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Autore: Sisya    09/05/2008    13 recensioni
Liberamente ispirata al film Forse un angelo, la mia primissima long fiction su Sakura e Sasuke. Una storia un po’ particolare, abbastanza fuori dagli schemi, ma darò il massimo, lo prometto *O*
Sasuke Uchiha è il ricchissimo erede di un impero finanziario. Sakura Haruno è una ragazza spigliata ma in grosse difficoltà economiche.
Sasuke Uchiha è un dongiovanni incallito con la fama di scapolo del secolo, un irraggiungibile bastardo. Sakura Haruno ha un piccolo angelo di cinque anni di cui deve prendersi cura.
Sasuke Uchiha ha un grosso affare da concludere, e urgente bisogno di una moglie. Sakura Haruno si vedrà fatta una proposta impossibile da rifiutare.
Soltanto tre settimane, poi tutto quanto tornerà come prima … ma se il destino (o l’amore) come al solito decidesse di mettersi in mezzo?
Quante cose possono cambiare, in tre settimane di inaspettata convivenza? *O*
Coppia principale: SasuSaku. Questa non cambia per niente al mondo, mi spiace XD Comunque anche tutte le altre sono abbastanza definite. Saranno: InoShika. NaruHina. Un piccolo accenno di NejiTen.
Recensite in tanti, mi raccomando! *O* Un grosso bacio a tutti.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Ino Yamanaka, Sakura Haruno, Sasuke Uchiha, Shikamaru Nara
Note: AU, OOC, What if? | Avvertimenti: Incompiuta | Contesto: Nessun contesto
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9. Situazioni compromettenti e dolci pensieri: come innamorarsi per una ciotola di ramen?


