*Autore: Rota
*Titolo: Kongemærket
*Fandom: Axis Powers Hetalia
*Personaggi: Danimarca, OC/Nuovo Personaggio
*Genere: Introspettivo, Generale, Storico
*Avvertimenti: What if...?, Missing Moment, Flash fic
*Rating: Verde
*Parole: 305
*Note autore: Si racconta pure che Cristiano di solito cavalcava per le strade della Danimarca da solo, senza scorta, con intorno a lui due ali di folla. Un giorno, un soldato Tedesco osservò con un ragazzo che trovava strano che il re cavalcasse senza scorta. Il ragazzo replicò: "Tutta la Danimarca è la sua guardia del corpo" (Fonte: http://it.wikipedia.org/wiki/Cristiano_X_di_Danimarca ).
Assumete che il ragazzo in questione sia non altri che Danimarca, la Nazione.
Cosa sia il Kongemærket, lo trovate sempre alla pagina linkata. Buona lettura :)

Lo scalpitio degli zoccoli duri risuona chiaro e udibile, sono come trombe che annunciano un arrivo magnifico – e in tutta Danimarca non c'è cavallo più bianco e più nobile di quello: inconfondibile, come il suo reale cavaliere. L'animale sbuffa e con un movimento del collo sposta la criniera candida dalla propria visuale, ma non sembra affatto disturbato dalla presenza di tutti quegli occhi che lo osservano, lungo la via. Gli ordini dell'uomo che gli siede sulla sella sono stati decisi e perentori, appartenenti a una persona a lungo abituata al peso del comando, e lui non può che trottare avanti, anche di fronte a quella guardia vestita di nero che li guarda mentre passano per il viale. Il colore di quella divisa risalta, di contro a quello informe della moltitudine sparsa, per la durezza del contrasto col resto: Cristiano ha insegnato ai suoi sudditi a non venerare quel simbolo.
Molta gente c'è oltre al militare nazista, e l'acclamazione che accompagna la visione, assieme al fischiare del vento gelido del nord, denota la straordinarietà di un evento che da qualche mese a quella parte pare essere diventato quotidiano, per le vie della capitale.
Il ragazzo biondo sorride, alto e slanciato nel suo cappotto scuro, e distoglie lo sguardo dal proprio sovrano solo quando apostrofato dall'insolente curiosità di chi il danese non lo parla neanche bene.
Chiede di paura, quel tedesco, perché quelli come lui non conoscono altra lingua, e quello stupore, forse genuino forse no, reca tanto disagio in una situazione di celebrazione.
L'altro gli sorride direttamente, e per un attimo incava la testa dentro il collo del soprabito che indossa; qualcosa di rosso brilla alla luce del sole pallido della Scandinavia, assieme alla sua voce, al suo spirito, alla sua anima e al suo orgoglio.
-Tutta la Danimarca è la sua guardia del corpo!