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Autore: Small Wolf    29/12/2013    3 recensioni
-Zia, guarda che bello questo fiore!-esclamò la piccola Sakura mentre indicava alla donna che le era affianco una giovane rosa rossa dai petali bagnati di rugiada i quali brillavano al sole mattutino come bellissimi svaroski.
Ino sorrise e si chinò all'altezza della nipote acquisita per annusare il profumo delicato della rosa.
-Questa è una rosa, tesoro mio. E' il fiore dell'amore.
-E come mai ha le spine?-chiese perplessa la piccola, guardandola con gli enormi occhi verdi così simili a quelli della madre che non aveva mai conosciuto.
-Perchè il fiore più bello ha sempre le spine.
Genere: Fluff, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Ino Yamanaka, Nuovo Personaggio, Sakura Haruno, Sasuke Uchiha | Coppie: Sasuke/Sakura
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la serie
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Erano le sei del pomeriggio e il sole iniziava a proiettare le sue lunghe ombre sul tutta Konoha, oscurando a tratti i volti scolpiti degli Hokage e le vie asfaltate della città.
Lungo il lago, passeggiavano mano nella mano una bimba dai capelli neri come la pece e gli e una giovane donna con gli occhi azzurri, di cui uno coperto da un ciuffo che cadeva fin alla base del collo e una lunga coda di cavallo che le arrivava alla vita. 
Era il loro rito di tutte le domeniche, passeggiare per il vialone accanto al quale scorrevano le acque fresche del torrente e che portava, nella direzione dell'acqua al cimitero comunale.
Ino ci teneva che la piccola Sakura andasse a trovare i suo genitori almeno una volta a settimana e ne ricordasse i volti incastrati nella pietra delle lapidi. Forse lo faceva anche un pò per se stessa, probabilmente senza quel ritorno continuo perfino il volto della sua migliore amica si sarebbe un pò offuscato. Inoltre, quello di andare ogni domenica pomeriggio al cimitero era un abitudine che aveva preso proprio con la sua vecchia amica e che aveva portato avanti anche una volta che questa si era uccisa, asciandosi cadere dal punto più alto del monte deglio Hokage. 
Sakura non ce l'aveva fatta a sopportare l'assenza del suo Sasuke, morto nello scontro finale della guerra per salvarla, neppure allora che aveva una bambina di pochi mesi da crescere. Si era sentita inadeguata a quel ruolo di madre, sentiva che sola non ce l'avrebbe fatta, neppure con il supporto di Naruto, il nuovo capo villaggio.
Così l'avevano trovata la mattina seguente in una pozza di sangue con il viso rigato di sangue e i capelli imbrattati di rosso a seguito di un forte impatto con la strada.
Ino, si era sentita stupida e impotente, era rimasta settimane chiusa a casa a piangerla a pregare i Kami che accogliessero in paradiso l'anima disperata di quella giovane ragazza. Credeva di aver perso ogni possibilità di riscatto, non essendo riuscita a salvare perfino la sua migliore amica quando poi, alcuni uomini erano venuti ad affidarle la bimba in fasce che dormiva tranquilla fra le braccia di uno di loro, ignara del fatto di essere orami sola al mondo. 
E poi, quando aveva aperto gli occhioni smeraldo alla faccia stupita di Ino, la bionda aveva capito che forse non tutto sarebbe stato vano se avesse cresciuto quella bimba come sua. Forse, si era detta, Sakura l'avrebbe perdonata per non essere riuscita a impedirle quel gesto disperato.
Così le aveva cambiato il nome e affibiato quello della madre, sperando che almeno così il ricordo della rosa sarebbe stato più vivido.
-Zia, guarda che bello questo fiore!-esclamò la piccola Sakura mentre indicava alla madre una giovane rosa rossa dai petali bagnati di rugiada i quali brillavano al sole mattutino come bellissimi svaroski.
Ino sorrise e si chinò all'altezza della figlia per annusare il profumo delicato della rosa.
-Questa è una rosa, tesoro mio. E' il fiore dell'amore.
-E come mai ha le spine?-chiese perplessa la piccola, guardandola con gli enormi occhi verdi, così simili a quelli della madre che non aveva mai conosciuto.
-Perchè il fiore più bello ha sempre le spine.
La bima esibì un faccino perplesso e si ficco il ditino in bocca come faceva quando ragionava su qualcosa che riteneva importante.
-Ma le cose belle non fanno male, vero zia?
La vista dell'adulta si appannò di commozione di fronte a tutta quella spudorata innocenza. Come poteva spiegare a una bambina così piccola e speranziosa che alla fine erano proprio le cose più belle a far soffrire maggiormente? Come poteva dirle che in realtà avrebbe sempre avuto una grande paura di perdere le cose migliori, proprio perchè rare, ma che avrebbe ugualmente dovuto combattere per ciò che amava, persona o cosa, poichè la vita andava vissuta con tutti i rischi e le difficoltà che comportava?
In poco tempo si ritrovò a un bivio, un bivio che neppure adesso che era cresciuta riusciva ad affrontare. 
Il rischio da un lato, la sicurezza dell'illusione dall'altro. Non avrebbe per sempre potuto nascondersi dietro un'ombra e sperare che anche a Sakura andasse tutto bene, che crescesse come avrebbe voluto, senza paura di niente e col cuore libero che sua madre non aveva mai avuto.
eppure no, non avrebbe potuto metterle davanti la freddezza della realtà per questo si inginocchiò e la strinse forte a se.
-Promettimi una cosa, tesoro...-le sussurrò al piccolo orecchio.
-Si zia-rispose l'altra con naturalezza.
-Promettimi che non avrai paura di pungerti...
-Non mi pungerò se starò attenta!
Ino si asciugò le ciglia lunghe e umide e si allontanò da lei per guardarla in viso.
-Coglierai tutte le rose che troverai e le curerai nel tuo giardinetto senza venderle a nessuno. Ricorda che sono i fiori più belli, profumati e delicati e che necessitano di tanto sole e molta acqua.
La piccola le sorrise e annuì, fiera che la zia le desse lezioni di "giardinaggio", sicura che si fidasse delle sue capacità. Non poteva certo cogliere il messaggio subliminare che Ino le stava inculcando.
-Brava tesoro. 
Si ripresero per mano e ricominciarono a camminare dirette verso casa.
-Zia
-Si?
-Domani porto una rosa alla mamma e anche una al papà... così vedranno che non non mi pungerò!
Ino le mise un braccio attorno alle spalle e la strinse contro il fianco. Il le nuvole avevano delle bellissime sfumature rosate e arancioni e il cielo si era tinto di un magnifico colore rosso. Rosso amore.

COMMENTO AUTRICE:
Salve! Hem, mi sono cimentata con questa fic dai personaggi insoliti... spero che vi sia piaciuta almeno un pò ^^ grazie a chi ha letto e chi recensirà. :)
  
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