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Autore: Susy07    29/12/2013    6 recensioni
Ciao ragazze! So che postando questa storia probabilmente sto facendo la stupidaggine più grande degli ultimi mesi, ma mi piacerebbe ricevere qualche recensione
TRATTO DALLA STORIA
Lui ama lei, con quelle unghie sempre perfette, causa di svariate ore dall'estetista, con quei capelli biondo cotonato e con quegli occhi che non trasmettono nessuna emozione. Perchè le ragazze ingenue come me si innamorano sempre di ragazzi che non ricambieranno mai? Possibile che siamo attratte dall'unica cosa che ci respinge, che non ci vorrà mai? La cosa più brutta dell'amare una persona che sai già non essere adatta a te, è che tu lo fai lo stesso, pensando che per voi potrà esserci un futuro, ma la realtà è un'altra.Ormai non riesco più a credere alle mie amiche, che non fanno altro che dirmi che lui non mi merita, che se non mi vuole è solo lui a perderci. Ma non è vero! Edward è un ragazzo meraviglioso, troppo dolce e onesto per questo mondo macchiato dalla cattiveria della gente.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Un po' tutti | Coppie: Bella/Edward
Note: OOC | Avvertimenti: Contenuti forti | Contesto: Nessun libro/film
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Il mio capo

POV Bella

Mi poggio una mano sul cuore, mentre respiro affannosamente. La vista sta cominciando lentamente ad annebbiarsi, mentre sento il rumore del mio cuore, che batte ad una velocità inverosimile. Annaspo in cerca d'aria. Aria che non riesce a raggiungere i polmoni, aria che forse non respirerò mai più. Cado, non riesco a non farlo. Mi sembra di scivolare lentamente in un bivio, oscuro e tenebroso, dove creature ancora sconosciute al mondo mi trascinano sempre più in basso, sempre più in profondità, dove passerò il mio tempo a scontare le pene che mi aggravano l'anima. 

Buio, sono sola. Sola contro il mondo e le malvagità che ancora esso nasconde per me, perchè io sono cattiva. Anche se all'apparenza posso sembrare una brava ragazza, che aiuta tutti con gentilezza e onestà, in verità sono un diavolo. Servitrice del male, che agisce protetta dall'umiltà della sua apparenza. Perchè? Perchè sono questo? Non lo so nemmeno io! L'unica cosa di cui sono certa è che devo pagare. Scontare le mie pene e liberarmi finalmente l'anima. 


Mi alzo di scatto dal letto, posandomi una mano sulla fronte, grondante di sudore. Un altro incubo, in cui vengo punita, maltrattata e abbandonata. Ormai è da una settimana che non dormo, passo le notti ad osservare il soffito in cerca di quel sonno che penso mai arriverà. Poi, quando finalmente riesco ad addormentarmi, gli incubi invadono la mia mente e mi ritrovo ancora una volta seduta sul letto della mia grande stanza, sola e con una strana sensazione nel petto. Questa storia non può durare ancora per molto! Guardo esitante la sveglia, accorgendomi che sono già le sei di mattina. Mi alzo, precipitandomi in bagno, per poi farmi una doccia. Forse questo è il momento che adoro maggiormente nella mia, ormai monotona ed insonne vita. L'acqua sembra lavare le impurità del mio corpo e per pochi minuti mi sembra di non essere la stessa ragazza che poco fa si risvegliava madida di sudore e con un peso aggiunto al suo fragile cuore. Cosa mi sta accadendo? 

