F – fragola
Il White Day si stava avvicinando e Shindou vagava nelle vie della zona commerciale alla ricerca di qualcosa da regalare al suo Kirino.
Takuto era così preciso che non poteva permettersi di regalare la stessa cioccolata per più di due volte di fila, e per di più i tipi esisitenti li aveva già regalati tutti.
Poi il miracolo, passò davanti a un bar e li in vetrina vide l’Ichigo Daifuku, uno dei suoi dolci preferiti e guardandolo pensò che era proprio adatto per il suo ragazzo, il dolce e tenero sapore della fragola si sposava perfettamente con il sapore deciso della crema di anko.
Un po’ come loro due.
 
                                                                                                   
                                                                                          R- ramo
Quando era piccolo Ranmaru aveva espresso, il giorno di Tanabata, il desiderio di trovare la sua persona speciale, colui che era destinato a essere la sua metà.
Non appena sua madre legò il Tanzaku al ramo di bambù il piccolo si scontrò con un altro bambino che subito lo guardò con i suoi profondi occhi castani.
Oggi dieci anni dopo, Kirino Ranmaru camminava mano nella mano con Shindou, quel bambino incontrato per caso era diventata la sua persona speciale, e il rosa ogni anno, invece di scrivere un desiderio ringraziava la dea Vega per averli fatti incontrare.
                                                                                             
                                                                                                   
                                                                                              
                                                                                A – Ame
“Shindou-senpai, come mai hai chiamato il tuo gatto Ame?” Chiese Tenma un pomeriggio che si trovava a casa di Shindou insieme a Kirino.
I due si lanciarono uno sguardo d’intesa per poi guardare il più piccolo che ancora attendeva una risposta.
“Perché Kirino l’ha salvata in un giorno di pioggia, era ancora un cucciolo e l’avevano abbandonata dentro una scatola in mezzo alla strada.”
“E come mai non l’hai tenuta tu Kirino-senpai?”
“Perché mia madre è allergica al pelo dei gatti.” Mentii il rosa… in realtà Ame è stata regalata a Shindou per il loro primo anno insieme in modo che potesse ricordare del loro primo bacio sotto la pioggia.
 
 
                                                                                            N – notte
“Ranmaru… tu hai mai visto una stella cadente?” Chiese un piccolo Takuto mentre si trovava a casa del rosa per passare la notte con lui.
“Una sera che ero in campeggio con i miei… il cielo li non è come in città, li le stelle si vedono benissimo e ho avuto la fortuna di vederne una.”
“Che bello! E tu che hai desiderato?”
“Niente!” Rispose semplicemente il più piccolo.
“Come niente?” Chiese deluso il castano.
“Niente perché tutto quello desisero è qui accanto a me.”
Takuto arrossì e si abbracciò immediatamente a Ranmaru il quale gli diede un bacio sulla fronte per poi coccolarselo dolcemente.
 
 
 
                                                                                       C – cuccioli
“Non sono bellissimi?” Chiese Ranmaru nel vedere nel suo giardino i cuccioli della gatta di Shindou.
“Molto… e sai quale è la cosa più bella?”
“No quale?” Chiese guardandolo.
“Che sono nati da te!” Disse lui abbracciandolo forte.
Non era un momento facile per i due ed era incredibile come una nascita li avesse fatti rappacificare in questo modo.
Shindou poi si meravigliò del fatto che Ame le era stata regalata da Kirino e aveva scelto di mettere al mondo i suoi cuccioli proprio da lui, e capì che quella gatta era davvero uno dei collanti che rendeva forte il loro amore.
 
 
                                                                                                   E – elegante
Quando era piccolo Kirino invidiava moltissimo l’essere elegante del suo piccolo amico Shindou ed era molto geloso sul fatto che fosse ricco.
Crescendo però si era reso conto che dietro quella grande ricchezza in realtà si nascondeva una forte solitudine, solitudine tipica dei ragazzi ricchi costretti a vivere senza genitori.
Ranmaru quindi decise di diventare la cosa più preziosa di Shindou… un amico che mai lo lascerà solo e che starà sempre con lui per volergli bene e col tempo anche per amarlo.
 

                                                                                                 S – silenzio
Se c’era una cosa che le maestre d’asilo non riuscivano a tenere a freno era la parlantina di Kirino Ranmaru, per via del suo carattere giocoso e socievole non riusciva proprio a stare in silenzio.
L’unico che ci riusciva in qualche modo era Takuto che ogni volta coinvolgeva l’amico in divertenti attività da fare con la pianola giocattolo e la cosa riusciva.
Solo che le maestre non poterono sospirare sollevate a lungo, alla voce Kirino aveva sostituito il battere sui tasti della pianola, che dopo un po’ alle loro orecchie cominciava a diventare non fastidiosa di più.
Un’attività si lascia e un’altra si trova, ma così era ancora più stressante!
 
