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Autore: Alibanana97    29/12/2013    1 recensioni
18 Luglio 2015.
Rachel Berry passeggia per le strade della sua amatissima New York. Ma cosa succederebbe se, appena entrata in un bar, ritrovasse qualcuno che la farà innamorare di nuovo?
One shot Finchel, ambientata nel futuro, e rivolta agli avvenimenti successi solo prima della 4x16.
Genere: Fluff, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Finn Hudson, Rachel Berry | Coppie: Finn/Rachel
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Ciao a tutti! Questa è la prima storia che pubblico qui, spero vi piaccia! One shot Finchel scritta poco dopo la 4x16 di Glee per rendere giustizia alla mia OTP.
Vi lascio alla vostra lettura! :)

 
18 Luglio 2015
Rachel stava passeggiando per la sua calda e accogliente New York. In quel periodo faceva abbastanza caldo e quel giorno aveva indossato un abito azzurro estivo. Stava camminando sulla 350 5th Avenue, vicino l’Empire State Building, quando ad un tratto, ricordandosi che più in là c’era uno Starbucks, decise di andarsi a prendere un sorso del suo caffè preferito. Così, si affrettò a raggiungere il bar, si sedette ad uno dei tavoli vicino alla vetrina e ordinò. Mentre aspettava il suo caffè, guardò fuori dalla vetrinetta: adorava New York, le sue luci, Central Park, Broadway, i negozi sempre aperti anche di notte… ma ogni tanto sentiva nostalgia di casa, della sua dolce casa con i suoi papà a Lima. Ormai viveva da quasi tre anni nella Grande Mela, insieme a Kurt, che in quel periodo era a Lima con suo padre, per passare una settimana insieme a lui. Era uscita a pieni voti dalla NYADA quell’anno e da poco l’avevano ingaggiata per qualche spettacolo a Broadway. Aveva recitato una parte nel musical “Funny Girl” e da subito si era fatta notare per il suo talento e la stavano prendendo in considerazione per molti musical. Kurt era riuscito a diplomarsi con lei e aveva fatto qualche spettacolo off Broadway, aiutato da lei. Solo che, nelle settimane in cui lui non c’era, lei si sentiva sola, tremendamente sola. Dopo che la storia con Brody non ebbe funzionato, era uscita con qualche ragazzo, ma solo pochi primi appuntamenti e poi finiva lì: nessun impegno, nessuna relazione. Le andava bene così, non voleva nessuno che non fosse… Beh, non voleva nessuno, però doveva ammettere che si sentiva sola e le mancava qualcosa.
Venne risvegliata all’improvviso dal suono della voce della cameriera che l’aveva appena servita; Rachel si era girata, le aveva sorriso e aveva aggiunto un “Grazie” poco prima che la ragazza si allontanasse. Così, iniziò a bere, dimenticandosi di quello a cui stava pensando. Fino a che non entrò un ragazzo nel bar; Rachel aveva solo sentito il suono della porta e non se ne era curata più di tanto, finché il ragazzo, sedutosi a pochi tavoli dal suo, non parlò alla cameriera che l’aveva servita prima. “Un cappuccino con molto latte, grazie” le aveva detto, sorridendole. Dio, avrebbe riconosciuto quella voce tra mille: Finn. Così, alzò lo sguardo e vide il ragazzo moro, che stava aspettando la sua bevanda, seduto a pochi metri da lei. All’improvviso, lui alzò lo sguardo e la vide e lei si affrettò ad abbassare il suo sul suo caffè alla panna. Lui era rimasto accigliato e, non appena ebbe ricevuto il suo cappuccino, si alzò e la raggiunse, sedendosi di fronte a lei. “Rachel?” aveva sussurrato, stupito e insicuro allo stesso tempo. Rachel alzò lo sguardo, scontrandosi con quei bellissimi occhi color nocciola, mentre lui si specchiava nei suoi color cioccolato. “Oh, ehm, ciao Finn…” aveva sussurrato lei, imbarazzata. Poi rialzò lo sguardo e lo fissò, era bello come se lo ricordava, solo che questa volta la leggera barba gli conferiva un aspetto più maturo. “Cosa ci fai tu qui?” gli domandò poi. “Oh, ehm, tu sai che il professor Schuester era andato a Washington e si era stabilito lì con Emma alla fine, no?” “Sì, certo…” “Io avevo preso il comando ufficiale del Glee club, mentre finivo l’università, ma alla fine di quest’anno Will è tornato e mi ha consigliato di trovarmi un lavoro da insegnante. Indovina in quale prestigiosa università mi hanno preso?” “Non lo so” sussurrò Rachel, intimorita: avere Finn a New York avrebbe portato molti guai. “Alla NYADA! Non è fantastico?” “Sì, è favoloso” disse, fingendo un sorriso; menomale che si era diplomata quell’anno. “E a te, come va?” le chiese Finn, distorcendola dai suoi pensieri. “Bene, grazie. Ho partecipato a un musical e sto aiutando Kurt con i suoi spettacoli off Broadway” “Già, Kurt me l’ha detto”. A quel punto cadde il silenzio. Rachel continuava a fissarlo senza spiegarsi il perché avesse proprio accettato un lavoro lì a New York. Poi lui all’improvviso mormorò: “E per il resto? Come va?” “In che senso?” chiese titubante Rachel “Intendo con le amicizie o cose così …” Anche se non intendeva proprio quello. “Mi sento ancora con Quinn, usciamo spesso insieme, lei mi viene trovare parecchie volte. E tu?” “Mi sento spesso con Puck… So che lui e Quinn sono tornati insieme e mi fa piacere.” aggiunse lui; poi riprese “Tu ti vedi ancora con Brody?” “No… Cioè ci siamo lasciati poco dopo che tu sei venuto qua e tu e Santana avete, ehm, discusso con lui” disse brevemente lei.  “Oh, scusa, io non lo sapevo” disse Finn con una faccia dispiaciuta, anche se non era dispiaciuto per niente. “E tu? Ti vedi con qualcuna?” gli aveva chiesto titubante Rachel. “Oh no, ehm, ecco tra il Glee e ora gli impegni qui, non ho avuto nessuna ragazza…” disse, leggermente imbarazzato. “Oh…” aveva commentato lei, fingendosi dispiaciuta. Ricadde di nuovo un silenzio glaciale, rotto solo dai rumori esterni e dai respiri imbarazzati dei due. “Senti, posso chiederti una cosa, Finn? Come mai hai proprio pensato di accettare un lavoro qui a New York?” chiese Rachel dopo poco, curiosa. “Non c’è un perché particolare …” mentii lui. Come poteva dirle che era venuto lì per rivederla? Aveva assurdamente pensato di incontrarla e così era stato, l’aveva rivista… Certo, aveva immaginato il loro incontro in maniera differente, ma a lui andava bene anche così, in fondo l’importante per lui era averla vista di nuovo.
“Sono felice che tu sia qui” disse lei, all’improvviso. “Davvero?” chiese Finn, confuso. “Sì; insomma, non ci vediamo da anni ormai e sono felice che tu ora sia un insegnante alla NYADA, farai sicuramente un buon lavoro” rispose Rachel. Ma che stava dicendo? In pratica era come confessargli che non voleva vederlo andare via un’altra volta! Finn le sorrise dolcemente e questo la rassicurò. “Grazie. Conta molto per me il tuo parere” constatò lui. Ma che stava dicendo? Le stava praticamente dicendo di essere venuto lì per lei perché era ancora innamorato! A quel punto, entrambi si sorrisero, imbarazzati. “Ehi, che ne dici di andare a fare una passeggiata?” chiese Finn, nervoso. “Certo, è un’ottima idea” gli rispose lei, sorridendogli dolcemente. Così, dopo aver finito i loro caffè, si recarono insieme alla cassa, in silenzio. Appena arrivati, Rachel stava tirando fuori dalla sua borsa il suo portafoglio, ma Finn la bloccò, tenendola per il braccio. “Lascia stare, faccio io” le sorrise. “Ma …” “Niente ma. Davvero, non ti preoccupare, pago io”. Pochi secondi dopo arrivò la cassiera che sorrise ai due. “Pago io per lei” le disse Finn. “Ok. Sono 7 dollari” “Perfetto” rispose Finn, dando i soldi alla donna, per poi uscire dal bar con Rachel. “Non dovevi pagarmi il caffè, Finn” gli disse Rachel. “Non è stato un problema.” le sorrise. “Ok. Dove andiamo?” “Non so, tu che proponi, visto che conosci la città meglio di me?” le chiese Finn. “Central Park” rispose lei sicura, avviandosi insieme a lui. Arrivati al grande parco di New York, iniziarono a passeggiare vicini, chiacchierando.
“Sono contenta di averti rivisto, mi sei mancato” sussurrò ad un tratto lei, sorridendogli dolcemente. “Anche tu mi sei mancata” le rispose Finn, fermandosi e girandosi verso di lei. “Allora, dove ti fermerai a vivere?” gli chiese lei, curiosa. “Non lo so ancora, non ho ancora trovato un appartamento decente…” rispose lui, fissandola imbarazzato. “Oh…. Beh, forse potresti venire da noi” esclamò Rachel, accorgendosi solo dopo di quello che aveva proposto a Finn. “Da voi? Intendi, tu, io, Kurt, Blaine e Santana: insieme?” chiese lui, confuso. “Sì, cioè forse. Se ti va…” azzardò Rachel. “Credo sia un’ottima idea. Così potremmo riallacciare i rapporti” le sorrise. Rachel rimase incantata da quel mezzo sorriso, così dolce eppure così malizioso; le era mancato un sacco e avrebbe fatto qualsiasi cosa pur di poter baciare ancora una volta quelle labbra sottili... Ad un tratto, quasi come se la stesse leggendo nel pensiero, Finn le si avvicinò e le prese il viso tra le mani, per poi baciarla lentamente. Rachel rimase sbalordita da quel gesto così audace, ma si lasciò trasportare e ricambiò il bacio, permettendo a Finn di entrare tra le sue morbide labbra, in modo che le loro lingue giocassero assieme e, finalmente, SI RITROVARONO. Quando si staccò, Finn era senza fiato. “Mi dispiace” sussurrò poco dopo. “Di cosa? Non ti devi scusare” gli spiegò Rachel, baciandolo di nuovo. Finn sorrise. “Non ti lascerò ma più da sola, è una promessa” concluse Finn, prendendola per mano e ricominciando a camminare con lei, di nuovo la sua ragazza.
 
Angolo autrice:
Rieccomi! Spero che la storia vi sia piaciuta, se volete recensite, datemi dei consigli o quello che volete voi!
Alla prossima! :)
  
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