Morti.
Prima i suoi zii. Ora suo cugino e sua madre.
Morti.
E poi c'era lei, Anya. Scomparsa.
Erano giorni ormai che suo padre si rifiutava di mangiare e di uscire dalla sua camera. Stava impazzendo. Si stava semplicemente lasciando morire.
- Dannazione papà! Reagisci!
Erano uno di fronte all'altro. Avar era seduto sul suo scranno, lo sguardo fisso perso nel vuoto. Hyo era in ginocchio, a pochi passi da lui, e gli stava squotendo insistentemente il braccio. Ma il padre continuava a non dare segni di vita.
- Papà! - urlò ancora una volta Hyo prima di perdere la pazienza e correre fuori dalla stanza distruggendo la porta di noce con un solo calcio e un urlo disperato. Si diresse verso la stanza di suo cugino.
La calma e la pace che quella camera irradiava ovunque fu il colpo di grazia. Come poteva essere tutto così tranquillo lì dentro nonostante il caos che regnava fuori? Semplicemente non poteva. Iniziò a distruggere tutto. Un tavolo? Bene, doveva sparire. Lì c'era uno specchio? Ora era in frantumi come l'anima del ragazzo.
Si fermò solo quando una serva lo pregò con le lacrime agli occhi. Le mani erano ormai piene di tagli e schegge. Non appena le fasciarono, le bende candide si tinsero con un fiore rosso.
- Signorino, non faccia mai più così. Rischia di...
Non riuscì a finire la frase. Hyo scoppiò in lacrime. Era la prima volta che piangeva dopo... beh, non ricordava l'ultima volta che aveva pianto. Quando succedeva qualcosa di brutto lui si sfogava distruggendo quello che aveva intorno, non piangendo come una femminuccia.
Ma allora perché stava piangendo ora, davanti una serva visibilmente a disagio?
- S... Signorino, la prego... Non pianga... Se è per Anya, sono più che certa che tornerà da lei...
Ah, ecco cos'era. O meglio, chi era. Anya. Era per lei che gli Assassini erano arrivati a Salazar. Era per colpa sua se sua madre e suo cugino erano morti, e prima ancora di loro i suoi zii.
Si trovava combattuto tra l'odio e l'amore.
Cosa devo fare?, si chiese. Nulla. Proprio nulla.
- Lei non tornerà più - decretò infine alzandosi in piedi e addentrandosi in un labirinto di ombre dal quale era certo che la sua anima non sarebbe mai più uscita.

.:: Angolo dell'autrice ::.
Salve gente <3
Mi pareva d'obbligo inserire anche una piccola raccolta sulla vita di Hyo a Salazar... Insomma, esiste anche lui! E ha sofferto proprio tanto :'(
Hyo: Meno male che ce lo sai.
Anya: Ma... non ti bastava far soffrire me? Anche lui? STOLTA! VUOI FORSE OPPORTI ALLA VOLONTA' DELLO SCALIGERO?
Hyo: Oooh, amore <3 Fortuna che ci sei tu dalla mia parte <3
Anya: Certo che sono dalla tua parte <3
Ok, ora basta con le cosa sdolcinate. Prima di tutto, carissima Anya, tu hai mollato questo ragazzo da solo a Salazar dopo che per colpa tua sono morti quasi tutti i suoi familiari...
Anya: NON L'HO MOLLATO. MI HANNO TRASCINATA VIA DA SVENUTA. E grazie, mi sono tornati i sensi di colpa.
... Secondo poi... Come fai a conoscere quella frase di Romeo x Juliet? Anzi, non rispondere.
Alla prossima!

Vì