecco tasto dolente della storia, come potevo parlargli di Brittany senza sembrare una ragazzina depressa a cui è stata tolta la sua prima cotta?

“No single, ho avuto una ragazza ma non è andata a finire bene” detto questo abbassai gli occhi mi sentivo ancora molto debole a parlare di quell’argomento. Sebastian deve averlo intuito infatti cambiò discorso.

“Beh sono single anch’io, qualche sera potremmo andare a fare strage di cuori”

“Perché no?”

“Ora è il tuo turno su parlami di te”

“Sono Santana Lopez, ho vent’anni e lavoro in un ristorante/bar vicino a Broadway. Tutto qui”

“Tutto qui? Dai ci deve essere qualcosa di più eclatante da raccontare al tuo amico Seb”

“Magari più in là” Sinceramente non mi andava di parlargli dei miei problemi, lo conoscevo appena.

“Comunque al ristorante/bar dove lavoro cercano dei camerieri, potresti venire a vedere, magari ti prenderanno”

“Io cameriere? Sinceramente mi ci vedi?”

“Dai magari troverai qualche bel cliente da farti nel bagno” gli feci l’occhiolino.

“Sai che non è una cattiva idea, tanto mi serve un lavoro, quindi prima lo trovo meglio è”

“Perfetto, domani ho il turno di pomeriggio verrai con me vedremo come andrà”

“Seriamente mi hai visto? Mi prenderanno al volo, alzerò la clientela di quel bar in un batter d’occhio”

“Convinto tu. I clienti sono attratti da me, hai una bella concorrenza”

“Vedremo”

Dopo questa lunga chiacchierata decidemmo di andare a letto. Gli mostrai la sua camera e quando mi girai per andare nella mia mi prese per un braccio fermandomi.

“Comunque grazie” era sincero, e quello sguardo di gratitudine penso sia difficile vederlo su di lui.

“Di niente Seb, notte” mi liberai dalla sua presa ed andai a letto.

Forse era meglio avere una coinquilina femmina.
 
 *Ciao ragazzi, questa è la mia seconda fanfiction, spero vi piaccia ed aspetto recensioni e consigli sia negativi che positivi. Questa storia non avrà un giorno di uscita, visto che sono molto impegnata ed ho anche l'altra da continuare. Quindi niente, alla prossima! Dì*
  
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