- Ah, no! Io non ci salgo su questo coso! Non se ne parla nemmeno! -
Sakura si aggiustò nervosamente la tracolla su una spalla, incrociando poi le braccia al petto, incredula, e scuotendo più volte la testa in segno di disapprovazione. Aveva raccolto i capelli lunghi in una coda alta, fissata alla nuca con due bacchette decorate, e le sopracciglia sottili inarcate dallo scetticismo. - Senti, non cominciare a fare la bambina … - borbottò Sasuke aprendo con uno scatto innervosito la portiera della sua porsche metallizzata - Andiamo, sali in macchina. Sono già in ritardo -
- Grazie tante per l’interessamento, ma non ti dovevi neanche scomodare … - replicò la ragazza sbuffando - Noi prendiamo molto volentieri l’autobus - aggiunse poi, facendogli la linguaccia. Gli diede le spalle e s’incamminò lungo il marciapiede ricoperto di neve, trascinandosi dietro come al solito la piccola Chiyo, che dormiva in piedi o poco ci mancava. - Un atteggiamento molto maturo, Sakura - commentò Sasuke appoggiandosi con un gomito alla portiera spalancata, un mezzo sorriso canzonatorio ad addolcire di poco la sua espressione impaziente. Sakura si costrinse a ignorarlo, continuando a camminare spedita e reprimendo a fatica l’impulso malsano di tornare sui suoi passi e rigargli la carrozzeria con le chiavi di casa. Sentì appena le fusa del motore, dietro di lei, e neanche un attimo dopo la porsche l’aveva già affiancata. La ragazza si fermò, continuando a guardare fisso davanti a sé. Serrò le labbra, sospirando frustrata.
- Oh, e va bene! Hai vinto! - borbottò poi tra i denti, aprendo lo sportello posteriore per far salire Chiyo. Sakura incrociò di nuovo le braccia al petto, irritata, sprofondando il più possibile nel sedile e cercando di non badare al ghigno trionfante di lui che si rifletteva nello specchietto.
Sasuke si concesse qualche altro secondo di personale autocompiacimento, poi spinse con sicurezza l’acceleratore per immettersi nuovamente sulla strada. Fu costretto però a sgommare subito di lato, imprecando sottovoce. Giusto in tempo per evitare lo scontro con un’auto che passava strombazzando a tutta birra dietro di loro. Imprecò di nuovo. Ecco, era fregato. Ogni occasione per lei sarebbe stata buona per mettersi a criticar … Sakura però si allungò di scatto dal lato del guidatore, spiazzandolo completamente, e diede una forte gomitata sul clacson. Si sporse in fretta fuori dal finestrino, gridando dietro alla macchina.
- Ehi, brutto idiota, guarda un po’ dove stai andando! Ma chi ti credi di essere? Eh? -
Sasuke alzò gli occhi al cielo con un sospiro che sapeva di rassegnazione, tirandola indietro per un braccio.
Sarebbe mai potuta esistere una ragazza più stramba e contraddittoria? Ah, lui ne dubitava fortemente.
- Vuoi darti una calmata, Haruno? Non devi per forza terrorizzare tutti quelli che incrociamo, sai? -
Sakura si riadagiò sul sedile di pelle e volse la testa verso di lui, gli occhi verdi che mandavano lampi.
Eppure non rispose, limitandosi a incenerirlo con lo sguardo durante tutto il tragitto. Si fermarono poco dopo, su imposizione irremovibile di Sakura, al primo Mc Donalds aperto che riuscirono a trovare. La ragazza scomparì dietro la porta girevole del locale, e in pochi attimi fu di ritorno con la loro immancabile colazione iperproteica. Aveva entrambe le mani occupate, perciò Sasuke fu costretto a scomodarsi di nuovo per allungarsi sul sedile a lato e aprirle dall’interno. Sakura consegnò un frappè a Chiyo con un sorriso radioso, e srotolò con cura la carta che avvolgeva il suo hamburger, addentandolo poi sotto lo sguardo a dir poco nauseato di Sasuke. - Non fare quella faccia, se ne volevi uno anche tu bastava chiedere - esclamò Sakura ridendo.
Il ragazzo le rivolse un’occhiata di traverso, ma suo malgrado divertito.
- Sai, Sasuke, stavo pensando che se escludiamo l’orrendo caratteraccio, l’innata scortesia, l’ego smisurato e la faccia dai schiaffi - ridacchiò Sakura contando ogni difetto sulla punta delle dita - Secondo me non saresti poi così male come persona in fin dei conti -
Chiyo, spaparanzata a metà del sedile posteriore con il sorrisetto di chi la sapeva lunga, assisteva al loro spassoso battibecco, risucchiando di tanto in tanto dalla cannuccia colorata del suo frappè. Dal suo zaino di scuola spuntava un po’ storta una zampa del povero mr. Panda, ribattezzato Sasuke per l’occasione.
- Ah, davvero? Che strano, eppure ieri sera ben due signorine mi hanno definito … uhm, com’era? Morbido? - Sakura arrossì furiosamente, voltandosi verso il finestrino per non dover incrociare quei due pozzi d’inchiostro che erano i suoi occhi, magnetici e pregni di pungente sarcasmo. Che subdola, infondata, sleale insinuazione nei suoi confronti!
- Non mi avrai presa sul serio! Ieri sera ero mezza addormentata, Uchiha. Straparlavo! -
- Ah, beh. Se la metti così, Haruno, allora non dovrei mai prenderti sul serio - ribatté lui ridendo.
Sakura si fece promemoria mentalmente di bucargli le gomme alla prima buona occasione.
Pochi isolati dopo, Sasuke inchiodò bruscamente sul marciapiede, risvegliandola di colpo dai suoi progetti vendicativi. Avevano raggiunto la scuola di Chiyo in pochi minuti, recuperando addirittura sul loro ritardo. Sakura si costrinse a non pensare che se non fosse stato per Sasuke e la sua dannatissima porsche, lei e sua figlia sarebbero state ancora ad aspettare alla fermata dell’autobus sotto forma di due cubetti di ghiaccio. Detestava sentirsi in debito con lui.
- Io vado! Ciao mamma! Ciao pa… S-Sasuke! - si corresse subito Chiyo, mentre sul suo viso comparivano due adorabili fossette e un sorrisone spontaneo. Sakura la guardò a occhi sgrananti, sentendosi improvvisamente avvampare. La bimba si sporse a baciarle una guancia, salutò entrambi con una mano e poi schizzò giù dall’auto veloce, richiudendosi la portiera dietro di sé.
I due, rimasti soli, si scambiarono un’occhiata.
Un silenzio imbarazzato e nervoso calò tra loro, mentre distoglievano contemporaneamente lo sguardo, evitando di guardarsi di nuovo in faccia.
- Credo sia meglio … andare -
- Sì. Andiamo -
- Certo -
- Splendido -
- Davvero -
- Bene -
- Perfetto! -
Sasuke si schiarì più volte la voce, cercando con scarsi risultati di attenuare l’imbarazzo, e prese a trafficare con le chiavi dell’auto senza sapere bene neanche lui cosa stesse facendo. Sakura si era irrigidita sullo schienale, le dita laccate di azzurro tamburellavano nervose sul finestrino mentre tentava di far finta di niente. Ripensandoci, la prossima volta avrebbe fatto meglio a prendere l’autobus. Sì, molto meglio.


