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Autore: ShakespeareInLove    17/12/2013    26 recensioni
MOMENTANEAMENTE SOSPESA per motivi personali.
“Horan, eh?” Chiese in un tono che non riuscii a decifrare, piegando leggermente la testa di lato e fissandomi.
Le luci si erano abbassate e non riuscivo a vederlo bene, ma lo riconobbi comunque.
Harry.
“Sarà lui il tuo Romeo?” Aggiunse raddrizzando la testa per poi portarsi un bicchiere alle labbra e voltarsi, ma non prima di aver aggiunto: “Sogni d’oro Abigail.”
Lo guardai mentre si allontanava e quando uscì dal mio campo visivo, il mio cuore tornò a battere regolarmente.
Non potevo essere più confusa di così.
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Romeo & Juliet

“Shakespeare nacque nel 1564 a Stratford on Avon, nei pressi di Londra. Già nel 1592 era conosciuto come autore di teatro e nel..”

Shakespeare era sempre stato il mio autore preferito.
Non so perché, forse per il suo modo di vedere l’amore come una malattia ma allo stesso tempo come una medicina per curare quello stesso male. Forse per le parole, con cui riusciva ad esprimere ciò che io riuscivo solo a pensare. O forse perché credeva davvero in ciò che scriveva. La sua era una vera e propria vocazione e io lo stimavo molto per ogni singola parola che aveva scritto, non preoccupandosi del giudizio degli altri o di ciò che a quei tempi era considerato giusto o sbagliato.

Mi sarebbe davvero piaciuto, un giorno, scrivere qualcosa come-

“..per questo motivo ho pensato che un progetto su Shakespeare avrebbe aiutato molti di voi a crescere, sia a livello morale che a livello pratico diciamo.”

La voce della Miller mi risvegliò dai miei pensieri, attirando la mia attenzione.

“So che ormai siete grandi, le superiori sono finite e magari non è una vostra priorità impegnare il vostro tempo libero in un progetto come questo, ma io ritengo che vi potrebbe essere di grande aiuto.. quindi ecco cosa faremo..

“Vi dividerò in coppie, e ad ogni coppia assegnerò un’opera in particolare di Shakespeare. Dovrete poi leggerla, analizzarla e trovarne i punti che più vi piacciono per poi commentarli tra di voi. Non sarà niente di troppo complicato perché non c’è una risposta giusta o sbagliata, ognuno la pensa a modo suo. L’unica cosa che vi chiedo è che alla fine mi portiate una relazione scritta dei vostri pensieri.”

Sorrisi tra me e me, potrebbe sembrare strano, ma quel progetto mi sembrò una fantastica idea: molto creativa e interessante.

“Per quanto riguarda le coppie, dato che non vi conosco ancora molto bene, ho deciso di comporle in maniera puramente casuale e, cosa più importante, voglio che sappiate che le coppie sono fisse e tali dovranno rimanere.”

Mi morsi il labbro facendo scorrere lo sguardo attraverso tutta la classe. Non conoscevo assolutamente nessuno.

Stavo per tornare a concentrare la mia attenzione sulla Miller quando qualcosa, o meglio qualcuno, attirò la mia attenzione.

Aveva la testa appoggiata al muro che aveva di fianco a se e gli occhi chiusi. Non sapevo chi fosse, o meglio, lo vedevo tutti i giorni al corso di Letteratura Inglese ma non sapevo nulla di lui, nemmeno  il suo nome.

Era moro e riccio, aveva le spalle larghe e un fisico slanciato. Indossava quasi sempre magliette a mezze maniche, nonostante la bassa temperatura, che lasciavano intravedere i suoi numerosi tatuaggi sparsi su entrambe le braccia. Era molto silenzioso, anzi, per la verità non l’ avevo mai neanche sentito parlare.

 Aveva labbra sottili, denti bianchissimi e occhi.. per qualche assurda ragione non riuscii a ricordare di che colore fossero i suoi occhi; forse perché non mi era mai capitato di prestarci molta attenzione.

Non era assolutamente il mio tipo.

Troppo bello, sicuramente troppo popolare, troppo intelligente o anche solo troppo maturo per una come me che di troppo aveva solo l’essere una nullità.

Come se si fosse sentito osservato aprì gli occhi e io mi ritrovai a dovermi voltare bruscamente verso la Miller arrossendo e maledicendomi mentalmente per essermi fatta beccare mentre lo fissavo.

“Ora leggerò le coppie, quindi prestate molta attenzione e quando sentite il vostro nome venite qui, che vi darò il titolo dell’opera che ho scelto per voi.

“Mandy Hale e Nick Cooper”

Due ragazzi si alzarono sorridendosi l’un l’altra e lanciandosi occhiate complici mentre si dirigevano verso la Miller per ritirare il loro fascicolo. Molto probabilmente già si conoscevano.