Dopo essermi vestita con un gonna blu notte ed una giacca abbinata, mi dirigo verso l'ascensore. Cammino per strada mentre percepisco lo smog delle macchine penetrarmi anche le ossa. Questo è uno dei lati negativi dell'abitare a New York, ma per quante volte io ci abbia provato non riesco ad andarmene da questa città. Perchè? Semplice. Edward Cullen. L'uomo più desiderabile ed appetibile dell'intero universo ed anche capo indiscusso dell'azienda finanziaria in cui lavoro come segretaria. Ora, sono certa che tu lettore penserai che lui sia uno di quei capi stronzi e playboy che trattano di merda le proprie segretarie... Beh, ti sbagli! Edward Cullen è esattamente l'opposto. Così dolce, con quelle fossette che compaiono ai lati della sua bocca ogni volta che sorride, ma così sensuale con quei suoi occhi che ti scrutano l'anima. Credo di essermi innamorata di lui dalla prima volta in cui l'ho visto, due anni fa. Lui è la mia vita, la mia ossesione. Logicamente per lui non sono altro che la segretaria/ migliore amica che si occupa di tutti gli impegni che ha durante la giornata. Come sono certa di questo? Lui è fidanzato ed in procinto di sposarsi con l'affascinante Tanya Denali, che oltretutto mi odia. Giungo finalmente all'agenzia per cui lavoro da ormai due anni e, una volta raggiunto l'ultimo piano, mi accomodo alla mia scrivania, dove vi trovo una busta, contenente la mia colazione. Leggo il biglietto, nascosto in mezzo al muffin al cioccolato ( il mio preferito!) ed il caffè, con due gocce di latte. Noto anche una piccola margherita, il mio fiore preferito

" Per te, mia dolce Bella.

Spero che sia di tuo gradimento! 

A dopo, 

Edward"

Adesso io mi chiedo : si può avere un capo più affettuoso di così? Penso proprio di no! Facendomi trovare questa busta mi ha rallegrato la giornata. Perchè è già impegnato? E perchè io sono così terribilmente inadatta a lui? Sbuffo, lasciandomi cadere sulla sedia. Tanya non immagina neanche quale fortuna abbia!!! Comincio a lavorare, aspettando ansiosamente l'arrivo di Edward, che giunge all'ultimo piano dell'imponente palazzo in cui lavoro circa due ore dopo. 

Lo guardo entrare, in giacca e cravatta, perfetto come sempre. Appena giunge accanto a me mi alzo, andandogli incontro - Grazie mille per la colazione, signor Cullen! E' stato molto carino da parte sua, anche se poco professionale!- Edward sbuffa, iniziando a togliersi la giacca - Bella, quante volte te lo devo dire?!? Non devi darmi del "lei"! Per te sono solo Edward! Sei la mia migliore amica e nessuno più di te, in questo palazzo, ha diritto a chiamarmi con il mio nome di battesimo!- io annuisco, ben sapendo che domani ripeterò l'errore, come succede tutte le volte. Edward mi sorride, ma non uno di quei sorrisi normali, che ricevi tutti i giorni anche da persona estranee. No, quello è uno di quei sorrisi che ti può rivolgere solo una persona che ti ama veramente tanto, uno di quelli che ti fa battere forte il cuore e ti mozza il respiro. Mi sembra di sciogliermi come un cioccolatino fondente sotto il sole del deserto de Sahara e non riesco a fare altro che ricambiare. Decido di voltarmi, per interrompere questo momento di estremo imbarazzo che si è creato, almeno per me, ma lui mi blocca - Isabella, stavo pensando ... Tu sei la mia migliore amica ormai da due anni e mia segretaria personale, perciò, in teoria, potresti aiutarmi non solo con l'azienda, ma anche con altri tipi di problema?- sembra ... Impacciato(?). Mi volto all'istante - Certo signor... Edward!-mi correggo. Oh, Dio!!! Non dirmi che vuole chiedermi un appuntamento! Sarebbe la fine del mondo. Comincio ad eccitarmi, sperando che sia quello che penso! Lui, intanto, continua a parlare - Quindi non ti dispiacerebbe se ...- io scuoto il capo, avvicinandomi, ma Edward mi massacra il sogno ancora prima che questo sia cominciato - Ho dei problemi con Tanya e tu mi devi aiutare! Ieri sera abbiamo litigato e adesso non so più come farmi perdonare!- la terra mi manca sotto i piedi, mentre mi sembra che il mondo mi stia crollando addosso. Dopo pochi minuti mi decido a parlare - Certo Edward. Chiedimi tutto quello che vuoi!- lui mi sorride gioioso e mi abbraccia di slancio - Grazie, allora ti aspetto nel mio ufficio tra dieci minuti, d'accordo?- io annuisco, incapace di parlare, mentre percepisco il suo odore entrarmi nelle narici. 

