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Autore: zellnh    24/12/2013    6 recensioni
"« Sarebbe una cazzata » disse Ambra.
« Grandissima » convenne Cathryn.
« Enorme »
« Sarà il più grosso errore della tua vita » annuì Cathryn.
« Il più enorme! »
« Vai »
« Corro ».
E lo fece. Quella notte corse come non ebbe corso mai nella sua vita. Sentiva che ogni passo che faceva, le donava un piccolo frammento di felicità."
Genere: Comico, Drammatico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Styles, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Buon pomeriggio beli. Today is Tommo's birthday, and I'm going crazy crazy crazy...

Stop.

No sul serio, basta o sbrocco. Ma, mentre il mio idolo invecchia (ç_ç), io mi diverto a scrivere cazzate e a guardare Breaking Dawn. 

Vi lascio, qui Bella e Edward stanno discutendo se bumbare o meno.

 

 

Passò solamente un secondo. E Ambra in un secondo riuscì a pensare a mille cose; a utilizzare le sue doti da pugile su di lui, o la sua esperienza con il kung fu su di lei. A buttarsi disperata in terra e piangere, o fare la melodrammatica e andare in camera con stile.

« Oh, ciao Taylor » disse posando le valigie. Per non tradirsi andò a riempirsi un bicchiere d’acqua.

Tremando, aprì il frigo e prese la bottiglia. Versò l’acqua, si stampò un sorrisone in faccia, e si voltò.

« Manco un paio di giorni e guarda quanti cambiamenti! » fece, disinvolta.

Ringraziò il cielo che la sua voce fosse come sempre.

Chanel piegò la testa da un lato, e Cathryn diede un colpetto a Liam, che fece spallucce.

« A cosa dobbiamo questa visita? » chiese Ambra.

« La casa che ho comprato qui è in via di ristrutturazione » spiegò Taylor con una risatina, « e il mio cucciolotto è stato così gentile da ospitarmi qui » disse con una voce mielosa, scontrando il proprio naso con quello di Harry, che pareva ben deciso a non guardare nella direzione di Ambra. Louis fece finta di vomitare.

Ambra inarcò le sopracciglia. « Cucciolotto? Credevo gli piacesse semplicemente ‘Harry’, ma forse lo ha fatto per semplificarti la vita, visti i tanti nomi che collezioni, è probabile che lo si possa dimenticare, no? ».

Niall scambiò abilmente una risata in un colpo di tosse.

Taylor, che non sembrava aver capito la battuta, continuò a coccolarsi Harry.

« Dove hai comprato casa? »

« Qui vicino. Insomma, se Harry non vuole venire con me almeno sono a qualche minuto da lui. E da voi » aggiunse, evidentemente contenta all’idea.

« Oh si, credo sia un bene per tutta l’umanità » ribatté Ambra sarcastica.

Taylor e Harry cominciarono a limonare allegramente. Zayn e Liam si spostarono, disgustati. Ambra, che aveva ancora il bicchiere in mano, lo posò con cautela nel lavandino, e pensò a una serie accurata di maledizioni da spedire nel divano.

« Ti aiuto a disfare le valigie » disse in fretta Cathryn.

« Lou, posso mettere la mia roba nel vostro armadio? Credo che il mio sia occupato per il resto della mia vita ».

Louis strinse la mano a Eleanor, e la guardò intensamente. « Per oggi credo tu possa dormire con me, devi raccontarmi tutto ». Eleanor capì al volo, e le fece l’occhiolino.

« Posso mettermi nel divano » annuì.

Ambra fece per ribattere, ma un’occhiata di Louis cambiò idea. « Va bene, allora vado in camera tua ».

« Perché dovrebbe dormire con te? ».

Harry aveva smesso di soffocare Taylor, e la sua voce suonava infastidita.

Louis stava per ribattere, ma Ambra fu più veloce: « Ma Harry » disse, con un sorriso, « tu hai già compagnia. E non credo di voler assistere alle vostre scene, ma grazie del pensiero ».

