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Autore: _JESTY_    27/12/2013    0 recensioni
Questa Fanfiction l'ho scritta parecchio tempo fa e parte dall'ultimo capitolo dell'anime.
Ho sempre preferito la coppia Nana/Nobu. Diciamo che questa è la mia versione di come avrei voluto proseguisse la storia tra loro due...spero vi piaccia :)
Genere: Fluff, Malinconico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nana Komatsui, Nobuo Terashima, Shinichi Okazaki, Yasushi Takagi
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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La serata passò tranquilla, quasi come se nulla fosse sucesso: uscirono di casa e trovarono un posto perfetto da dove si poterono vedere benissimo i fuochi.
Quando giunse l'ora di andarsene la piccola Satsuki stava beatamente dormendo tra le braccia dello "zio" Shin.
"Come pensi di fare con la piccola Satsuki? peccato che sono venuto a piedi altrimenti vi avrei portate io in macchina....visto che abitate vicino io la tengo in braccio e ce ne andiamo camminando....che ne dici?" come al solito Yasu si faceva in 4 per aiutare in qualche modo.
"No non ti preoccupare per stanotte resteremmo nella stanza 707, non c'è nessun problema lei è in vacanza dalla scuola e io non lavoro...quindi è tutto apposto!"
"Va bene! allora domani mattina vi vengo a prendere e vi riporto a casa in macchina"
"Non c'è bisogno veramente..."
"Lo faccio volentieri....allora vi saluto...io torno a casa. Shin vieni con me?"
"Si adesso arrivo....fai attenzione Mamma, tua figlia dà tremendi calci nel sonno" le disse porgendole la piccola.
"Mph...lo so lo so...quando si intrufola nel mio letto a dormire mi sveglio sempre tutta dolorante!"
"Ciao Mamma, ci vediamo presto" le disse scherzosamente.
"Va bene tesoro, mi raccomando fai attenzione" li rispose continuando quel "gioco di ruolo" che li divertiva tanto.
Rimasero solo lei e Nobu.
Quanti ricordi dolci e tristi racchiudeva la strada che stavano percorrendo. La stessa dove per la prima volta si erano baciati, quella stessa strada che Nobu aveva percorso correndo per andare da Nana quando aveva saputo che era incinta. Quella strada custodiva ricordi e segreti impalpabili.
Per un bel pezzo nessuno dei 2 parlò, poi improvvisamente Nobu ruppe il silenzio. 
"Mi devo scusare per quello che ti ho fatto questo pomeriggio." disse tutto d'un fiato. Nana traslì, non si era dimenticata qul bacio, in realtà non si era mai veramente scordata di tutti i baci e tutte le carezze che lui le aveva dato. Le era impossibile dimeticare quella storia che tanto era stata importante.
" No non ti preoccupare....ecco....io..." cercò di spiegarsi lei, infondo evrebbe benissimo potuto allontanarsi da quel bacio, invece non era stata capace di opporsi.
"Ahh....sono proprio uno stupido non so che mi sia saltato in testa....m dispiace, non volevo...". A quelle parole Nana si sentì un pò triste, ma non lo fece notare, non voleva mostrare i suoi sentimenti. In tutti quegli anni aveva tristemante imparato come nasconderli, era una delle tanti doti che aveva imparato ad utilizzare vivendo con Takumi.
Arrivati al portone di casa Nana gli disse :
"Se vuoi puoi rimanere a dormire nell'appartamento 707...so che abiti lontano adesso e pensavo che ti sarebbe andato comodo restare e partire domani mattina...." lei stessa si sorprese delle sue parole.
Nobu rimase sorpreso quanto lei da quella proprosta
"No, non serve manca ancora perecchio tempo prima che passi l'ultimo treno...non ti preoccupare. Anche se non sembra so badare a me stesso...lascia che ti aiuti con la piccola Satsuki"
Prese in braccio la piccola, che tanto piccola non era, e si incaminò su per le scale davanti a Nana. Nobu poteva benissimo vedere il riflesso argenteo della luna sui capelli della bambina, erano neri come la pece ereditati dal padre, mentre dalla madre aveva erditato tutto il resto, perfino il suo dolce profumo, quello che lui non aveva mai scordato.
Nana dietro di loro stava fantasticando, immaginando Nobu come padre, sorrise ed arrosì a quel pensiero. Probabilmente più che un padre sarebbe stato un coetaneo per i loro figli. 
"Eccoci arrivati, aspetta solo un attimo che apro la porta" disse infilando la chiave nella serratura.
Nobu con la bambina ancora in braccio si diresse verso la camera da letto e l'appoggiò delicatamente sul materasso, cercando di non svegliarla.
"Ok, allora io vado" disse voltandosi verso Nana.
"Va bene, allora ci rivediamo.." disse con una nota di tristessa mista a nostalgia.
"Certo" si voltò e fece per andarsene, però si sentì trattenere per la maglia. Sperò che si trattasse di Nana e invece era la piccola Satsuki, che alzatasi dal letto ancora mezza addormentata, lo aveva scambiato per suo padre.
"Non andare via papà, resta con me e la mamma..." gli disse.
Nobu immaginò che la piccola doveva aver visto quella scena moltissime volte, si sapeva che Takumi era un'uomo d'affari e un donnaiolo incallito.
"Piccola, misà tanto che tu stai ancora dormendo" disse Nobu abbassandosi in modo da poterla vedere in viso.
"Mi dispiace ma devo andare via e tu invece devi tornare a letto, altrimenti la mamma non potrà dormire!" e con queste parole si avviò verso l'uscita.
   
 
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