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Autore: Martymoli    13/12/2013    6 recensioni
E poi più niente. Buio totale.
Un altro copi di cannone.
Genere: Azione, Drammatico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Harry Styles, Louis Tomlinson
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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COLPO DI CANNONE
"Louis!" Urlò il riccio nell'orecchio del suo ragazzo riuscendo finalmente a farlo svegliare. "Perché sei già qui?" Chiese il più grande stiracchiandosi e sbadigliando. "Pigrone,sono le undici e mezza e tra un'ora c'è la mietitura! Se non ti alzi subito dal letto ti butto giù io". Louis mugugnò qualcosa e allora Harry disse sta volta con tono apprensivo e preoccupato  "o preferisci che lo facciano i pacificatori come l'anno scorso?" Louis balzò dal letto facendo cadere a terra Harry che si era seduto accanto a lui.
Si,gli Hunger Games esistevano ancora. Erano anche più terribili di prima,se possibile.
Dopo la tentata ribellione da parte di Katniss Everdeen,che poi fu ammazzata,i distretti erano stati ulteriormente puniti:quattro tributi a distretto e non ci si poteva più offrire volontari al posto di qualcun altro,quindi bisognava offrirsi prima che iniziassero a sorteggiare i tributi.
Se capitava che qualcuno non era in piazza alle dodici e mezza precise arrivavano i pacificatori a costringerlo ad uscire con la frusta,l'anno precedente era successo a Louis e Harry aveva provato a proteggerlo,ricevendo anche lui una frustata sonora vicino l'occhio.
Quando Louis uscì dal bagno Harry lo ammirò come ogni volta che lo guardava. "Sei bellissimo" gli disse quasi senza fiato,allora Louis si mise in punta di piedi per arrivare alle labbra di Harry,che amava assaporare.
"Ti amo" si dissero poi contemporaneamente una volta che si staccarono.  Si sorrisero,ma,quando Louis pensò alla mietitura iniziò a piangere e subito Harry lo strinse a se. "Ho paura" disse un numero indeterminato di volte,mentre le braccia del suo ragazzo lo avvolgevano e gli accarezzavano i capelli. 
Harry era il più piccolo tra i due,ma per Louis,che era molto fragile oltre ad essere orfano e completamente solo,era una sorta di roccia a cui poteva sempre aggrapparsi.
Anche Harry era abbastanza fragile,ma non lo faceva vedere quasi mai,eccetto quando aveva il disperato bisogno di piangere,e in quei casi più rari era Louis ad accoglierlo tra le sue braccia e confortarlo. In pratica si completavano a vicenda. 
Louis viveva da solo,perciò Harry trascorreva gran parte del suo tempo a casa sua,a volte dormivano insieme e facevano anche l'amore.
Ovviamente il loro amore doveva essere segreto. Un amore tra due ragazzi era una sorta di novità,e Capitol City odiava le novità. Erano tutti lì,costretti a stare nella loro mentalità chiusa e fredda,ma per i due andava bene anche così. Si baciavano e si dicevano cose dolci a casa o nei boschi,l'importante era che riuscivano a stare insieme.
Erano entrambi indispensabili l'uno per l'altro.
"Siamo i due nuovi innamorati sventurati" disse ironico Harry al suo ragazzo dopo averlo fatto abbastanza calmare e condotto fuori per dirigersi alla mietitura.
"Innamorati lo siamo di certo" rispose Louis "e anche sventurati,quindi perché no?"
Evidentemente con questi discorsi ironici si riferivano a Katniss e Peeta,si,li prendevano in giro,perché nessuno in tutta Panem o Capitol City aveva mai creduto in quella storia,o meglio,quasi nessuno. Ci credeva solo Peeta.
Quando giunsero al luogo dove dopo mezz'ora sarebbero stati estratti i tributi,videro che c'era già moltissima gente. Louis iniziò ad avere di nuovo paura. Tremava come una foglia e Harry,sebbene fossero in un luogo pubblico,gli strinse forte la mano,tanto nessuno ci avrebbe fatto caso,erano tutti preoccupati. I ragazzi per loro stessi e gli adulti per i loro figli o per i loro nipoti.
"Ti amo" mimò Harry con le labbra e Louis sorrise leggermente tranquillizzandosi. 
Alle dodici e mezza precise arrivò la solita Effie Trinket,con il suo abituale discorso senza senso sul motivo della "celebrazione" che di celebre non aveva proprio niente degli Hunger Games e del perché i tributi erano aumentati.
