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Autore: SymboliqueVain    07/12/2013    6 recensioni
"Sei in ritardo" fu il saluto assai composto di Loki.
"Le star si fanno sempre attendere, mio collega di passerella" disse Thranduil "Le prime donne, poi, vengono sempre perdonate per i loro ritardi... perché sempre vale la pena aspettarle".

Thranduil fa una visita al suo collega, Loki, e i due trascorrono una serata piacevole tra cocktail, smalto sulle unghie e cura dei capelli.
Genere: Comico, Parodia | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Loki, Thor
Note: Cross-over, Movieverse, What if? | Avvertimenti: Spoiler!
- Questa storia fa parte della serie 'Thor - What a Wonderful World'
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Piccola introduzione:
un giorno pensavo ad alcuni dei personaggi che detesto di più e sono saltati fuori Loki e Thranduil, così ho pensato: che accadrebbe se quelle piccole checche si incontrassero? E se addirittura si conoscessero già? Così, da gran masochista, ho scritto questo dialogo su due personaggi che non riesco a sopportare xD Ma che senso ha scrivere, se parli solo di personaggi che in un'altra vita avresti sposato? :P
Contiene uno spoiler di "Thor - The Dark World" e vari piccoli fatti che chi ha letto il libro "Lo Hobbit" conosce bene ;)

P.S.: l'immagine ad inizio capitolo l'ho "rubata" a
httprngrn.tumblr.com


*      *      *

So Evil, So Snob

Loki e Thranduil

Era passato del tempo dall'ultima volta in cui Thranduil, Sua Altezza Reale Re degli Elfi Silvani di Bosco Atro - che Tolkien lo benedica - aveva fatto visita al più o meno caro collega Loki Laufeyson, dio degli inganni e principe di Asgard.

"Sei in ritardo" fu il saluto assai composto di Loki, comodamente seduto su una chaise longue del tipico design di Asgard, con le gambe in oro e lo schienale verde scuro: in effetti, buona parte dell'arredamento della sua stanza era in oro e verde... se non fosse stato per l'oro, in effetti, sarebbe sembrata la Sala Comune di Serpeverde.


Thranduil lo osservò con il mento rialzato, socchiudendo gli occhi da elfo in un'espressione altezzosa.
"Le star si fanno sempre attendere, mio collega di passerella" disse con voce melliflua, mentre si sedeva sulla chaise longue di fianco a Loki "Le prime donne, poi, vengono sempre perdonate per i loro ritardi... perché sempre vale la pena aspettarle".

"E tu saresti una prima donna?" Loki rise, portandosi una mano davanti alla bocca per non scomporsi troppo. Lui per un periodo era stato letteralmente una prima donna, ma decise di non rinfacciarlo a Thranduil: in fondo era suo ospite, in quel momento, e non sarebbe stato carino metterlo in imbarazzo.

Loki donna

Thranduil annuì con tutta la regalità di cui era capace.
"È nella mia natura esserlo, altrimenti perché avrei questi capelli impeccabili?"
Con un gesto elegante della mano fece scorrere le dita tra la chioma perfetta: talmente era perfetta, che sembrò fare *brill* e *swish*

Loki ricordava che secoli addietro era esistito in Norvegia un re chiamato "Harald Bella Chioma", ma dubitava che la suddetta chioma potesse vantare la stessa perfezione di quella del Re degli Elfi.
"Credo che tu mi abbia convinto" dovette ammettere il dio "mi farò crescere anch'io i capelli!"

Thranduil annuì ancora una volta per sottolineare la sua approvazione.
"Ho già notato che, da un film all'altro, la tua chioma da corvo si allunga sempre di più... Ma non accetterò plagi, intesi? Tra pochi giorni ritornerò a calcare le scene con "Lo Hobbit - La Desolazione di Smaug", e non voglio sfigurare... Anche se qualcosa del genere è impossibile, ovviamente".

"Ovviamente" ripeté Loki, studiandosi le unghie delle mani ben curate. "Ho dato una fuggevole occhiata al trailer e devo dire che compari abbastanza spesso... Anche se su Wikipedia, celebre fonte di sapere tra la gente di Midgard, si sottolinea che il tuo è semplicemente un ruolo secondario..."

"La gente di Midgard è sciocca e ignorante" lo interruppe prontamente Thranduil, quasi offeso nell'animo.

