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Autore: telesette    23/12/2013    3 recensioni
La povera Bella non sapeva più cosa fare.
Giorno dopo giorno, struggéndosi miseramente per lui, non poteva far altro che guardarlo e sospirare per la propria inutilità. Mentre Edward persisteva nel suo mutismo e nella sua apparentemente inspiegabile depressione.
Non potendo tuttavia vederlo oltre così, Bella si fece coraggio e provò ad affrontare la questione direttamente con lui...
Genere: Parodia, Satirico, Song-fic | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Edward Cullen, Isabella Swan | Coppie: Bella/Edward
Note: Nonsense | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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Le rimembranze di Edward
( immagini tratte da internet )

 

"Edward fu. Siccome immobile"...
Avrebbe detto il buon vecchio Manzoni, se avesse visto coi propri occhi quanto era triste e pensieroso quel povero pallido tenero ed amorevole Angelo della Notte.
Okay, sciocchezze a parte, Edward Cullen era VERAMENTE depresso.
Da qualche tempo, ormai, il dolce vampiro dagli occhi dorati aveva perso quella gioia e quella serenità che Bella gli aveva donato con tanta fatica.
Non le parlava più.
Non la baciava più.
Non la... ehm no, questo non si può dire, scusate!
Insomma, avete capito: era ridotto che sembrava la sagoma in polistirolo espanso di Robert Pattinson, triste e sconsolato, con la differenza che era possibile abbracciarlo e coccolarlo... per Bella, si capisce!
Purtroppo però, per quanto la dolce fanciulla cercasse di confortarlo, niente sembrava in grado di dissipare la grigia foschìa volta ad opprimere la serenità sul volto dell'amato.

- Béurk - ruttò Edward, accusando appena un lieve fastidio di stomaco.

Che cosa poteva mai essergli accaduto?
Dove mai era finito quel bel figacciòne, in grado di far svenire le fans ad ogni pié sospinto?
La povera Bella non sapeva più cosa fare.
Giorno dopo giorno, struggéndosi miseramente per lui, non poteva far altro che guardarlo e sospirare per la propria inutilità. Mentre Edward persisteva nel suo mutismo e nella sua apparentemente inspiegabile depressione.
Non potendo tuttavia vederlo oltre così, Bella si fece coraggio e provò ad affrontare la questione direttamente con lui.

- Edward - mormorò. - Che c'è che non va, perché non mi dici nulla?
- Scusami - rispose l'altro sottovoce. - E' che mi rattrista pensare che, fuori della nostra storia, anche noi siamo destinati a scomparire... come tutto quanto, del resto!
- Che vuoi dire?
- E' così, Bella - sospirò Edward, voltandosi tristemente a guardarla negli occhi. - Siamo una "moda", una moda passeggera, e la gente tende a dimenticarci con la stessa facilità con cui si dimentica un fazzoletto usato: si dimenticano di noi, del nostro passato, del nostro futuro, di tutto ciò che abbiamo o che avremmo potuto avere...
- Edward, non capisco - mormorò ancora Bella, scuotendo piano la testa, con un debole sorriso. - Io e te ci siamo, voglio dire... Siamo qui, e saremo sempre insieme, no?
- Non nel cuore delle persone - sottolineò lui. - Il giorno che verremo rimpiazzati, per far posto a chissà quante altre cose, non saremo niente di più che un mucchio anonimo di carta stampata: un genere di collocamento, un timbro di biblioteca, e qualche scaffale polveroso a contenerci... questo è quanto, e nessuno può farci niente!

Bella tacque.
Seppure con una certa difficoltà ad accettarlo, sapeva che le parole di Edward dicevano il vero.
Tutti possono leggere, osservare e provare ( forse! ) anche un momentaneo interesse per qualcosa... ma mantenere vivo qualcosa col cuore, nel ricordo delle emozioni e delle pulsioni, non sempre segue il passo con il susseguirsi delle mode e delle novità.
Questo è il triste destino di ogni favola che si ripetti.
Così ricca, appassionante e coinvolgente, finché cavalca il suo tempo; e quando, per un motivo o per un altro, non riesce a giungere fin dentro al cuore... è inutile insistere, semplicemente è finita!
Edward si tolse la giacca, appallottolandola e buttandola via con sprezzo, per poi passarsi una mano sul mento con amarezza.
Bella lo abbracciò istintivamente, con la forza e la sincerità del suo sentimento per lui, allorché il vampiro la abbracciò a sua volta sfiorandole amorevolmente la fronte e i soffici capelli scuri con le labbra. In quell'abbraccio, si poteva addirittura pensare che nulla fosse cambiato... 
Mentre, in realtà, stava cambiando tutto.

- Andiamo - concluse Edward, baciandola in modo appassionato, prima di sollevarla dolcemente sulle spalle. - Torniamo a casa!

***

IL VAMPIRO DELLA VIA GLUCK
parodia di "Il ragazzo della via gluck" - A. Celentano

( intro chitarra )

Questa è la storia
di uno di noi
nato vampiro
per caso in TWILIGHT...

In una casa
fuori città
col dottor Cullen
che lavorava...

Là dove c'era Bella
ora c'è
Edward, si sa
e quella casa
in tanta nebbia, ormai
dove sarà?

( allegretto )

Questo vampiro
della via gluck
sangue voleva
come il caffé
ma un giorno disse:
"vado in città"
per far giustizia
mentre mangiava
io non capisco
amico mio, vigilante
torna in famiglia
che Bella ci sta...

Le troverai
la cosa che non hai
voluto mai
potrai baciarla in casa
senza andar...
giù in ospedale?

"Mio caro autore"
disse
"sono un vampiro"
e in questo fandom
ora lascia il suo cuore
fermo restando
a non capire
è una fortuna
per voi che leggete
a siti nudi
a giocare nei rating
mentre là dentro
Eddie la spara al centro...

Ma verrà Jacob che
sopporterò
ancora qui
e sentirò l'amico lupo che
fischia così:
"wou-wouuu"...

Passano i libri
ma quattro son lunghi
però quel vampiro
ne ha fatta di strada
ma non si scorda
la sua Bella a casa
con le fanfiction
lui può soddisfarla
torna e non trova
il fandom che aveva
che la moda è passata
c'è chi se ne frega...

Là dove c'era Bella
ora c'è
Edward, si sa
e quella casa
in tanta nebbia, ormai
dove sarà?

Eh!
Ahiaahia
eeeh...
non so, non so
perché continuano
a sindacare
le storie
e non lasciano il cuore
non lasciano il cuore...
Non lasciano il cuore!
Non lasciano il cuore!
Eh, nooo
e andiamo avanti così
chissà
come si farà?
Chissà?
Chissà?

***

FINE

   
 
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