14/12/2013
5 recensioniC A P I T O L O U n i c o
“ Tutto quello che conoscevano dei draghi, era sbagliato.
Chi lo avrebbe mai detto „
── In così breve tempo era riuscito a ribaltare la sua vita in una positività che mai si sarebbe aspettato. Se non fosse stato per lui, per anni ancora, si sarebbe ripetuto lo stesso errore di sempre, quello che ogni volta faceva perdere qualcosa ad entrambe le parti.
Tutto quello che conoscevano dei draghi, era sbagliato. Chi lo avrebbe mai detto.
Era pronto a sparare al primo movimento sospetto che avrebbe sentito, in quella notte buia e agitata, esattamente come ricordava, e mentre con i denti torturava nervosamente il labbro inferiore e le lacrime gli continuavano a scendere dagli occhi, cercava di essere forte difronte a quella realtà che non riusciva ad accettare.
Sembrava tutto così vero, fino a quella mattina, finché dal suo letto non aprì gli occhi e vide suo padre in preda alla commozione per il suo risveglio.
L'ultimo ricordo che aveva riguardava la dettagliata battaglia contro Morte Rossa, ma ciò che era realmente accaduto era stato semplicemente un'incidente durante il suo percorso, quella notte di tre giorni fa, nel mentre che trasportava l'arma anti–drago che aveva costruito e che era convinto gli avesse regalato tutto quel magnifico susseguirsi, tutto quel meraviglioso viaggio che era sicuro di aver vissuto realmente – ma che in realtà era il solo frutto del breve coma nel quale non riusciva a credere di essere caduto.
Niente era reale, niente era successo, ed era inaccettabile e assurdo che avesse perso tutto senza averlo mai davvero conquistato. Astrid, come sempre, non lo avrebbe mai guardato, nessuno lo avrebbe guardato, e Sdentato... Sdentato non c'era, Sdentato non esisteva, e a stento ricordava quale fosse la forma con cui lo aveva immaginato in quel suo sogno dannatamente realistico – che ora malediceva per essere durato troppo e per averlo caricato delle stesse aspettative che gli aveva strappato via al suo risveglio – ma forse, alla fine, malediceva solo se stesso per non essersi accorto da solo che quella che stava vivendo era un’effimera fantasia e non la realtà.
Eppure, adesso, il suo macchinario era lì, con lui ancora davanti, posizionato nello stesso punto in cui aveva sognato tutto fosse partito – e ora avrebbe tentato, davvero.
Forse non sarebbe andata come lui sperava, forse non avrebbe migliorato niente, forse avrebbe solo peggiorato le cose, ma non poteva credere che tutto ciò lo aveva fatto sentire finalmente con un posto nel mondo, tutto ciò che aveva vissuto, ora non esistesse più.
F I N E 
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N O T E
A U T R I C E
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Questa storia l'avevo già postata parecchio tempo fa, ma per un motivo e per un altro decisi di eliminarla, lasciando che esistesse solo nel mio computer. Oggi, invece, nuovamente malata – e a letto con i più svariati sintomi che non riesco a gestire. Molto bene – ho deciso che sono pronta a ricondividerla pubblicamente! E' piuttosto angst ma quanto da me scritto è stata una delle prime cose a cui ho pensato non appena finii di vedere questo meraviglioso film d'animazione. Ma se davvero fosse stato tutto un sogno, come avrebbe reagito Hic? E' terribilmente angosciante come prospettiva ed infatti penso proprio che non scriverò più nient'altro del genere o potrei iniziare a deprimermi. x°
Non avendo particolari appunti da fare, dunque, vi saluterò! con la speranza che anche questa mia piccola – e drammatica – fanfiction sia stata almeno un pizzico di vostro gradimento!
© a u t u m n