L’attesa logora l’anima, il
cuore e la
mente, ancora di più se si aspetta invano la persona amata.
Copiose lacrime rigano le mie
guance per andare a morire in bocca, il gusto salato brucia la mia gola, dalla
quale escono parole strozzate “Dove sei Shinici? Ho
bisogno di te!”
Sento che qualcuno afferra e tira la mia maglietta, guardo verso in basso, non mi
stupisco che sia il piccolo Conan. Mi guarda serio,
si sfila gli occhiali ed esclama “Sono qui Ran!”
Gli sorrido e gli accarezzo
il volto “Magari fossi tu Shinici” Gli stampo un tenero bacio sulla
guancia.