Film > Le 5 Leggende
Ricorda la storia  |      
Autore: Gio_Snower    19/12/2013    2 recensioni
La vita di Jack Frost prima di morire...com'era?
300 anni indietro nel tempo, in un villaggio fra le montagne.
Una famiglia, calore, divertimento.
Cosa gli è stato tolto e perché gli è stato donato quel che gli è stato donato?
Genere: Fluff, Sentimentale, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Jack Frost
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

La vita del “prima”

Prima che l’orologio suonasse
 


Era il 1700 D.C. e la famiglia Frost viveva in un paesino tra le Ande.
La famiglia era composta dal padre, un boscaiolo, la madre, una donna robusta e vivace, e i due figli: il primogenito, Jack Frost, di appena sedici anni e la secondo genita di circa nove anni.
Jack Frost era davvero amato nel villaggio e tutti i bambini lo consideravano una specie di buffo e premuroso fratellone, ma solo Pippa, sua sorella, si poteva arrogare il diritto di chiamarlo “fratellone”; e con questo pensiero andava sempre alla ricerca dell’amato fratello come un cucciolo ricerca la madre.
Jack lavorava nel piccolo negozio di un artigiano ed intagliò un bastone con le sue stesse mani per quando s’addentrava fra le foreste delle montagne.
– Jack! Jack – urlò Pippa.
Jack si girò con un sorriso sul volto e si preparò ad accogliere fra le braccia la piccola figura della sorellina.
Pippa gli si gettò fra le braccia con un sonoro – tonf – ed iniziò a ridacchiare tutta contenta mentre il suo fratellone l’abbracciava stretta.
Pippa amava stare con il suo fratellone.
Sentì le ragazze coetanee di Jack ridacchiare.
Pippa sapeva che suo fratello era popolare, ma fino a che non avesse avuto l’età da matrimonio – e finché lei non avesse approvato la sposa – non si sarebbe sposato e sarebbe stato il suo amato fratellone.
Pippa sperava che Jack non si sposasse mai, così che lui potesse rimanere per sempre il suo adorato fratellone.
Così che non la lasciasse mai.
– Andiamo a casa, Pippa? Si sta facendo buio. – gli disse Jack con un sorriso. I denti bianchi e curati brillavano nel vicino vespro che ricopriva il cielo.
Pippa annuì e mise la sua piccola mano guantata in quella grande e calorosa del fratello e si avviò insieme a lui verso la loro casa.
Una donna dai lunghi capelli color del cioccolato ed occhi nocciola li aspettava sulla porta.
Li vide e sorrise. – Jack, Pippa, vi aspettavo. – disse.
Pippa lasciò la mano del fratello e corse incontro alla donna.
Mamma! Mamma! – strepitò felice andandole incontro.
La madre si abbassò e l’abbracciò in un caldo e gentile abbraccio materno, come a proteggerla dal mondo intero.
Scusa per il ritardo, mamma. – abbozzò Jack.
Non hai scuse, signorino. Mi sono preoccupata. – disse severa la donna.
Jack sorrise birichino vedendo la madre sorridere anche mentre lo rimproverava.
Mi spiace, mi farò perdonare. – disse baciandole una guancia.
Cosa c’è per cena? – chiese poi sentendo una leggera fame.
Tacchino. – sorrise rispondendo la madre. – Ma ora entrate, va bene? – e si scostò dalla porta.
La casa dei Frost non era né piccola, né grande.
C’era spazio per tutti ed era sempre calorosa ed accogliente.
Il padre ritornò dal bosco un po’ più tardi.
Rientrò e si scrollò la leggera neve che gl’era caduta sui pesanti vestiti di pelle d’animale.
Papaaaaaà! – Pippa si gettò fra le braccia del genitore che l’abbraccio con un gran sorriso e poi ruggì. – Sono un orsooooo! – urlò il padre con voce cavernosa e Pippa fuggì ridendo.
Il padre si avvicinò al figlio ed appoggiò una mano sulla sua spalla.
In quel gesto si vedeva tutto l’orgoglio che il padre provava per lui.
Jack sorrise. – Bentornato, papà. Com’è andata? – gli chiese.
Bene. Abbiamo abbattuto circa dieci alberi. – il padre boscaiolo lavorava con altri due uomini del villaggio.
Ti è andata alla grande, insomma. – commentò Jack.
Bentornato, tesoro. – lo accolse la moglie, baciandolo sulla guancia.
Il padre strinse la madre con un braccio e la baciò appassionatamente.
Papà! Mamma! Pippa è qui! – protestò Jack sorridendo.
Sì, scusa Jack, scusa Pippa. – rispose il padre con una finta espressione mesta.
Jack rise.
Di cosa devo scusarti, Papà? – chiese Pippa che si stropicciava i grandi occhioni marroni.
All’improvviso si sentiva stanca.
Vieni, Pippa. Ti porto a letto. – disse suo fratello prendendola in braccio.
Pippa si accoccolò sul torace di Jack e lo strinse chiudendo gli occhi e sorridendo dolcemente.
 
Jack… – chiese Pippa con la sua vocetta petulante. – Sì, sorellina? – il sorriso di Jack preso in controluce dal chiarore lunare era dolce ed affettuoso. 
Ti voglio tanto bene…– mormorò la piccina.
Anch’io te ne voglio. – rispose Jack.
Domani… – sospirò Pippa, quasi addormentata. Le palpebre erano quasi chiuse del tutto. – Ci divertiremo, te lo assicuro. – la rassicurò Jack.
La bimba sospirò di felicità e s’addormentò.
 
 
Il ghiaccio si stava screpolando.
Le crepature disegnavano una ragnatela bianca sul ghiaccio sottile.
Fratellone… – mormorò Pippa spaventata.
Stai tranquilla. Andrà tutto bene. Ci divertiremo…
Giochiamo come sempre, va bene? – la rassicurò Jack.
Il suo sorriso era debole.
Pippa annuì mentre il panico che prima l’attanagliava ora la lasciava.
Si fidò di suo fratello che riuscì a salvarla, ma il ghiaccio si spaccò sotto di lui. Inghiottendolo.
Fratellone! – urlò Pippa mentre il ghiaccio si prendeva per sempre suo fratello.
Fu l’ultima volta che videro Jack Frost.
L’amato ragazzo era morto, inghiottito dal ghiaccio e rubato alla sua famiglia.
Così l’ora era arrivata ed un orologio era suonato per l’ultima volta: decretando la fine di una vita.

 
 
   
 
Leggi le 2 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Film > Le 5 Leggende / Vai alla pagina dell'autore: Gio_Snower