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Autore: whereareyounow    05/12/2013    1 recensioni
A Lena la sua vita non sembrava altro che una continua monotonia, solite cose, soliti posti, qualche volte si ha bisogno di un cambiamento inaspettato e lei, ad insaputa degli altri, lo attendeva con ansia.
Zayn Malik era un ragazzo misterioso e lei voleva sapere qualcosa in più su di lui, le piaceva conoscere le persone che la circondavano.
Ma se Zayn Malik fosse così per un preciso motivo?
Se fosse successo qualcosa nel passato? Quel qualcosa che l'ha costretto a ritirarsi nel suo mondo e non lasciare a nessun altro la possibilità di entrarci, quel qualcosa che lo ha reso freddo e distaccato con tutti, quel qualcosa che Lena aveva intenzione di scoprire.
“La felicità si può trovare anche negli attimi più tenebrosi, se solo qualcuno si ricorda di accendere la luce”
Genere: Generale, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti, Zayn Malik
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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1. Everyday is always the same monotony…maybe


Quel lunedì si prospettava noioso come gli altri, monotono oserei dire; si, perché cosi era la mia vita dal mio punto di vista, monotona; non mi lamento, non potrei farlo: sono una ragazza piuttosto fortunata, ho una splendida famiglia, una buona condotta a scuola, un fidanzato e molti amici, però tutti prima o poi passano per quel periodo in cui la vita non sembra altro che una continua monotonia, solite cose, soliti posti, qualche volte si ha bisogno di un cambiamento inaspettato ed io, ad insaputa degli altri, lo attendevo con ansia.
 
 
La mia è una famiglia di origini greche, appunto per questo il mio nome è Lena Kaligaris (pronuncia Lèna); ci siamo trasferiti in questo paesino vicino Londra quando avevo 6 anni e la mia sorellina Thalia 2. Siamo piuttosto benestanti e io vivo nella villetta coi miei, avrei potuto avere un appartamento tutto mio volendo ma per il momento mi andava bene così, forse perché in fondo vivere da soli implicava avere delle responsabilità, riuscire a mantenersi da soli, ed io non ero affatto pronta, non ero immatura come ragazza ma solamente molto legata ai miei e forse non troppo coraggiosa per compiere un passo di questa grandezza da sola.
 
 
Mi trovavo in camera mia a fissare il soffitto, senza un pensiero fisso in testa; non riuscivo a capire perché continuavo a svegliarmi prima del suono della sveglia, eppure dormivo poco ed ero quasi perennemente stanca.
Decisi di non fare colazione a casa quel lunedì mattina, avevo abbastanza tempo per potermi fermare ad un bar. Così mi vestii ed uscii di casa il più silenziosamente possibile per non svegliare Thalia; mi incamminai verso il solito bar a cui ero abituata andare assieme ad alcuni miei amici, dal momento che uno di loro lavorava proprio lì.
- Ehi Lou! - salutai il mio amico entrando: Louis Tomlinson aveva 21 anni, quasi 22, ed era il più grande tra di noi; appena finita la scuola aveva deciso di cercarsi un lavoretto, volendo interrompere gli studi, magari riprendendoli poi in futuro.
- Lena! Sono le 7 di mattina, già in piedi a quest’ora? - disse Louis sedendosi nello sgabello accanto al mio.
- Sarò sincera, sono vari giorni che mi alzo prima del previsto e questa cosa mi fa incavolare abbastanza dal momento che durante la giornata sono sempre stanca.-
- Avrai qualche pensiero che ti preoccupa, tranquilla che passerà vedrai.-
- Sarà… Comunque, come stai? Un giorno usciamo insieme, è tanto che non ci vediamo al pomeriggio.- dissi cominciando a sorseggiare il the che mi era appena stato servito.
- Sto bene e concordo pienamente, non appena siamo liberi ci vediamo Lenny. Come va col tuo tipo? Trevor Morrison giusto?-
Continuavano a darmi quel soprannome, Lenny, cosa che reputavo assolutamente insensata dal momento che consisteva nell’allungamento del nome stesso.
- Tutto bene direi, ci piacciamo e questo è l’importante, anche se forse è un po’ troppo legato allo sport per i miei gusti.-
Trevor praticava nuoto da anni a livello agonistico e molte volte non avevamo la possibilità di vederci per via dei suoi allenamenti o, nei casi più estremi, mi dava buca agli appuntamenti, però stavamo insieme da otto mesi (praticamente quasi nove) e ci avevo fatto l’abitudine.
- No Lena, l’importante è che ti tratti bene lo sai. Ora scappo che devo riprendere a lavorare, ci vediamo poi così mi finisci di raccontare di Mr. Morrison!- concluse mandandomi un bacio.
Sorrisi e finii di bere il mio the per poi uscire ed avviarmi verso la scuola, con mezz’ora di anticipo.
 