Esattamente dieci minuti dopo mi ritrovo seduta a gambe incrociate, per quanto la gonna possa permettermelo, sulla scrivania di Eddy ( si, lo chiamo Eddy!) mentre lui,è letteralmente spaparanzato sulla sua sedia girevole. Inizia a parlare - Bella, te lo giuro! Non so più cosa fare! Devi aiutarmi!- io lo tranquillizzo, chiedendogli di raccontarmi tutto nei dettagli - Perchè avete litigato?- domando, mentre una certa curiosità comincia a logorarmi lo stomaco - Beh, in verità ...- dice, non guardandomi negli occhi - Il problema saresti tu!- dice, mentre a me sembra di aver capito male le sue parole. Mi poggio una mano sul petto, esclamando sorpresa - Io?!?- lui annuisce - Dice che passo troppo tempo con te e che tu sei solo la mia segretaria e che, perciò, non dovresti sapere tutto su di noi ... Io ho detto l'opposto ed abbiamo finito col litigare.- sono stupita e quasi offesa. Chi si crede di essere quella donna, per comandarlo a bacchetta?!? So già che le parole che sto per pronunciare mi faranno soffrire tanto, troppo, ma devo farlo - Se la causa dei vostri mali sono io, allora me ne vado! - dico, con un groppo in gola. Edward si alza di scatto, facendo ribaltare la sedia - Assolutamente no! Tu non te ne vai da qui, chiaro?- il suo viso è a pochi centimetri dal mio e noto i suoi occhi abbassarsi, per guardare le mie labbra. L'incantesimo si spezza troppo presto e lui si riaccomoda, un pò confuso - Volevo dire... Non c'è bisogno che tu te ne vada, Bella. Sul serio! La rabbia di Tanya è solo una cosa passeggerà, fidati di me- io annuisco, incapace di dire o fare altro, mentre dentro di me non posso fare altro che chiedermi perchè non mi ama. Lui ama lei, con quelle unghie sempre perfette, causa di svariate ore dall'estetista, con quegli capelli biondo cotonato e con quegli occhi che non trasmettono nessuna emozione. Perchè le ragazze ingenue come me si innamorano sempre di ragazzi che non ricambieranno mai? Possibile che siamo attratte dall'unica cosa che ci respinge, che non ci vorrà mai? La cosa più brutta dell'amare una persona che sai già non essere adatta a te, è che tu lo fai lo stesso, pensando che per voi potrà esserci un futuro, ma la realtà è un'altra. Ormai non riesco più a credere alle mie amiche, che non fanno altro che dirmi che lui non mi merita, che se non mi vuole è solo lui a perderci. Ma non è vero! Edward è un ragazzo meraviglioso, troppo dolce e onesto per questo mondo macchiato dalle cattività della gente. Io lo amo come se non avessi mai amato nessuno, prima d'ora. Ogni volta che il suo sguardo incontra il mio percepisco che quello che provo per lui cresce, diventa sempre più forte ed importante. Qualcosa di unico, ma che mai avrà un futuro. Forse è davvero giunta l'ora di andarmene, di lasciarlo andare. Tanya ha vinto, ha il suo cuore ed io non ho intenzione di apparire come l'eterna innamorata di un uomo che non potrà mai avere. Che cosa devo fare? 

Lo guardo, mentre, ancora imbarazzato per le sue parole, si spettina nervosamente i capelli - Tu la ami?- domando. Lui mi guarda. Occhi che si incontrano, anime che si uniscono nella semplice forza di uno sguardo penetrante, forse ricco di parole che non possono essere dette, parole che vorrei pronunciasse ma che forse mai usciranno dalle sue labbra perfette. Edward annuisce - Io credo di amarla.- mi alzo, ma senza interrompere il contatto con i suoi occhi - Mia madre dice che quando ami una persona lo sai, senza "forse" o "ma". Forse non lo vuoi ammettere nemmeno a te stesso, ma io sono pronta a giurare che dentro al tuo cuore hai la risposta alla mia domanda- non ho mai smesso di guardarlo negli occhi. Edward si avvicina a me - Rispondimi - sussurro. Mi cinge il viso con le mani e mi bacia. Succede tutto così in fretta che quasi non me ne rendo conto! Lui mi sta baciando! Ci stacchiamo troppo presto ed io non riesco neanche a godermi l'attimo - No, è uno sbaglio! Tutto un maledetto sbaglio!- mi dice. Sento le lacrime che vorrebbero uscire, per rigare le mie guancie, ma mi trattengo dal piangere - Cosa è uno sbaglio? Questo bacio, o i miei sentimenti per te?!?- urlo. Lo vedo irrigidirsi - Esatto, Edward! Io ti amo, ti amo dalla prima volta in cui mi hai rivolto la parola e tu neanche te ne sei reso conto! Mi sembra chiaro che tu non provi lo stesso sentimento. Per te sono un'amica, un'amica e basta! - lui non parla, mi guarda e poco dopo abbassa il capo - Proprio come pensavo- sussurro, mentre esco dal suo ufficio. Piango, non mi voglio trattenere. Mi siedo alla scrivania e mi rendo conto di quello che è accaduto. Non ha più senso restare qui, se lui non mi ama. Meglio andarmene ... Sono solo un peso ora che conosce i miei sentimenti. Poso tutti gli oggetti di mia proprietà in una scatola e scrivo un biglietto:

