X-men (film), 'Ed il Re Bianco cadde.' di DanielaRegnard su EFP Fanfiction

Ed il Re Bianco cadde.

Era seduto, Erik Lehnsherr.
Seduto di fronte ad una tastiera.
Fissava le pedine, posizionate con rigoroso ordine, tecnica, sul tavolo, come rapito. Come se niente del mondo esterno gli importasse; la sua attenzione era concentrata totalmente sul gioco.
I pezzi degli scacchi erano sistemati con immensa strategia, sembrava che la partita in corso stesse per decidere le sorti di qualcosa di molto piů grande dei due uomini che la stavano giocando.
Il mondo? Forse. Il destino di una razza, di persone innocenti e non-, sicuramente.
Partita che avevano iniziato loro due, per uno scherzo del destino, del Fato.
Un gioco mortale che, nel giro di qualche frase, li aveva messi luno contro laltro, senza che nessuno dei due chiedesse il perché.
Semplicemente, era successo. Forse entrambi sapevano che sarebbe accaduto, prima o poi.
Si scambiavano sguardi consapevoli, mentre Erik si rendeva conto dei suoi veri desideri.
Sguardi colpevoli, sguardi dispiaciuti, mascherati da espressioni di ira e stupore fasulle.

Era seduto, Erik, seduto di fronte ad una scacchiera.
Ma č giŕ da un po che ti fai chiamare Magneto, esatto?
E giŕ da un po che hai abbandonato gli ideali di pace che inseguivi con quel tuo amico. Il nome lo ricordi bene, ricordi tutto, sei solo troppo orgoglioso per ammettere che quel periodo, quei ricordi, sono segretamente e gelosamente custoditi nella tua mente, catalogati come le migliori memorie.
Giorni felici, si, che non torneranno mai.
Non torneranno, perché siete nemici; perché tu lhai voluto, perché tu sei stato troppo orgoglioso per mettere da parte i suoi ideali per le persone a te care.
Perché sono le esperienze a creare gli uomini, non i legami.
Perché, lhai sempre pensato, Charles Xavier č rimasto un bambino. Perché, non glielhai mai detto, le sue idee di amore e convivenza pacifica non potranno mai funzionare in un mondo dominato dallodio e dalla paura come la Terra.
E nel momento in cui hai acquistato la consapevolezza di te stesso e di quello che sei, hai deciso di inseguire ciň che per te era giusto, abbandonando un gruppo di ragazzini che giocano a fare gli eroi.
E li hai lasciati.
Hai lasciato lui.

ŤPrendi i bianchi, Charles.ť

Poi il re bianco cadde.
Cadde a causa della spinta dellindice di Erik.
Uno dei due Re era caduto, comč giusto che accada in una partita a scacchi. Una parte perde, laltra vince.
Erik, hai vinto. Perché non gioisci?
Lhai sconfitto, ora č caduto, definitivamente; sepolto dalle rovine del suo sogno.
Sepolto dalle rovine del sogno che avevano creato insieme.

Erik stette a guardare quella pedina per terra per qualche attimo, in silenzio, poi si alzň; perché aveva vinto, perché aveva ottenuto ciň che voleva. Perché continuare una partita senza un Re da sconfiggere non aveva senso.
Non ha senso, si tratta davvero di questo?

ŤSenza di te, non č piů la stessa cosa.ť

ŤPrendi i bianchi, Charles.ť Erik gli porse il Re Bianco.
ŤChe gentile! Sei cosě sicuro di poter vincere?ť
ŤChissŕ..ť rispose, vago, il piů grande.
ŤNon sarň delicato solo perché muovo per primo.ť rise beffardo Charles, iniziando a sistemare le pedine sulla scacchiera.
ŤNon ti ho mai chiesto di esserlo.ť e sorrise, Erik, a sua volta, come per sfidarlo.

Angolino dell'Autrice-

...Okay, ripeto che č la mia prima volta in questo fandom, quindi non uccidetemi.
La battuta finale di Erik č a libera interpretazione del lettore, mentre la parte alla fine, in corsivo,richiama ad una partita a scacchi passata.
Non so com'č nata questa storia, sinceramente, spero solo che vi sia piaciuta.

Fatemi sapere, anche perchč vorrei provare a scrivere ancora in questa sezione!~