"Ma com'è possibile che il tuo ruolo si sia così... esteso?" chiese quasi malignamente Loki, che non poteva certo lamentarsi del proprio ruolo: la gente andava al cinema per vedere lui, facendo sfigurare il suo amato fratellino. [NON E' VERO!!! ç_ç N.d.A, fan di Thor al 100%]

"La risposta è così ovvia, Loki, che sono stupito che tu mi rivolga una domanda simile" ribatté Thranduil, accarezzandosi ancora una volta i capelli "perché IO valgo...!"
La chioma impeccabile del Re degli Elfi scintillò, come se Trilly fosse appena passata di lì e avesse fatto cadere un po' di polvere di fata sulla sua testa.

Loki ignorò tutto quell'esibizionismo e continuò, con voce velenosa: "Devi ammettere, però, che tuo figlio vale molto di più: basti pensare al successo che ha avuto con quei tre film sull'Anello..."

Thranduil storse il naso e prese un cocktail con un ombrellino rosa dal tavolinetto che si trovava in mezzo alle chaise longue.
"Legolas ha preso dal padre, ovviam... aspetta, hai detto DI PIÙ?!"

Loki non si sforzò nemmeno di trattenere una risata divertita.
"Almeno in quel libro, "Il Signore degli Anelli", il suo nome viene nominato, e anche più volte... Cosa che invece non capita per te ne "Lo Hobbit", se ben ricordi".

Thranduil, inaspettatatamente, sorrise. Bevve un sorso del suo cocktail, posando appena le labbra sul bicchiere, e si prese tutto il tempo che voleva per assaporare il gusto della bevanda e aspettare, poi, che gli riscaldasse la gola.
"Ho chiesto io a quel mortale, Tolkien, di non scrivere il mio nome" spiegò, infine.

Loki era sinceramente stupito, ma cercò di non scomporsi: si limitò a sollevare un sopracciglio.
"E perché mai?" chiese. Per nascondere ulteriormente la sua sorpresa, prese anche lui un cocktail ed iniziò a passarselo da una mano all'altra.

Thranduil si accarezzò alcune ciocche di capelli, che parvero scintillare di nuovo.
"Non volevo che la volgare tecnica a stampa me lo sciupasse con banali font prestabiliti" fu la tranquilla risposta dell'Elfo, che sorrise compiaciuto.

Loki sbuffò e pensò che era giunto il momento di allontanarsi da quell'argomento.
"Con tutti quei scintillii, i tuoi capelli mi ricordano quelli del mio fratellastro".

"Deve avere molto stile, allora" si limitò a dire Thranduil, che aveva sentito parlare del grande Thor Odinson, ma non l'aveva mai visto e Loki non gliene aveva mai parlato molto.
"Povero, piccolo dio" pensò l'Elfo "sminuito dalle prodezze di chi ha dei capelli migliori dei suoi".

"Non direi" rispose Loki, con una smorfia "Probabilmente non sai che ha la barba..."

Thranduil non poté fare a meno di rabbrividire per il ribrezzo.
"Ha la... barba?"
Di nuovo si chiese come potevano certi uomini nascondere i loro volti con qualcosa di così volgare come una massa di peli: si era sempre detto che era solo un modo che le persone brutte usavano per nascondere i propri inguardabili difetti, ma aveva visto Odino quando era giovane e sua moglie, Frigga, era un'autentica bellezza asgardiana: dubitava che il loro unico figlio di sangue, Thor, non avesse ereditato la loro bellezza.

"Già... veramente poco elegante, vero?" Loki posò il cocktail sul tavolino, senza nemmeno averlo assaggiato.
"Non è un caso" continuò "che le parole barba e barbaro si assomiglino".

"Invero, avere la barba è una pratica alquanto barbara" convenne Thranduil: non era solito fare battute, specie di bassa lega come quella che aveva appena pronunciato, ma in quel caso dovette ammettere che era azzeccatissima. Si lasciò sfuggire un sorriso divertito, che però non sfociò in nessuna risata: trovava il rumore delle risate alquanto incivile.

In quel momento qualcuno bussò alla porta della stanza di Loki e, senza aspettare che il dio avesse dato il permesso di entrare, il disturbatore la aprì e si rivelò essere Thor Odinson in persona: Thranduil lo riconobbe immediatamente grazie alle descrizioni che aveva sentito sul suo conto, nonostante la barba, e non poté fare a meno di notare che la fama sui suoi capelli lo precedeva.

"Dite così solo perché la barba non vi è mai cresciuta!" sbottò il dio del tuono.

"Si può sapere che ci fai qui?!" ribatté Loki, con lo stesso tono di un bambino che rimprovera la madre perché è entrata in camera sua senza il suo permesso.