Poi salì in camera di Louis con Cathryn. Posò le valigie nel letto e sbottò: « Tu lo sapevi ». Non era una domanda.

« Non volevo rovinarti il volo » disse Cathryn con voce piccola piccola.

« Va bene, fa nulla » disse lei scrollando le spalle.

Niall si affacciò alla porta: « Cath, rimani a cena? ».

« Ma Austin… »

« Chiamiamo anche lui. Voi muovetevi perché abbiamo bisogno di aiuto in cucina ».

« Occhei occhei scendiamo, aspetta ».

 

« Cosa cuciniamo? » chiese Niall allegro, avvicinandosi ai fornelli.

« Al massimo tu mangi, e qui non tocchi nulla » convenne Liam.

« Pasta fredda? » propose Ambra.

« Mmh credo possa andare » fece Zayn, andando a sbattere la faccia nel ventilatore.

« Chiedi a Miss Mondo e al suo cucciolotto se va bene »

« Vacci tu. E poi vai anche in dispensa a prendere il tonno ».

Ambra si allontanò per cercarli, ma vide che tutte le porte erano aperte, perciò rinunciò e si diresse in dispensa.

« Credo che per loro andrà bene per forza » borbottò tra sé, « anche perc… ops ».

Chiuse gli occhi, cercando di dimenticare quell’immagine per sempre.

Perché non sopportava l’idea di avere davanti il suo ex ragazzo senza pantaloni, intento a curiosare nel reggiseno della sua amica.

Poi si costrinse a fare l’indifferente, e accese la luce.

« Scusate, ma faccio in fretta, sto cercando il tonno » disse canticchiando mentre cercava tra gli scaffali.

« Oh, Taylor, è proprio vicino al tuo sedere, me lo passi? ». Lei si girò e gli porse le scatolette.

« Grazie mille ». Fece per uscire, poi si girò: « Ottima scelta, lo sgabuzzino » commentò, « come scoprirai ci sono tanti posti dove poter fare sesso. Ad esempio, c’è chi ama gli scogli. Io ho sempre preferito il letto, almeno è morbido ». Poi sorrise, e sbatté la porta.

Quando rientrò in cucina, Louis le sfilò il tonno dalle mani. « Credevo lo stessi pescando, intanto » scherzò.

« Mi sono attardata cercando i due dispersi. Siccome non li trovavo sono andata in dispensa e in realtà li ho trovati lì. Non ho nemmeno chiesto se la pasta andava bene, ma non credo avranno fame, visto che si stavano prendendo a morsi ». Perrie e Eleanor scoppiarono a ridere, e Louis tossicchiò piano, facendo cenno ad Ambra di voltarsi.

Dalla faccia di Harry, poté dedurre che avesse sentito l’ultima parte.

« E considerando che li ho trovati mezzi nudi » continuò, « credo sia stata la performance più veloce della storia, no? ». Gli passò davanti come se facesse parte del muro, e si mise ad apparecchiare.

Harry socchiuse gli occhi e sospirò.

Fu la cena più silenziosa che ebbero mai fatto.

Solitamente erano Ambra e Louis  a tirar fuori i peggio argomenti, ma in quel momento lei sembrava troppo impegnata a guardarsi le unghie, e lui ben deciso a non aprir bocca.

Harry continuava a fissare Austin.

« Io e Harry partiamo » annunciò Taylor all’improvviso.

Zayn si rovesciò la pasta addosso, e a Niall andò storta.

« Dio, ma che hai al posto dell’esofago e trachea? » sbottò Ambra aiutandolo.

« E… quando partite? » chiese Louis a mezza voce.

« Tra due giorni, dopo la festa » disse lei.

Ambra stava per dire qualcosa, poi si zittì, non certa di voler intraprendere una discussione sulla festa segreta di Harry.

Con suo gran sollievo, arrivarono le undici, e Cathryn trovò plausibile la scusa del lavoro, quindi lei e Austin si alzarono.

« Ci vediamo domani dolcezza » bisbigliò ad Ambra, e andò via mano nella mano con il suo ragazzo.

