23 Dicembre 1998,Inghilterra,casa reale. 

Era notte fonda nel palazzo reale del principe Harry,riposava beatamente nelle sue stanze ancora stanco dal ballo della sera precedente.Udì un rumore provenire dalla sala accanto alla sua.Un rumore sordo e placato.Aprì svogliatamente gli occhi e sospirò stanco sperando vivamente che non sia ancora uno dei soliti ladri intenti a rubare la gioielleria di sua madre.Si alzò e si infilò la vestaglia,recandosi nella stanza dicendo con voce stanca e fare sciolto.
<< C'è qualcuno? Si è sentito un rumore poco gradevole nelle mie stanze.>> E si sentì solo la sua stessa voce rimbombare nel salone.Sbuffò,accendendo la luce e sorpassò i divanetti vedendo un ragazzo ,steso a terra col viso leggermente sporco di sangue e taglietti.Sgranò gli occhi alla vista di costui,che li aprì piano e deglutì impaurito.
<< N-non mi faccia del m-male la prego..>> sussurrò soltanto il giovane impaurito e spaesato.A guardarlo così,il principe fu impietosito e rattristito,così lo prese piano in braccio e lo stese sul divano.Tremava il giovane che si strinse a se sussurrando.
<< Mi perdoni..non dovevo entrare qui senza il suo permesso mi scusi..la prego non mi faccia del male..>> sussurrò flebile.Il principe l'ho guardò sia scocciato dal suo comportamento di inferiorità.Era ormai abituato a essere trattato come qualcuno di potente,ma per lui,se stesso era uguale agli altri.
<< Cosa vi è accaduto?..Avete graffi sul viso e tagli..>> disse guardandolo accarezzandogli piano una spalla.Rabbrividì.
<<..Mi hanno fatto del male..>> disse in un tremolio sforzato cercando di fargli intendere l'accaduto.
Il principe abbassò lo sguardo realmente rattristito e sconcertato.
<< Sta notte lei dormirà qui,nelle mie stanze,non credo sia in grado e nelle forze di tornare a casa>>
<< Io non ho una casa.>> Si lasciò sfuggire con un sorrisetto amaro sul viso.Il principe lo guardò meglio notando il suo dolore in quel sorriso.
<< Allora vivrà qui.>> disse sicuro guardandolo negli occhi accorgendosi solo ora del suo colore blu lasciandosi scappare un sorriso notando la sua bellezza.
Rimase senza parole il giovane e si limitò ad annuire e sorridere piano.
<< La ringrazio..>> sussurrò a sguardo basso.Il principe gli alzò piano il viso e gli accarezzò la guancia don delicatezza.
<< Non devi ringraziarmi,ti chiedo però solo una cosa>> Sussurrò mentre il giovane annuì.
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Il giovane deglutì.
<< In..in che senso servitore?..>> sussurrò guardandolo negli occhi,verdi e lasciandosi cullare da quelle carezze delicate e dolci.
<< Dovrà solo fare ciò che dico..Non le farò del male.>> sussurrò le ultime parole al suo orecchio prima di invitarlo a seguirlo nelle sue stanze. 

Entrarono e il principe gli diede uno dei suoi pigiami e una saponetta.
<< Il bagno è la giù,se ha bisogno può tranquillamente chiamarmi>> e sorrise guardandolo arrossire e annuire dirigendosi nel bagno.
Entrato in bagno,il giovane si svestì e ripose gli abiti vecchi e stracciati a terra,poi si infilò piano nella doccia e l'aprì.Restò immobile sotto quell'acqua calda e quel profumo di vaniglia che invadeva il bagno grazie alle candele profumate.
Le urla rimbombavano ancora nella sua testa,il rumore della cinghia del padre schioccata sulla schiena,lasciandogli così una segno rosso ed evidente.Le urla disperate della madre,che chiedeva pietà,chiedeva di farlo smettere che era solo un bambino e gli faceva male.I pianti disperati delle sorelle e infine il suono muto della frusta sul suo corpo.E non doveva parlare,non doveva emettere nessun suono,se no sarebbe stato peggio,se no avrebbe picchiato anche le sorelle,la madre e chi sa chi ancora.Suo padre è sempre stato un uomo rude e cattivo,uno di quelli con cui non si può parlare,se no prende la cinghia e inizia a far del male.E quella sera,come molte altre,era tornato ubriaco marcio e appena lo vide inizio a picchiarlo.A sbatterlo a terra e a divertirsi con lui sotto lo sguardo disperato e doloroso della madre e delle sorelle.E lui doveva stare zitto a subire,come sempre.

Uscì dalla doccia asciugandosi e vestendosi piano per poi guardarsi allo specchio e abbassare lo sguardo.Non si è mai piaciuto in nessuno dei modi,perchè lo hanno trattato in tutti i modi possibili,ma mai con amore.Si diresse di là e si mise d'avanti al suo enorme letto matrimoniale,guardandolo spaesato non sapendo dove dormire.Il principe lo guardò e sorrise pensando a quanto possa essere dolce vestito in quel modo,avendo due taglie in più di lui.
<< Le ho fatto spazio,venga>> sorrise e il giovane arrossì.
<<..Lì?..>> mormorò insicuro.Non aveva mai dormito in un letto,figuriamoci insieme a ad una persona,un principe poi.
Sorrise guardandolo e annuendo facendogli un po' di spazio mentre il giovane si infilò timidamente nel letto.
<< Ohw, prima di dormire,come si chiama?>> lo guardò e sorrise notando il suo imbarazzo.
<< L-Louis..buonanotte>> e si girò di lato per il troppo rossore in viso,mentre sorrise dolcemente il principe.
<< Buona notte,Louis..>> sussurrò con voce dolce prima di addormentarsi mentre il giovane sorrise fra se e se.