"Ad un certo punto le orecchie hanno iniziato a fischiarmi e ho intuito che stavi sparlando alle mie spalle!" rispose Thor, mentre i suoi capelli scintillavano di perfezione e bellezza anche se non se li stava accarezzando. Lo sguardo del dio incrociò quello di Thranduil e disse: "Ti lascio alle tue strambe compagnie..."

"Meglio se la prossima volta ci troviamo a casa mia, Loki" intervenne l'Elfo, con un sorrisino che voleva deridere il dio degli inganni "Forse un principe può essere disturbato mentre riposa nelle sue stanze, ma questo di sicuro non accade quando si tratta di un Re".

Thor recepì il messaggio e disse: "Vi lascio al vostro pigiama party, così potrete mettervi lo smalto sulle unghie in santa pace".
Il figlio di Odino chiuse la porta dietro di sé e Loki e Thranduil poterono sentire i suoi passi allontanarsi dalla stanza.

"Che screanzato" commentò il Re degli Elfi "Hai idea di cosa sia un piranha party?"

"Mio fratello ha la vergogna di frequentare la gente di Midgard" rispose Loki, innervosito dall'intervento del suo rivale "e temo che ne abbia imparato le volgari espressioni".

"Sarà anche per questo che non ha il portamento che ci contraddistingue" concluse Thranduil "Oh, a proposito... mi passi il color caramello?"
Thor infatti non aveva parlato a sproposito: sul tavolino, insieme ai cocktail con l'ombrellino, faceva bella mostra di sé anche una serie di smalti di una qualche marca costosa, accuratamente ben allineati e accompagnati da un costoso set per la cura delle unghie.

Loki passò a Thranduil lo smalto che voleva e cercò di scegliere un colore anche lui: meglio il verde smeraldo o il verde trifoglio? Era sempre così indeciso...
"È uno zotico" disse il dio, mentre optava per il verde trifoglio "mi chiedo come io abbia fatto a credere di essere veramente suo fratello!"

"Devo ammettere però che senza la barba non sarebbe tanto male" ammise Thranduil, mentre con delicatezza posava il pennellino sulle unghie ben curate "ho notato i suoi capelli lunghi, per non parlare delle piccole trecce... Adorabili, davvero".

Loki si lasciò sfuggire un sorriso compiaciuto "Credo di averlo contagiato, almeno per quanto riguarda la cura dei capelli".

"Però continua ad essere un rude" disse Thranduil, come a sottintendere che Loki ne aveva ancora di strada da fare, prima di trasformare il suo fratellastro in qualcuno degno della sua compagnia.

Loki sospirò, rassegnato.
"Non tutti possono avere la nostra stessa raffinatezza, temo..."

"O la nostra intelligenza" aggiunse Thranduil, anche se a volte dubitava che il dio fosse veramente intelligente.

Loki trattenne a stento una risata. "Bisogna essere proprio intelligenti per farsi imbrogliare da uno hobbit!"

Thranduil trattenne il tremito alle mani solamente perché non aveva finito di mettersi lo smalto: il dio aveva toccato un punto dolente... Come osava ricordargli di Bilbo Baggins?! Si sentiva le guance in fiamme dalla rabbia, ma si costrinse a mantenere la calma e un secondo dopo sorrideva di nuovo con quella sua piega elegante che gli disegnava le labbra.
"Hai presente la collana che gli regalo alla fine del libro? Vedi, in realtà è avvelenata... e gli pruderà il collo per tutto il resto della sua vita!"

"Che mente diabolica" si limitò a commentare Loki, anche se lui preferiva vendette più serie, che non si limitavano di certo ad un fastidioso prurito.

"Ma parlami di te" disse inaspettatamente Thranduil "Hai trovato qualche cavallo di tuo gusto, ultimamente?"

Loki abbassò lo sguardo, malinconico.
"I cavalli, caro collega, non sono più quelli di una volta" rispose, con un tono che avrebbe fatto commuovere anche le pietre.

Thranduil annuì distrattamente: in fondo non gli era mai interessato cosa combinasse Loki con i cavalli... bastava che non si avvicinasse ai suoi.
"Anche i nani sono cambiati" disse, per riportare l'attenzione della discussione su di sé "mi infastidiscono sempre più spesso, e sbatterli in prigione, a quanto pare, non è una soluzione abbastanza definitiva..."

"Se c'è una cosa che ho imparato nel corso della mia lunga esistenza è questa" esclamò Loki, guardandosi le punte dei capelli e notando, con orgoglio, che erano impeccabili "Mai fidarsi di un popolo di fabbri, o anche solo di chi in generale sa usare un martello..."