« Credo che andrò a letto » annunciò lei, saltando via dalla sedia.

« Arrivo anch’io » disse subito Louis.

Alla fine si alzarono lentamente tutti, e andarono a dormire.

Quando Ambra si mise sotto le coperte, rimase in silenzio per un po’. Sentiva tutta la soddisfazione del pomeriggio calare velocemente, e prima che potesse accorgersene, sentì una lacrima bagnarle la mano.

« Lou » sussurrò piano.

« Mmh? »

« Quando? » chiese lei, con voce rotta.

Louis accese la lampadina, e la guardò. « Appena sei andata via » mormorò. « Quando mi ha chiamato per dirmi che non c’eri più io sono arrivato, ho provato a chiamarti. Poi lui è uscito. Credevo stesse andando a prenderti, invece è tornato con… con lei, e il resto lo sai. Va avanti così da giorni ».

Man mano che aveva parlato, Ambra aveva cominciato a tremare sempre di più, finché un lamento ruppe il silenzio della casa.

Louis si avvicinò per abbracciarla, e la strinse a sé.

« Non piangere, su… si risolverà tutto ». Ma nel dirlo, si rese conto di cosa succedeva. Un disgusto profondo gli invase la mente, e si ritrovò a pensare ciò che aveva progettato quella sera stessa nell’angolo più remoto della sua testa: piano sabotamento mode on.

 

                                                                                ***

 

« Io sto uscendo »

« Dove vai? »

« Che t’interessa? ».

Harry aprì bocca, poi la richiuse. Louis d’altra parte, pensò che il tono aggressivo fosse anche troppo poco,

per come si stava comportando.

Prese alcuni fogli e uscì.

« Agency of Travel London » lesse. Si fermò un attimo, un po’ in colpa.

Gli durò circa due secondi, perché poi proseguì imperterrito.

Perché è vero, lui non poteva leggere nel pensiero dei suoi amici, neanche di Harry, ma era sicuro che dopo Ambra non poteva davvero volere una come Taylor. Sotto il cappuccio sudava ma era essenziale che non lo scoprisse nessuno; paparazzi, o peggio ancora fans, che sapevano essere anche peggio.

Arrivò davanti alla porta di vetro: « Harry, poi mi ringrazierai » disse deciso, ed entrò.

Quando sentì la campanella tintinnare, l’agente alzò la testa, curioso. Poi lui tolse il cappuccio, e si illuminò.

« Signor Tomlinson, giusto? » sorrise. Lui gli strinse la mano, e si sedette.

« Tempo di vacanze per gli artisti? » chiese l’agente, « il signor Styles è venuto qui proprio qualche giorno fa, ma immagino lei lo sappia ».

« Oh, volevo parlargli proprio di questo… avrei bisogno che lei cancellasse quel viaggio. Harry è molto impegnato, ma ho qui i documenti necessari » disse veloce, porgendogli i fogli.

Lui lo guardò sorpreso: « Non credo che si possa… ».

Lo guardò supplicante. L’agente esitò.

« Va bene » disse infine, « chiuderò un occhio ».

 

« Taylor, hai visto i fogli e i biglietti del viaggio? »

« No… non sono nel cassetto? »

« No… ».

Harry frugava la casa da parecchio, ma di quei fogli nemmeno l’ombra.

« Ehi Chanel » fece Harry, notando che era appena scesa, « hai visto per caso i biglietti del viaggio? ».

Chanel lo fissò. « No, credo proprio di no ». Uscì di casa senza una parola.

« Ma che hanno tutti quanti? » borbottò.

 

Ma non seppe che Chanel corse. Arrivò come un fulmine da Nandos.

« Wow » fece Thom vedendola entrare, « questo è un record ».

« Dov’è Ambra? » ansimò.

« Son qui ».

Chanel rise, contenta. « Wo hoo, il viaggio è saltato » esultò.

Ambra si fermò: « Che viaggio? ».

Chanel scrollò le spalle. « Stamattina tu eri a lavoro, e noi ci siamo organizzati » spiegò.