Caro Edward, penso sia giunto il momento per me di lasciare questo posto. Ho deciso che cambierò città, anche perchè New York non è mai piaciuta molto, in verità l'unico motivo che mi spingeva a restare eri tu! Ti ricordi quel giorno, in cui ti incontrai in biblioteca? Io stavo cercando di capire una frase di Shakespeare " Il sole stesso non vede se il cielo non si schiara". All'inizio non comprendevo il suo significato ... Ora ho capito! Ti auguro tutta la felicità di questo mondo, perchè ti assicuro che te la meriti! 

Un bacio, 

Isabella 

Rileggo il biglietto e poi lo poso delicatamente sulla scrivania. "Addio Edward" penso per poi alzarmi e dirigermi verso l'ascensore. 

Sono a casa, mentre cerco su internet un biglietto d'aereo per tornare a Forks. Mi mangio le unghie, mentre l'agitazione comincia a crescere. Il battito del mio cuore accelera senza un motivo, ma sento che sta per accadere qualcosa. Mi alzo dalla sedia e mi dirigo in cucina, per prepararmi una bella cioccolata calda, quando sento il campanello di casa suonare insistentemente. Corro alla porta e l'apro, senza neanche controllare dallo spioncino. Mi poggio una mano sulla bocca quando davanti a me compare l'ultima persona che mi aspettavo di vedere 

-Che ci fai qui?- gli domando. Edward mi fissa, per poi sussurrare - Posso entrare?- io annuisco, ancora sorpresa, mentre richiudo la porta dietro di lui - Perchè te ne sei andata?- mi chiede subito. Io incrocio le braccia - Secondo te, perchè? Io ti amo Edward e non riesco più a fare finta di niente. Mi viene da piangere ogni volta che penso che non sarai mai mio, perchè tu appartieni a lei! A Tanya! Mi hai detto che credi di amarla, perciò cosa ci fai qui? Vai da lei e lasciami vivere la mia vita in pace! Vattene!- urlo, isterica e piangente. Non doveva venire! Non doveva! - Io non ce la faccio a lasciarti andare! Ti voglio nella mia vita!- mi ha sorpreso con quest'ultime parole. Con un sussurro gli chiedo -Perchè?- Edward si volta, mentre si scompigla i capelli con una mano. Mi avvicino - Non lo so! L'unica mia certezza ora sei tu. Ho lasciato Tanya quando ho letto il tuo biglietto e poi sono corso qui- io balbetto - Tu hai lasciato Tanya?- lui annuisce. Gli pogio una mano sulla guancia ed Edward mi bacia. 

Quel giorno facemmo l'amore e capimmo di essere destinati l'uno all'altro. Ricominciai a lavorare come sua segretaria e dopo un anno e mezzo ci sposammo. Quel giorno è stato quello più bello della mia vita, perchè finalmente Edward mi ha detto di amarmi, esattamente come io l'amavo, ed amo tutt'ora lui!

Note dell'autore...

Ciao ragazze, non chiedetemi cosa mi sia saltato in mente perchè proprio non lo so! Diciamo pure che questa storia non è un granchè! Non è originale, e nemmeno scritta bene, infatti non so nemmeno cosa mi abbia convinta a postarla! So che riceverò molte critiche, se mai una di voi riuscirà ad arrivare fino a qua! Comunque la vocina dentro di me mi ha convinta a postare questo raccontare, perciò prendetevela con lei e non con me! Alla prossima

  
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