Thranduil dovette ammettere che il dio aveva ragione.
"Sagge parole, caro collega... Ma dimmi: hai più pensato ad altri piani per conquistare il mondo?"

"I nove mondi, vorrai dire" lo corresse Loki "perché accontentarsi di uno solo? Comunque, credo che per prima cosa ucciderò quello stronzo del mio padre adottivo e prenderò il suo posto fingendomi lui: ad Asgard sono tutti così stolti che non se ne accorgeranno di certo!"

Thranduil sollevò un sopracciglio, allibito.
"Sicuro che nessuno riuscirà a scoprirti? Tu e tuo padre avete maniere molto diverse..."

"Mi hai scambiato per uno stupido, Thranduil?!" sbottò Loki, innervosito "Ho studiato le 'maniere' di Odino per anni e saprei imitarlo alla perfezione... nessuno noterà la differenza!"

Differenza tra Loki e Odino

"Sicuramente..." si limitò a dire l'Elfo, che aveva già iniziato a soffiare delicatamente sulle unghie per far asciugare più in fretta lo smalto.

"E quali sono i tuoi piani futuri, invece?" chiese Loki, fingendosi interessato.

"Credo che pretenderò di avere almeno una parte del Tesoro Sotto la Montagna... sai, mi sembra che il mio deposito segreto di manufatti luccicanti sia ancora troppo vuoto" spiegò Thranduil "Un tempo, se un comune mortale avesse osato guardare il tesoro dei miei avi, ne sarebbe rimasto sicuramente accecato... Mentre oggi sono sufficienti un paio di occhiali da sole per poter ammirare tutta quella ricchezza".

"Sono sicuro che avrai quello che ti spetta" disse Loki, decidendosi finalmente a bere il suo cocktail.

Thranduil sorrise. "Non mi spetta, ma questo non significa che non lo avrò ugualmente".

"Giusto ragionamento" convenne Loki "perché limitarsi ad ereditare potere e ricchezze, quando le si possono conquistare?"

"Invero, il prestigio è maggiore nella conquista" aggiunse Thranduil.

"Noto che ci intendiamo" disse Loki, sinceramente commosso "Sia su Asgard che su Midgard sono un dio incompreso, ahimè!"

"Ma mi pare che tu abbia un elevato numero di ammiratrici..." replicò Thranduil, tradendo una certa invidia.

Loki sorrise divertito.
"Sì, questo è vero... ho un esercito di ammiratrici".

Thranduil abbassò tristemente le palpebre. "Spero che anche il mio 'esercito' aumenti, dopo il secondo film... Ultimamente i nani se la stanno spassando meglio del sottoscritto... Anche solo ad ammetterlo, il mio cuore si gonfia di frustrazione".

"Le mode passano, caro Thranduil..." disse saggiamente Loki "... ma la classe rimane, non scordarlo!"

Thranduil annuì solennemente e il suo sguardo incontrò quello della luna, che faceva capolino dalla finestra della stanza.
"Credo sia arrivato il momento della nostra mansione preferita, caro collega" disse, iniziando a ravanare nell'elegante borsetta che si era portato appresso.

Il volto di Loki si illuminò: "Uccidere midgardiani senza nemmeno prendere la mira?"

"No... meglio" rispose Thranduil, e tirò fuori dalla borsetta l'ultimo modello di una piastra per capelli assolutamente prestigiosa.

Loki si morse il labbro tutto eccitato e si portò le mani al volto, tanto era estasiato.
"Oh... l'hai portata veramente! Ricordati però che i miei capelli alla fine fanno la curva... Per il mio look è assolutamente essenziale!"

"Come sei pignolo..." commentò Thranduil "... ma devo ammettere che lo sarei anch'io, se avessi bisogno della piastra per avere dei capelli impeccabili... Ma che ci posso fare, se sono nato perfetto!"


FINE


*      *      *

Per concludere:
 Devo ammettere che mi sono divertita a scrivere questa one shot, nonostante la presenza di Thranduil e Loki (però sono riuscita ugualmente ad inserire Thor, oh oh oh! :D)... sarà perché non c'è niente di più divertente che prendere in giro i personaggi snob che non si sopportano :P  (anche se devo ammettere che sto riconsiderando Loki, almeno in parte: dipende da come viene interpretato :P)
Anche se è un cross-over, inserirò questa fanfic nella raccolta "Thor - What a Wonderful World", dedicato al mondo di Asgard in tutte le sue forme, sia fumettistiche che filmiche (e, un giorno, spero anche mitologiche)... se avete voglia, fateci "un salto" ;D
   
 
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