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Autore: telesette    27/12/2013    1 recensioni
E mentre la neve riprendeva lentamente a cadere giù, e l'inconfondibile suono di campane e campanelli annunciava lieto la nascita di Gesù Bambino, un canto gioioso saliva all'unisono dal cuore delle persone...
Genere: Fluff, Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Hayner, Olette, Pence, Roxas
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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Neve su Crepuscopoli
( immagini tratte da internet )

 

- Non c'è niente di meglio dell'inverno, per farsi una bella e salutare sorpacciata in santa pace - osservò allegro Pence, mentre tanti piccoli candidi fiocchi di neve scendevano a ricoprire l'intera città di un soffice manto color zucchero. - I gelati al sale marino durano più a lungo...
- Troppo giusto - fece eco Hayner, assestando delle robuste pacche sulle spalle di ciascuno dei suoi amici. - E tu che ne pensi, Roxas?
- Penso che mi mangio anche il tuo, se non stai attento!
- Eh no, guai a te, non ci provare!

Ridendo e scherzando, tenendo i gelati ben fuori dalla portata di Roxas, Hayner e gli altri si stavano dando letteralmente alla pazza gioia. Data la massa nevosa che riempiva le strade, tutta Crepuscopoli aveva cambiato aspetto quel giorno: i negozi parevano le botteghe di Babbo Natale, il tram era fermo al centro della piazza e adorno di luci colorate, all'Arena di Sabbia si teneva uno speciale Torneo di Struggle sul Ghiaccio... e cosa ancora più importante, seppure con un certo stupore, Seifer e la sua banda stavano distribuendo regali ai bambini della città con gli auguri del Comitato di Vigilanza.

- L'avreste detto - commentò Hayner, sfregandosi il naso con una smorfia. - Quella monumentale testa di cavolo riesce ANCHE a rendersi simpatico...
- Hayner, siamo a Natale - fece dunque notare Olette. - Anche Seifer e i suoi amici hanno un cuore!
- Sembrerebbe proprio - tagliò corto l'altro. - Allora, andiamo a berci una cioccolata, adesso?
- Io ci sto - annuì subito Pence.
- Anch'io - disse Olette.
- Solo un dettaglio, ragazzi - sorrise Roxas. - L'ultimo che arriva... paga per tutti !!!
- EHI, NON VALE !!!

E mentre nelle strade riecheggiava il suono dei canti e il tintinnìo dei campanelli, quattro tra i più scalmanati ragazzi di Crepuscopoli celebravano a modo loro la festa più bella dell'anno. Correndo e gridando, a tratti bersagliandosi vicendevolmente con le palle di neve, costoro sentivano proprio lo Spirito Natalizio infondere quel brivido elettrizzante di giocosità e armonia.
Più tardi, quando il buio della notte rese troppo freddo giocare all'aperto, tutti loro si barricarono al calduccio nel Ritrovo. La stufa emanava un generoso profumo di legna e resina d'abete, diffondendo tuttattorno un piacevole aroma, e Olette finì di sistemare l'autoscatto per una foto di gruppo.

- Dai, stringiamoci tutti - mormorò la ragazza, prendendo posto accanto agli altri sul divano.
- Dov'è finito il mio biscotto? - domandò Pence, guardandosi attorno.
- Gnam gnam, ah era tuo - fece Roxas con la bocca piena. - L'ho trovato lì...
- Ehi, piano con questa sciarpa - si lamentò Hayner, giacché il lungo sciarpone natalizio pareva sul punto di strangolarlo.
- Okay, ci siamo - tagliò corto Olette, indicando l'obiettivo. - Dite "cheese"...
- CHEESE !!!

Una volta terminato lo scatto, Hayner diede un leggero buffetto sulla fronte di Roxas... e alle due corna di renna finte che Olette gli aveva messo per fare la foto.

- Ti donano, lo sai - esclamò Hayner.
- Oh, grazie - rispose Roxas, cogliendo al volo l'ironìa. - Anche tu non stai male, con quel berretto... Ooop-là, chi ha spento la luce ?!?

Il rosso berretto da Babbo Natale calato sugli occhi, Hayner cercò invano di agguantare Roxas. Pence intervenne dunque, nel tentativo di fare da paciere, ma con l'unico risultato di ritrovarsi nel mezzo di una colluttazione furibonda sul tappeto.
Sospirando pazientemente, Olette mise dunque il disco con le canzoni di Natale e tutti rimasero a trascorrere il resto della serata facendo confusione e sbafandosi le riserve di dolciumi nascoste da Pence.
Più o meno verso l'una, quando tutti e quattro ormai sonnecchiavano saporitamente tra il divano e il tappeto, Olette si svegliò a causa di un sottile fascio luminoso che filtrava dal lucernario. Fuori infatti aveva smesso di nevicare e, poiché il vento aveva dissipato le nuvole, la luna e le stelle risplendevano più che mai intensamente nel cielo notturno.

- Che spettacolo meraviglioso - sospirò Olette.
- Anche tu non riesci a dormire? - borbottò improvvisamente Hayner alle sue spalle. - A giudicare da come russano quei due, mi sa che stanotte la passeremo davvero in bianco!

Olette ridacchiò leggermente.
Malgrado i versi sonori di Pence e Roxas, i quali dormivano saporitamente della grossa, valeva proprio la pena restare alzati per ammirare quel cielo stellato così limpido.

- Dici che Babbo Natale passerà anche di qui, stanotte? - domandò lei.
- Non sarebbe Babbo Natale, altrimenti - sottolineò Hayner in risposta.
- Giusto!

Gli occhi fissi verso l'alto, Olette si appoggiò ad Hayner senza nemmeno accorgersene. Il ragazzo arrossì ma, non sapendo bene che cosa fare o dire, si limitò a sollevare lo sguardo a sua volta.

- Guarda, Hayner - mormorò Olette emozionata, stringendogli il braccio. - Guarda lassù, quella non è forse la slitta?
- Non... Non saprei...

Hayner deglutì.

- Ehm, O... Olette!
- Sì, che c'è?

Come lei si voltò a guardarlo, dolce e serena come sempre, tutta l'agitazione e l'imbarazzo scomparvero. Hayner si limitò a sorriderle e, passandole dolcemente il braccio attorno alle spalle, le sussurrò la sola cosa possibile in quel momento.

- Buon Natale - disse. - Tanti auguri di cuore, Olette!
- Oh, Hayner - fece lei, cercando di nascondere le proprie gote rosse come due piccoli pomodori.

Entrambi chiusero gli occhi, assaporando tutto il tepòre di quel tenero abbraccio reciproco, ed in silenzio provarono a pensare al più bel regalo possibile: dolci, gelati, una pioggia di caramelle, una montagna di ciambelle calde di forno, un grande albero di Natale tutto decorato e tanti bambini che vi si radunano attorno, mentre un vecchio treno a vapore rilascia nell'aria candide nuvolette di fumo bianco che si confondono tra la neve...
Tutte gran belle cose ma, per essere veramente sereni e felici, nulla può essere più bello di un gesto intimo e tradizionale.
Approfittando del fatto che neppure le cannonate avrebbero potuto svegliare i loro amici in quel momento, Hayner e Olette si scambiarono dunque un lieve bacetto sotto il vischio.
Un bacio semplice.
Sincero.
E mentre la neve riprendeva lentamente a cadere giù, e l'inconfondibile suono di campane e campanelli annunciava lieto la nascita di Gesù Bambino, un canto gioioso saliva all'unisono dal cuore delle persone... BUON NATALE E FELICE ANNO NUOVO !!!

FINE

   
 
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