“Lucy Nash e Safaa Malik”

Due ragazze si alzarono stavolta, entrambe si sorrisero una più imbarazzata, l’altra decisamente meno, per poi raggiungere la cattedra, prendere i fogli e tornare al loro posto. Una di loro era bionda, alta e decisamente troppo poco vestita per una lezione universitaria, l’altra invece era mora, occhi grandi e color cioccolato e pelle ambrata, trasmetteva tranquillità e simpatia.

“Harry Styles e Abigail West”

Non appena sentii pronunciare il mio nome mi alzai e ancora sovrappensiero raggiunsi la Miller facendomi dare il fascicolo. Mi voltai per tornare al mio posto quando andai a sbattere contro qualcuno. Alzai lo sguardo confusa.

Verde acqua.

Ecco di che colore erano i suoi occhi, verde acqua. Gli sorrisi timidamente per poi sussurrare un flebile ‘scusa’  e sgattaiolare al mio posto, dove sprofondai sulla sedia immersa nei miei tanti, forse troppi pensieri.

Avrei dovuto lavorare con lui. Avrei dovuto lavorare ad un progetto scolastico con un ragazzo. Avrei dovuto lavorare ad un progetto su Shakespeare con il ragazzo dagli occhi verde acqua.

Non sapevo se considerarlo un sogno o un incubo.

Abbassai lo sguardo sui fogli che tenevo in mano sentendomi il suo sguardo insistente addosso.

Romeo e Giulietta

Fantastico, la mia opera preferita. Amore, puro e semplice amore.

“Mi raccomando ragazzi, vi consiglio di svolgere al meglio questo progetto perché sarà parte della valutazione di fine trimestre e-”

Non riuscì a finire la frase che la campanella suonò, segnando la fine di quella lezione.

“Niente dai, allora ci vediamo martedì ragazzi. Buon fine settimana”

Ci augurò la Miller prima di prendere la sua borsa e uscire dall’aula.

Chiusi per un istante gli occhi, ancora seduta al mio banco, ascoltando mentre tutto il resto della classe se ne andava. Non seppi mai il perché, ma già allora sentivo che c’era qualcosa di sbagliato nell’aria.

Quando ci fu nuovamente silenzio riaprii gli occhi per poi trasalire trovandone due a solo mezzo metro dai miei che mi fissavano.

“Non volevo disturbarti, sembravi molto concentrata quindi ho aspettato qui.”

Era la prima volta che lo sentivo parlare e giurai a me stessa di non aver mai sentito una voce tanto roca e profonda ma allo stesso tempo dolce e melodiosa. Mi ritrovai a fissare le sue labbra muoversi, senza però percepire alcun suono. Vidi formarsi sul suo volto un sorrisetto divertito quindi scossi la testa tornando alla realtà.

“Come scusa?” chiesi ingenuamente, pregando di riuscire a capire ciò che avrebbe detto, almeno questa volta.

“Dicevo che dovremmo scegliere un giorno per trovarci e cercare di capire da dove dovremmo cominciare con questo progetto” disse tranquillo infondendomi inconsapevolmente calore.

“Oh si, certo. Quando preferisci tu, per me non ci sono problemi.” Dissi cercando di sembrare tranquilla, anche se dentro di me non lo ero affatto.

“Facciamo che ti do il mio numero di telefono così ci mettiamo d’accordo per messaggio, ve bene?” annuii prendendo il mio telefono dalla tasca e passandoglielo, lui fece lo stesso con me.

Lo osservai mentre digitava concentrato e notai le sue grandi mani. Avevo una terribile passione per i ragazzi con le belle mani. Cercai di non imbambolarmi nuovamente e salvai il mio numero sul suo telefono, sotto il nome di Abigail. Poi glielo ridiedi.

“Bene, allora ci sentiamo.. ehm”

“Abigail.” Lo aiutai sentendo una leggera fitta allo stomaco. Non si ricordava nemmeno il mio nome.

Annuì e si alzò per poi voltarsi e dirigersi verso l’uscita dell’aula.

“Si, ci sentiamo Harry.”

Sussurrai così piano da faticare io stessa a sentire ciò che avevo detto.

Sbuffai e misi tutto il materiale in borsa, per poi incamminarmi verso l’uscita della scuola. Presi il telefono, lo sbloccai e feci scorrere tutta la rubrica, trovando poi il suo nome.

Si era salvato semplicemente come ‘Harry’, ma io lo cambiai in ‘Verde acqua’.

I suoi occhi mi avevano decisamente scombussolata.

Harry Styles

 

Abigail West


Nando's Space

Ciao ancora a tutti quanti. Questo è il primo capitolo ufficiale, che ne pensate? Mi farebbe davvero molto piacere sapere la vostra opinione, perchè ci tengo davvero molto a questa storia.

Bene, direi alla prossima allora :)

 

   
 
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