A Laura

Grazie per questi due anni bellissimi

La sera era ormai calata su Curiopoli, il cielo copriva la città come un infinito telo di velluto blu scuro e le luci vivaci dei lampioni e delle case illuminavano il paesaggio.

Vera era distesa sul divano, riscaldata dai vestiti (un pigiama morbidissimo e un maglione di lana) e da una tazza di cioccolata calda, che sorseggiava poco alla volta.

Appoggiò i piedi sul tavolino davanti a sé e girò lo sguardo dal balcone, che mostrava i grattacieli della città, a un comodino posto di fianco al divano, su cui giaceva un'altra tazza fumante.

Non amava molto passare i giorni freddi da sola, voleva avere sempre qualcuno con cui condividere le sue sensazioni, ma la persona con cui condivideva sentimenti e vita non era ancora tornata a casa.

Un tintinnio di chiavi squarciò la quiete che si era creata, Lucinda era tornata dalle sue compere, accompagnata dal suo piccolo Piplup che corse subito sul divano a sdraiare.

«Plu-plup…» sbuffò il Pokémon, consumato dalla stanchezza.

Vera si alzò goffamente per accoglierli.

«Ho preparato le cioccolate, la tua dovrebbe essere ancora calda» Disse.

«Oh, grazie mille!» la ringraziò Lucinda, sorridente. Appoggiò il pacchetto che aveva tra le mani sul tavolino e sistemò il giaccone e il berretto sull'appendiabiti vicino alla porta.

«Non sembra che hai fatto molta spesa, cosa hai comprato?» chiese Vera.

Lucinda si voltò, senza smettere di sorridere.

«Dimmi, sai che giorno è oggi?» domandò.

Vera sbatté i grandi occhi azzurri varie volte, poi rispose con la prima cosa pescata fuori dalla sua testa.

«È venerdì… manca un giorno alla nostra gara a tema invernale!» esclamò.

«Anche» rispose Lucinda. «Ma c'è anche una cosa un po' più importante…»

«Ci sono!» strillò Vera. «È l'anniversario della nostra amicizia!»

Lucinda cambiò il suo sorriso, da provocatorio era diventato tenero e amichevole.

«A te l'onore di guardare cosa c'è nel sacchetto!» disse.

La castana corse subito ad aprirlo: dentro c'era una torta al cioccolato dall'aspetto semplice ma invitante e decorata da glassa bianca.

«Wow!» esultò, battendo le mani. «Grazie mille Luc, io però non so come ricambiare il regalo…» sbuffò, un po' sconsolata.

«Sapevo che avresti gioito, comunque non preoccuparti.» disse Lucinda, avvicinandosi all'amica.

«L'importante è che anche quest'anno possa stare accanto a te.»

Abbracciò Vera, di solito lei non si faceva toccare così tanto dagli altri. Ma in quel momento non poté fare a meno di lasciarsi andare all'amicizia e all'affetto della coordinatrice.

«Comunque non mangiarla tutta te» disse Lucinda.

«Fidati» rispose Vera. Le due scoppiarono a ridere fragorosamene.

E tra la neve che lentamente iniziava a scendere e la città illuminata, nessuna delle due ragazze sentì più il freddo.

Note dell'autrice

Beh, questa fanfiction ce l'avevo in mente da molto tempo, e la pubblico ora per un ben preciso motivo.

All'inizio volevo farla un po' più shojo-ai, poi però ho cambiato idea - anche se mi garba questo tipo di pair, eh eh - siccome non era molto il caso.

Non so bene da dove mi è venuta fuori l'idea di Lucinda e Vera che dopo il loro viaggio con Ash decidono di vivere insieme a Curiopoli in un appartamento, ma mi sembrava un'idea carina.

Basta, non ho altro da aggiungere! Spero che la storia vi sia piaciuta

Arrivederci

C. H.