Poi si avvicinò ai contenitori pieni di bigliettini e dopo aver come al solito detto "prima le signore"affondò la mano tra i biglietti con i nomi femminili. Le due ragazze estratte furono una certa Anne Hildrig e Janet Grimm. La prima si guardava intorno spaesata con la bocca spalancata,faceva quasi ridere,mentre l'altra era seria e determinata,o almeno sembrava,magari voleva farsela sotto.
Poi Effie,senza neanche degnare di una parola le due ragazze,si avvicinò al contenitore con i nomi dei ragazzi del distretto. Louis iniziò di nuovo a tremare e subito Harry gli prese la mano. Effie aprì il primo biglietto e pronunciò ad alta voce "Harry Styles". Louis si sentì mancare la terra sotto i piedi. No,non poteva essere possibile. Visto che Harry non si muoveva,i pacificatori andarono da lui. Non si riusciva a muovere,guardava Louis che piangeva e gli sussurrava "no,non è possibile..." Quando lo presero Harry si girò e mimò con le labbra un "addio" al suo ragazzo,il quale si sentiva le gambe tremare e il cuore martellare nel petto. Si guardarono da lontano,entrambi con gli occhi lucidi e il cuore in frantumi.
Il secondo biglietto non fu preso dalle mani di Effie,ma dalle mani del destino. Infatti su questo c'era scritto il nome "Louis Tomlinson".
Entrambi i due innamorati spalancarono gli occhi appena fu estratto Louis,il quale camminò lentamente verso il palco e si mise accanto ad Harry,il quale lo guardò con apprensione,infatti aveva meno possibilità di vincere di lui.
Harry era forte,con vari calci e pugni sferrati bene poteva anche uccidere qualcuno,ma Louis? Lui era solo veloce e si sapeva arrampicare molto in alto,nient'altro. "È spacciato" pensò Harry asciugandosi una lacrima.
Prima della partenza tutti i tributi avevano un'oretta per prepararsi o fare ciò che volevano loro.
Harry e Louis corsero a casa di Harry,dove furono abbracciati entrambi dai suoi genitori e da sua sorella Gemma.  "Fate entrambi il possibile,mi raccomando"disse un numero indeterminato di volte la madre di Harry,ed entrambi annuivano,ma erano molto combattuti,soprattutto Louis. 
Se lo sentiva che il suo nome sarebbe stato pronunciato dalle labbra colorate di viola di Effie,e così fu.
L'ora passò molto velocemente ed entrambi furono condotti al treno.
Niente mentori ora,niente interviste o sfilate per i tributi. Nell'arena potevano avere qualche aiuto,ma erano casi molto rari.
Prima degli Hunger Games avevano solo un giorno di preparazione durante il quale i tributi parlavano tra di loro,magari per stringere qualche alleanza,ma Harry e Louis stettero lontano da tutti gli altri tributi,erano in disparte a mangiarsi con gli occhi a vicenda.
"Voglio baciarti"disse ad un certo punto al suo ragazzo,il quale lo prese per mano e lo condusse in una specie di sgabuzzino dove si baciarono con una passione forse mai avuta. Quel bacio era una specie di addio.
Il giorno dopo di mattina tutti i tributi furono condotti all'arena,come quasi sempre una foresta. "Sai che ti amo,Harry? Vero che lo sai?" Chiese Louis piangendo circa due minuti prima di entrare nei tubi. "Si,lo so. Anche io ti amo,sappilo". Si baciarono non curandosi che qualcuno avrebbe potuto vederli.
Si guardarono di nuovo un'ultima volta prima di entrare nei tubi.
"Felici Hunger Games,e che possa la fortuna essere sempre a vostro favore" disse la voce di qualche stratega due secondi prima che finisse il conto alla rovescia prima di poter iniziare a combattere.
Harry appena scese dal piedistallo cercò con lo sguardo subito Louis,il quale però si era già dileguato chissà dove e allora iniziò a correre anche lui,visto che c'era un tizio che sembrava seriamente intenzionato ad ucciderlo.
Corse e si arrampicò su uno dei rami più bassi di un albero,abbastanza lontano da tutti. Ogni colpo di cannone,che segnava un morto,faceva venire un colpo al cuore ad entrambi.
Il primo giorno passò abbastanza lentamente,visto che entrambi lo passarono stesi sul ramo di un albero. Harry riuscì a trovare qualcosa da mangiare,Louis nemmeno ci provò,restò tutto il giorno lì,a tremare come una foglia sperando che Harry stesse bene. Scese solo una volta per bere e subito risalì.