Naruto si rigirò nella coperta, rabbrividendo e cambiando posizione, il respiro pesante e accaldato.
Seduta in ginocchio sul tappeto a lato del letto, Hinata si mordicchiava un labbro, ansiosa, mentre con mani ancora un po’ tremanti sostituiva il panno bagnato sulla fronte del ragazzo con uno più fresco. - Finirò per addaccardi il raffreddore, Hinada. Dorna a casa -
- D-devi solo pensare a guarire adesso, n-non stare a preoccuparti per me … - mormorò lei, imbarazzata.
Naruto mugugnò qualcosa in risposta, aggrottando la fronte contrariato, ma Hinata non riuscì a capire.
- D-dovresti provare a dormire, sai - aggiunse poi la moretta scostandogli dolcemente un ciuffo biondo dai grandi occhi azzurri. Arrossì quando si rese conto di avere lo sguardo incuriosito di Naruto fisso su di sé, e ritrasse in fretta la mano, come scottata. Certe cose non erano da lei! Oh, si sentiva così stupida!
- Don ho sonno … - replicò lui sorridendo - Berchè non mi barli un bo’ di de, Hinada? -
Sgranò gli occhi, non potendo fare a meno di alzare lo sguardo candido e stupito su di lui, che non accennava a smettere di sorridere. Hinata rise e scosse brevemente la testa, temporeggiando mentre gli tamponava la fronte madida di sudore. Semplice e schietta, quella richiesta l’aveva del tutto spiazzata.
- N-non credo di essere così interessante, Naruto-kun. Ti annoierei soltanto -
- Ba brovaci lo sdesso. Sei fidanzada per esembio? -
- No, non sono fidanzata, Naruto-kun - replicò lei con un piccolo sospiro.
Rimase in silenzio per qualche attimo, pensierosa, non accorgendosi dello sguardo attento del ragazzo.
- Scuda. Forse sono stado trobbo indiscredo -
- Ma no, figurati, non è per questo. Comunque no … non lo sono, davvero - esclamò Hinata ridendo, mentre strizzava il panno nella bacinella lì vicino e glielo sistemava di nuovo con cura. - Uhm. Soldando innamorada, magari? - ritentò lui con un altro mezzo sorriso, sincero e luminoso. - Questo p-può anche darsi … - balbettò lei in risposta, avvampando istantaneamente, lo sguardo basso - … ma mio padre dice sempre che sono troppo noiosa per trovare qualcuno che voglia stare con me -
- Allora duo pabre è un idioda, Hinada - esclamò con enfasi Naruto, balzando a sedere sul letto. La moretta sgranò leggermente gli occhi a sentire un’affermazione del genere. Si fissarono negli occhi per qualche istante, in silenzio, poi Hinata scoppiò in una sonora risata, alla quale si unì anche Naruto tra un colpo di tosse e l’altro. Si sentiva stranamente più leggera adesso, doveva ammetterlo.
- D’accordo, sarà pure come dici tu, però adesso riposati, mi raccomando -
- Sei un tesodo, Hinada. E un giorno sarai … awn … una moglie davvero perfedda, dico davvero -
Si sdraiò di nuovo e chiuse gli occhi con uno sbadiglio, vinto dalla stanchezza. Si addormentò subito.
Con mani le tremanti e la faccia rossissima, Hinata si sfilò di tasca il cellulare, che aveva preso a trillare.
- Pronto. Ah. Ciao Hanabi. C-cosa? No, n-non posso venire, adesso sono … occupata. Ma …! Hanabi! Non puoi pensarci tu? Io non … oh, e va bene. Arrivo subito. Dì che farò il prima possibile, d’accordo? Va bene - Sospirò, interrompendo la comunicazione. Si alzò sulle ginocchia, portando due dita fresche sulla fronte di Naruto. Dormiva con la bocca aperta. Hinata ci avrebbe scommesso che entro breve avrebbe cominciato anche a russare. Naruto borbottò qualcosa nel sonno, abbracciando possessivamente il cuscino. Con un sorriso intenerito, si sporse leggermente su di lui, arrossendo.
Certe cose non erano da lei. Ma si era innamorata, cosa poteva farci?
Gli posò un bacio leggero appena sotto la tempia accaldata, ritirandosi subito dopo. Si alzò in tutta fretta, rischiando nella foga di inciampare nel tappeto, ma non se ne curò. Lo. Aveva. Baciato. Doveva essere impazzita! Ma cosa le era saltato in mente? In punta di piedi lasciò la stanza da letto, e una volta fuori si appoggiò con la schiena alla porta, sospirando. Si sentiva così stupida. Così innamorata.