« Organizzati per cosa? » chiese piano.

« Louis è andato a sabotare il viaggio » disse lei tutta allegra, « e a quanto pare ci è riuscito ». Era evidente che le sembrava una bella notizia, ma per Ambra lo era molto meno.

« No » sussurrò.

Chanel cadde dalle nuvole. « Cosa? ».

« Devo andare » disse mollando lo straccio.

« Etta, dove v… ».

Ma Ambra non l’ascoltò. Cercò in fretta e furia il cellulare, e chiamò Cathryn.

« Dove cazzo è che ha organizzato il viaggio quello stupido? » ruggì, anche prima che potesse salutarla.

« Oh, ehm… »

« Ti sto avvisando » ringhiò.

« Agency of Travel London » si arrese lei.

« Dopo facciamo i conti » minacciò, e chiuse secca la chiamata.

Non sapeva perché lo faceva. O forse si. Ma era sicura di sapere di non volere quello. Non per lui.

Credette di avere un’embolia in corso, ma non si fermò finché non vide l’edificio che cercava.

Entrò senza neanche preoccuparsi di chiudere la porta. « Lei… non deve… cancellare… quel volo » affannò.

L’agente abbassò la cornetta. « Mi scusi? ».

« Non cancelli il viaggio di Styles » ripeté Ambra.

La guardò intensamente. « Mi scusi signor Styles, solo un momento ».

« Lei era al telefono… »

« Lo sono ancora » la informò lui.

« Bene. Non cancelli quel viaggio, qualunque cosa le abbia detto Tomlinson ».

« Senta, io… ».

Ambra perse la pazienza. « Senta a me, non si azzardi a cancellare quel fottuto volo. Non m’interessa cosa le ha detto Louis e tanto meno cosa lei ha detto a Harry, ma lasci il volo lì dov’è » sibilò.

Lui sospirò, e riprese la telefonata. « Signor Styles? No, nessun problema, abbiamo risolto, mi scusi ».

Ambra aspettò che chiudesse, poi lo guardò.

« Grazie mille, ha salvato una coppia » mormorò, e si riversò in strada.

 

« … e poi sinceramente non lo so, mi ha chiamato l’agenzia di viaggi, ma poi ha detto che era tutto apposto… ».

Ambra si tuffò sotto il tavolo, e riemerse dopo un po’.

« Alla fine li hai trovati i biglietti? »

« Si, erano al loro posto… anche se ci ho guardato almeno dieci volte… ».

Erano in giardino, mentre mangiavano uno splendido sformato preparato da Cathryn, che ormai sembrava essere parte della famiglia.

« Noi usciamo un po’ » disse Taylor, alzandosi dal tavolo con la mano stretta a quella di Harry.

Li videro allontanarsi, e Ambra li seguì con lo sguardo.

Chanel la guardò scuotendo la testa. « Ancora non capisco perché l’hai fatto ».

E poi Ambra lo disse. Lo disse perché negarlo sarebbe stato stupido. Negarlo sarebbe stato come prendersi in giro.

« Perché lo amo ».

 

 

Note d'autore: Vabbene, a parte l'ultimo pezzo che è un tantino depresso, ma l'umorismo di Ambra è invidiabile. Poi non so voi, ma mi sta più sul cazzo Harry che Taylor, bah HAHAHAHAHAHAHAHAH. 

Dunque, sabato ci aspetta l'ultimo capitolo, poi... be', poi ci sarà la nuova uu.

Grazie mille per le recensioni che state lasciando, e perché mi cagate, in qualsiasi modo possiate. 

Love ya all and Merry Xmas, bebis x

 

Nel prossimo capitolo:

"Lentamente, Harry alzò la testa. « Cazzo che male… Dio ti prego, uccidimi ».

« Che vuoi Harry? »

« Mi dispiace » disse mettendosi le mani in testa. Girò su sé stesso, come se stesse impazzendo.

« Vai a letto Harry, è tardi »."

 

 

   
 
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