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Autore: Tessa Scott    10/12/2013    3 recensioni
Isabella Swan, ha perso tutto, la famiglia,gli amici. Ha sedici anni ed è costretta a trasferirsi da New York a un piccola fitta nel sud italia, dal suo unico parente in vita James. Riuscirà a ricominciare d'accapo e lasciarsi indietro il suo passato?
Tratto dal prologo:
“Bella”
“Cosa? Non ho mai visto nessuna ragazza che si chiama bella da sola,esiste ancora qualcuna con un po di sicurezza” mi guardo come se scendessi dalla luna.
Ma questo ragazzo è stupido? “ Mi chiamo Isabella, ma tutti mi chiamano Bella”
“Ah, bè allora ciao Bella,sei bella” Ci guardammo in faccia e scoppiamo a ridere contemporaneamente.
************
“Sei un tipo poco sicuro è?” gli chiesi sfidandolo
“Mia madre dice sempre che essere sicuri porta alla vittoria”
“ E cosa vinci, adesso?”
“Be sto parlando con te,no?”
Genere: Commedia, Demenziale, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Edward Cullen, Isabella Swan, Zafrina | Coppie: Bella/Edward
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun libro/film
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"Si prega i passeggeri di sedersi ai loro posti e di allacciare le cinture, l’aereo sta per decollare” erano 5 minuti che quell’orribile voce continuava a dire quelle parole, ma c’era ancora qualcuno in piedi, come si può essere così stupidi?! 

“Scusami posso sedermi?” mi chiese un ragazzo,distogliendomi dalla lettura del mio amato libro

“Si, basta che ti sbrighi, vorrei arrivare il prima possibile, ma se qualcuno è ancora in piedi è un po' difficile che l’aereo parta” gli risposi senza neanche guardarlo in faccia, ormai ero così: acida e indifferente con tutti.

Ero diventata così dopo la morte della mia famiglia, prima ero dolce, gentile, poi il dolore mi ha cambiato. Mi ha fatto diventare la persona che non sono, ma almeno così nessuno mi si avvicina.

“Oh, ma che bel caratterino che abbiamo qui!” mi rispose il ragazzo.Solo allora alzai lo sguardo e incontrai quei due pozzi verde,era un bel ragazzo alto, magro, muscoloso. No scusatemi era meraviglioso, e poi con quei capelli, era da stupro. Ero rimasta a fissarlo estasiata, solo quando mi passo una mano davanti gli occhi, mi ripresi dal mio stato di trans.

“Piacere Edward” mi porse la mano, feci finta di non vederla e mi girai a guardare l’hostess che stava spiegando cosa fare in caso di emergenza,nessuno le prestava ascolto, erano tutti impegnati a fare altro, chi si baciava, chi faceva la lana, chi leggeva e chi ascoltava la musica; mi faceva quasi pena.Le hostess erano un po come le professoresse, tutti fanno finta di ascoltarle.

“Ah, comunque dovresti allacciarti la cintura, se vuoi che questo aereo decolli” mi disse ridendo sotto i baffi, come avevo fatto a dimenticarmi la cintura!? Bene ecco a voi Isabella e la sua prima figura di cacca della giornata! Allacciai la cintura e non gli diedi retta, presi il mio libro e ricomincia a leggere.

“Non sei una tipa molto chiacchierona?” continua a non dargli retta, ma proprio a me dovevano capitare certi tipi?

“ Ma il viaggio è lungo fino a Napoli, quindi perché non chiacchierare un po? Tanto non penso ci riconteremo mai più” aveva ragione, non avrei rivisto mai più quel tipo, quindi tanto valeva parlarci, per una volta, potevo non essere la sfigata che aveva perso la famiglia,e se questo serviva a farlo stare un po zitto, questo ed altro!
“Bella”

“Cosa? Non ho mai visto nessuna ragazza che si chiama bella da sola,esiste ancora qualcuna con un po di sicurezza” mi guardo come se scendessi dalla luna.

Ma questo ragazzo è stupido? “ Mi chiamo Isabella, ma tutti mi chiamano Bella”

“Ah, bè allora ciao Bella,sei bella” Ci guardammo in faccia e scoppiamo a ridere contemporaneamente.Dai,non era così male come persona

“ Cosa ti porta in Italia, dolce Bella?” Mi chiese con voce da poeta, ops, tasto dolente.Cosa gli potevo dire?

“Vado a vivere da un mio zio, avevo bisogno di cambiare qualcosa. E tu? Cosa ti porta nella patria della pizza?”
“Apparte la pizza? Sono italiano, sto tornando a casa. Mia madre è americana mentre mio padre è italiano”

“Se non sono indiscreta, ma come si sono incontrati?”Prima adoravo le storie d’amore, ogni volta che vedevo una coppia mi  piaceva immaginare come si fossero incontrati. Mi facevo un sacco di film mentali, era una sognatrice.

Edward ricomincio a parlare, quel ragazzo parlava velocissimo,non si fermava mai.“Si sono incontrati a Firenze quando avevano 20 anni, si sono innamorati  e sono nato io. È devo dire che sono fantastico! Un paio di anni fa hanno divorziato, quindi mi tocca passare l’estate in america e l’inverno in italia”

“Sei un tipo poco sicuro è?” gli chiesi sfidandolo

“Mia madre dice sempre che essere sicuri porta alla vittoria” 

“ E cosa vinci, adesso?”

“Be sto parlando con te,no?” 

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Note autrice

Ciao a tutti! Questa è la prima storia che pubblico, spero vi piaccia.

Cosa ne pensate? Può andare come prologo? 

Fatemi sapere cosa ne pensate con una piccola recensione se vi và...

  
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