La sera su uno schermo apparirono i volti e i nomi dei caduti,11 in tutto,e sia Harry che Louis tirarono un sospiro di sollievo non vedendo la persona amata sullo schermo. 
Il giorno dopo Harry decise di fare un giorno di perlustrazione,quando ad un certo punto vide qualcosa che gli bloccò il cuore. Louis era a terra,c'era qualcuno che lo stava massacrando. Harry non aveva mai preso un arco in mano in vita sua,ma quando ne trovò uno a terra proprio mentre qualcuno stava facendo del male al suo Louis,lo prese e fece centro. Un colpo di cannone.
Louis alzò lentamente la testa e sorrise leggermente vedendo Harry,il quale subito lo prese in braccio e lo portò in una grotta. "Non avresti dovuto..." Mormorò il più grande che fu subito zittito da Harry,il quale subito esaminò le ferite che aveva,alcune erano decisamente profonde. Senza rendersi conto del fatto che tutti probabilmente gli stavano guardando,si baciarono.
Le loro braccia di posarono le une sulle altre quasi contemporaneamente e le loro lingue iniziarono a danzare insieme. Mentre compivano questo atto quasi folle, accadde una cosa non aspettata. Un aiuto. Arrivò dal cielo un contenitore con un riduttore di cicatrici,che Harry applicò delicatamente sulla pelle del suo ragazzo.
I giorni seguenti furono molto duri. Louis non migliorava e come se non bastasse si era ammalato gravemente. Harry non voleva crederci,non voleva credere che il suo amore se ne stava andando. 
Lui non si allontanava mai dalla grotta e procurava cibo e acqua solo nelle vicinanze più strette,ma non era più abbastanza. Gli aiuti non arrivavano e non voleva lasciare Louis solo. "Harry,ti prego,si tratta solo di un paio di minuti,no?" Disse con insistenza Louis,per spingerlo a cercare qualcosa da mangiare un po' più lontano. "Non ti lascio solo". "Harry,ti prego,ho tanta fame..."
Allora Harry,vedendo Louis stremato dalla fame cedette e si allontanò un po'. Trovò qualcosa da mangiare,mentre tornava sentì un colpo di cannone. Si mise a correre,quando vide il cadavere di un ragazzo a terra. Ok,Louis non era morto,ma si sentiva agitato. 
Corse nella grotta e vide ciò che non avrebbe mai voluto vedere. Louis aveva un coltello molto spesso e appuntito vicino al cuore. "Louis!" Urlò Harry sollevando leggermente il corpo del suo amore. 
"Tutto ciò è una vergogna"dissero degli spettatori vedendo ciò che stava succedendo. "Perché continuare questo massacro? Perché uccidere ragazzi come loro?"
Erano tutti contro gli Hunger Games,ora. "Non ci sara un vincitore. Dobbiamo tirarli fuori da lì!"
Ormai,però,per i morti non potevano fare nulla,e prima volevano vedere come finiva con quei due ragazzi che stavano commuovendo tutti.
Tornando a loro,Harry subito prese il riduttore di cicatrici,ma Louis con lo sguardo gli fece capire che era tutto inutile,allora Harry iniziò a piangere disperatamente abbracciando Louis,il quale diceva di non piangere,ma ovviamente era tutto inutile. Harry non gli chiese chi gli avesse messo il pugnale nel petto,non pensava alla vendetta,solo al fatto che l'amore della sua vita se ne stava per andare per sempre."Ti amo Louis,ti amo tanto,tantissimo!" "Anche io,Harry... Addio". Queste furono le ultime parole di Louis che chiuse lentamente gli occhi. Un colpo di cannone. "Louis!" Urlò Harry con tutto il fiato che aveva e pianse come non aveva pianto mai.
Louis per Harry era tutto,era convinto che fosse la persona migliore esistente,e forse era davvero così. 
Pianse mentre lo accarezzava lentamente e pensava a tutti i meravigliosi momenti passati insieme.
"E ora cosa fa?" Chiese incredulo uno degli spettatori.
Harry uscì dalla grotta,ormai non piangeva quasi più,e si guardò intorno,sorridendo leggermente appena vide ciò che cercava. Morsi della notte. Bacche velenosissime che causavano morte istantanea. Entrò nella grotta,e si stese accanto il suo Louis. "Sto vedendo da te,amore,non ti lascio solo" disse Harry felice di ciò. Chiuse gli occhi e ingoiò le bacche. E poi più niente,buio totale.
Un altro colpo di cannone.
  
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