E Buon Natale :D
C'era una
volta un Dio che aveva dimenticato l'uomo. O un uomo che aveva
dimenticato Dio.
Lo aveva
accantonato, anzi, aveva provato a cancellarlo per sempre dalla sua
vita. Come se non lo avesse inciso dentro. Come se non fosse mai
esistito.
Eppure Dio
l'aveva rincorso,ogni singolo istante, canzone dopo canzone.
Per
ricordargli la sua esistenza. L'impossibilità di dimenticare
davvero.
25
Novembre_
Molko si era svegliato con la testa spaccata a
metà, lo stomaco in fiamme. La lingua impastata, sorpresa ancora a
farfugliare i comandamenti:
Non
commettere atti impuri.
Non
dire falsa testimonianza.
Gli balenò in mente l'immagine della mamma. Un
mantra ripetuto a mani giunte. Piangendo.
Non fece in tempo a sporgersi dalla stanza, che
in corridoio si specchiò nello sguardo cristallino di Cody.
-Papà,
non ci sei stato mai. Hai mancato ogni singolo compleanno.
-Ma
ci sono stato sempre! Ho cancellato anche alcune date per esserci
anch'io.
-Non
è vero! E lo sai bene...
Lo odiò per quel ricordo artefatto. Fittizio.
Ebbe quasi l'impulso di colpirlo... poi si diede del grandissimo
idiota e tornò in sé. Tremando.
-Brian, che c'è? Sembra quasi che tu abbia
visto un fantasma.
Farfugliò il ragazzo, assonnato. Chissà
perché aveva smesso di chiamarlo “papi”.
-Cody, non ho niente. Torna a dormire, che son
le sei di mattina.
L'altro annuì, senza specificare di essere
appena rincasato. Non è il caso di farlo arrabbiare. Specie
quando ti fissa in quel modo inquietante, con gli occhi malati da
gatto investito da un'auto, riemergendo da sogni allucinati.
Quell'antico vuoto bruciava. Partiva da un foro
dell'anima e ne inceneriva sempre di più i contorni, fino ad
espandersi. Quegli strappi incolmabili.
Brian aveva smesso da così tanto tempo, che
persino con se stesso aveva il terrore di ammettere di avere un
impellente bisogno di qualche droga.