 
                                                                                                C – computer
“Takuto, lo sapevi che anche al computer si può suonare il pianoforte?” Chiese Ranmaru un pomeirggio in cui si trovava a casa dell’amico.
“Si ma non mi piacciono questi programmi, è molto più bello toccare i tasti con le proprie mani.”
Ranmaru guardò il pianoforte e sorrise amaramente… “Io sono negato.”
Takuto a quel punto fece cenno al rosa di avvicinarsi e lo fece sedere sulle sue gambe posando le sue mani sulle sue e seguendole cominciò a picchiettare i tasti bianchi.
“Non sei poi così negato” Ridacchiò il castano coinvolgendo anche Ranmaru… finchè si troverà a fare le cose co lui non sarà mai negato in niente.
 
 
                                                                                                    A - Achille
“Kirino-sempai qual è il tuo tallone d’Achille?” Chiese Tenma ad allenamento finito
“Il mio che?” Kirinò lo guardò confuso, da quando usava quel linguaggio?
“La tua debolezza, della squadra mi manchi solo tu… anche Tsurugi ma lui non mi ha calcolato.”
“Io non ho debolezze Tenma… adesso scusami devo scappare.” Ridacchiò il rosa allontanandosi dal compagno non lasciandogli il tempo per ribattere.
In realtà però una debolezza Kirino l’aveva, non riusciva a stare senza Shindou… è vero che lui lo consolava sempre ogni volta che aveva un problema, ma lui è la sua forza e lo sarà sempre.
 
 
 
Angolo Autrice:
Buonasera a tutti, come vedete sono tornata su questo fandom ma questa mia pausa della pausa durerà solo per questo giorno e per il 30 dopodichè tornerò a fine febbraio/inizio marzo.
Ho voluto pubblicare oggi perché oggi è un giorno davvero speciale, il compleanno della mia vita <3 Francy. Non ringrazierò mai abbastanza efp per avermi fatto incontrare una persona speciale, dolce e splendida come lei, domani facciamo dieci mesi che ci conosciamo, dieci mesi di splendida amicizia che io non dimenticherò mai e che spero continueranno per altri mille anni.
Francy (adesso mi rivolgo a te in prima persona se deciderai di leggere questo obbrobrio sulla tua coppia preferita di IE go xD ) sei una delle poche persone che mi capisce veramente, sei capace di capire come sto anche dal mio solo modo di scrivere e sei davvero una di quelle poche persone per cui morirei se dovessi perderla per una cazzata.
In questi mesi ho imparato a conoscerti, a volerti bene, addirittura ad amarti… a volte penso di non saperti aiutare come dovrei e mi metto a piangere ogni tanto perché ti vorrei essere più vicina, essendo l’unica amica tua lontana, quante volte vorrei scappare, venire a Roma trovarti e abbracciarti anche solo per un piccolo istante perché sento troppo la tua mancanza, ma questo vuoto viene in qualche modo colmato dal fatto che ci sentiamo ogni giorno e ogni giorno mi regali delle splendide ruolate che mi sono entrate nel cuore e che difficilmente usciranno.
Mi hai insegnato a ruolare cose che prima d’allora non avevo fatto, vuoi per vergogna, vuoi che non avessi partner di ruolata come te… senza di te non sarei manco riuscita a uscire dalla mia tana di timidezza e scrivere quella HiroMido rossa spinta che mi ha dato molte soddisfazioni.
Insomma tu mi hai dato davvero tanto e un pezzo del mio cuore sappi che è rimasto a Roma insieme a te… spero di rivederti un giorno e di stare insieme a te più tempo, di farci tante foto magari in cosplay e di cazzeggiare tantissimo, e questo sarà uno dei miei propositi per l’anno nuovo xD
Ti voglio un mondo di bene e ti auguro un felice compleanno, te lo meriti davvero… ti auguro almeno per un giorno di uscire da tutti i problemi che ti affliggono ogni giorno e che tu possa ricercare nel tuo cuore quella felicità che desideri.
Ricorda che se hai bisogno di una spalla su cui piangere io per te ci sarò sempre.
Beh adesso direi che è il momento di chiudere questo angolino che sta diventando più lungo delle drabble xD (che se non avete/hai notato ogni prompt è composto da ogni parola del tuo nome: Francesca… un piccolo omaggio verso la grande persona che sei <3)
Io spero davvero che le drabble vi siano piaciute, io per quanto mi riguarda ci ho messo il cuore e spero che apprezziate, anche se mi importa di più del giudizio della festeggiata xD sto scherzando ovviamente…
Quindi dai concludo davvero questa volta… quindi grazie per essere giunti fino alla fine del mio angolo kilometrico, spero che la fic vi sia piaciuta, ci rivedremo il 30 con una nuova fic… vi auguro a tutti voi buon Natale e buone feste e tanti auguri a Francy <3 <3 <3 <3 <3 <3 <3 <3 <3 <3 <3 <3 <3 <3<3<3<3<3<3<3<3<3 (22 cuori come i tuoi anni *^*)