 
Non appena varcai il cancello d’entrata mi andai a sedere su di una panchina sotto un albero in un angolo del cortile della scuola, tirai fuori il mio libro e cominciai a leggere: Harry Potter è sempre stata una mia passione fin da quando ero bambina e pur avendo letto e riletto tutti e quanti i libri e aver rivisto i film miliardi di volte non mi stancherò mai perché quando comincio entro in un altro mondo, un mondo diverso da quello normale, un mondo dove non tutto è perfetto come sembra ma se si affronta con le persone che si ama allora si, lo può diventare.
“La felicità si può trovare anche negli attimi più tenebrosi, se solo qualcuno si ricorda di accendere la luce” probabilmente la mia frase preferita di Harry Potter e il prigioniero di Azkaban, la pura verità in diciannove parole; penso che questa sia la mia filosofia di vita, nei momenti bui della vita tutto ciò che devi ricordarti è di trovare il lato positivo delle cose e che in qualunque caso non sei e non sarai mai solo.
- Che fai Lena?- sobbalzai un attimo per l’arrivo improvviso della mia migliore amica Emma e riposi il libro nella cartella.
- Pensavo mentre leggevo il libro-
- Ancora Harry Potter? Dio Lenny non ti stancherai proprio mai!- disse accennando una risata.
- Esatto Ems mai!- sorrisi a mia volta per poi avviarmi con Emma verso il cancello dal quale Niall ed Harry, due nostri amici, erano appena entrati.
- Buongiorno ragazze!- esclamò Harry fermandosi davanti a noi.
- Spiegami, cosa ci sarebbe di buono in un lunedì mattina?- domandò Emma al riccio.
- Ciao anche a te Ems.- rispose Niall sarcastico alla bionda - Che avete alla prima ora?- continuò poi.
- Io ho l’ora di letteratura, Emma due ore di educazione fisica.- dissi prendendo parola.
- Allora credo proprio che ci vedremo a mensa, noi entriamo a dopo.- concluse Harry avviandosi con Harry all’interno della scuola.
- Vogliamo entrare anche noi?- proposi ad Emma.
- Yess!- rispose prendendomi poi per un braccio e incamminandosi.
 
 
Entrando in classe notai che nel banco accanto al mio era seduto un ragazzo nuovo, che non avevo mai visto prima: aveva i capelli mori tirati su in un ciuffo, accenni di barbetta, era magro e, anche se seduto, sembrava alto, l’unica cosa che non riuscivo a vedere erano gli occhi e ciò mi dispiaceva perché sono proprio la cosa a cui faccio subito caso in una persona.
Presi posto accanto a lui e tirai fuori dalla cartella il materiale occorrente, non riuscendo ancora a vedere i suoi occhi dal momento che aveva il viso appoggiato sul braccio, come per crearsi una barriera.
La professoressa entrò in classe e cominciò l’appello, facendomi così scoprire il nome del ragazzo accanto a me: Zayn Malik, così si chiamava.
 
 
-… e ragazzi attenti quindi che la prossima volta interrogo- concluse il professore dell’ultima ora di quella giornata.
Presi la mia roba e mi recai all’uscita aspettando Emma e i ragazzi; quel giorno non avevo visto Trevor, avrà sicuramente avuto una gara, o un allenamento, o un qualcosa che l’ha trattenuto lontano da scuola anche per quella giornata, ma tanto si sapeva come sarebbe andata a finire, sarebbe venuto da me a chiedermi scusa per il fatto che non ci vediamo mai, per non riuscire a telefonarmi o messaggiarmi spesso e io l’avrei perdonato, ormai era così che andava. I ragazzi non tardarono ad arrivare: ogni giorno tornavamo a casa in macchina con Harry che, essendo all’ultimo anno come noi, aveva da poco preso la patente; dal finestrino intravidi un volto familiare sfrecciare accanto a noi sulla strada: Zayn aveva una bellissima moto nera.
- Cosa guardi Lenny?- domandò Harry premendo l’acceleratore e partendo.
- Le foglie, quelle su quell’albero hanno tanti colori.- mentii, anche se non poteva essere definita come bugia, non mi andava di raccontare di Zayn agli altri, non vedevo come la cosa potesse interessarli.
 
 
Harry parcheggiò davanti al vialetto di casa mia e io scesi, ringraziando, salutando ed entrando in casa.
Pranzai velocemente e mi distesi sul letto per un riposino; prima di addormentarmi, però, pensai ad una cosa: Zayn Malik aveva gli occhi marroni, ma non un marrone normale, un marrone più chiaro, un marrone bellissimo.
 
 






*spazio autrice*
Ciao :)
Allora questa è il primo capitolo della mia prima fan fiction  e, anche che non è molto lungo, spero che vi piaccia.
Ho cercato di descrivere molto i pensieri della protagonista dal momento che amo questo tipo di descizioni.
Non so se qulacuno di voi ci ha fatto caso ma la protagonista (Lena Kaligaris) è palesemente ispirata ad una delle protagoniste di '4 amiche e un paio di jeans', anche il fatto della famiglia greca.
Se vi è piaciuta magari lasciatemi una piccola recensione con magari anche consigli o cosa vi aspettate per farmi sapere ;)
Sotto posto le foto dei personaggi, al prossimo capitolo
un bacio <3


Lena Kaligaris (ho scelto Alexis Bledel nonchè attrice che ha interpretato il personaggio nel film da cui l'ho tratto che reputo inoltre una bellissima ragazza)
http://us.cdn283.fansshare.com/photos/alexisbledel/alexis-bledel-1142455817.jpg

Emma (ho scelto Mercedes Lambre, l'attrice che interpreta Ludmila in 'violetta', unico motivo per cui a volte guardo questa serie tv e mio unico amore)
https://www.facebook.com/photo.php?fbid=519460794769742&set=a.462736337108855.99845.367071453342011&type=1&theater
  
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