Quando finalmente Naruto si risvegliò, nel tardo pomeriggio, non si era mai sentito tanto fresco e riposato.
Si controllò la febbre un’altra volta, tanto per essere sicuro, ma ormai non ne aveva più nemmeno una linea.
Perciò si tolse anche il panno bagnato dalla fronte, sorridendo tra sé e sé. Quando entrò nella piccola cucina luminosa, trovò una pentola col coperchio sul fornello spento, e un biglietto in bella vista sul tavolo scritto da una calligrafia curata.

Scusami, sono dovuta scappare.
Comunque ti ho ricontrollato la febbre, e per fortuna si è abbassata.
Domani sarai di nuovo in forma, ne sono sicura.
Mi raccomando, riguardati.
P.S. Buon appetito!
Hinata ’

Sollevò il coperchio della pentola, incuriosito, col naso teso per annusarne il contenuto.
Una piacevolissima zaffata familiare lo investì in pieno, facendogli venire l’acquolina in bocca. Lo riconobbe subito. Ramen.
Si sedette al tavolo sorridendo, una ciotola abbondante in mano. Ah, la piccola dolce Hinata. Ogni tanto gli sembrava quasi di avere a che fare con una bambolina di porcellana, educata e tenera come solo lei sapeva essere. Senza sapere bene perché, si portò una mano a sfiorarsi una tempia, in un gesto istintivo. Prima o poi sarebbe diventata una moglie perfetta, ne era certo. Ma mentre si infilava in bocca il primo rotolo di spaghetti fumanti, scoprì inaspettatamente di provare una leggera punta d’invidia per colui cui sarebbe toccata una simile fortuna.
Dopotutto, Hinata cucinava il miglior ramen di tutto il Giappone!


Angolino della solita vecchia petulante Sisya
Capitolo un pochino tanto dedicato al NaruHina, credo ve ne siate accorti anche voi ^O^
Beh, dunque, mi scuso con chi non apprezza la coppia e magari si aspettava un chap un po’ più SasuSakuroso, ma io questi due patatosi li adoro, e volevo ritagliare uno spazio tutto per loro. O beh, quasi XD Ringrazio davvero di cuore coloro che hanno commentato lo scorso capitolo! Soprattutto chi, avendo dedotto dal mio sclero fuori programma che ero caduta in un buco nero di depressione post-calo recensioni, si è fatto avanti volenteroso per tirarmi su il morale.
Avevo proprio bisogno di sentirmi rincuorare. Perciò, a costoro, grazie. Ora vi lascio, miei adorati, l’oz… ehm, il dovere mi chiama.
Ci rivediamo al prossimo aggiornamento! Riusciranno Sasuke e Sakura a sopravvivere a questa convivenza forzata?
Riusciranno Ino e Shikamaru a rimanere
solo amici? Riuscirà la dolce Hinata a dichiararsi al suo innamorato?
E soprattutto, riuscirà il nostro Naruto a mangiarsi tutto quel ramen senza scoppiare
?? XD
Lo scopriremo nella prossima puntata! I guai sono appena cominciati
*risata malefica di sottofondo*
Commentino? *O*


  
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