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Autore: xsimplebuteffective    30/12/2013    5 recensioni
-Ehi biondo, noi stiamo uscendo a fare una passeggiata.- avviso rapida mandandogli un bacio volante.
-Scommetto che anche quest'anno ti sei ridotta alla Vigilia a fare i regali.- dice ridacchiando.
-Ti stai sbagliando come quella volta che ti dissi di aver già prenotato da Nando's quando non lo feci.- dico sulla soglia della cucina.
-Allora perché i tuoi regali non sono sotto l'albero?- dice guardandomi con lo sguardo di uno che la sa lunga.
-Ti hanno mai detto che i regali li porta Babbo Natale?- dico senza pensarci.
Genere: Comico, Commedia, Fluff | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Slash | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti, Zayn Malik
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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Happy Christmas!






 
-Come cazzo è possibile che devi fare i regali di Natale il giorno della Vigilia, eh?- mi rimprovera Zayn.
Minchia, sono già stressata di mio e non ho bisogno di qualcuno che faccia aumentare il mio stato emotivo.
Potrei spaccargli qualcosa in testa se lo sento continuare a lamentarsi, giuro.
Diciamo che non sono la persona adatta a fare regali e la mia bassissima creatività mi rende giusto un po' nervosa.
-Potresti tapparti la bocca in qualche maniera o devo fare io?- dico rivolgendogli uno sguardo antipatico mentre indosso la giacca.
Mi guardo alla specchio e cerco di sistemarmi i capelli cercando di non sembrare una pazza appena uscita dal manicomio.
-Tranquilla, non sembri una pazza appena uscita al manicomio.- mi rassicura quell'amore del mio ragazzo.
Il mio istinto omicida sta salendo a livelli impressionanti.
-Senti Goku, dove preferisci un calcio? Nelle palle o nel culo?- dico girandomi verso di lui.
Lo sento ridere perché si diverte così tanto a farmi uscire pazza, questo stronzo.
Gli sistemo spontaneamente il colletto della camicia che gli ho regalato una settimana fa e gli metto al collo una sciarpa.
-Non la voglio la sciarpa, mamma.- protesta.
Sbuffo nuovamente, pensando che potrei utilizzare la sciarpa come frusta.
-Zayn, porca minchia, ci sono meno tre gradi fuori e domani è Natale! Se ti prendi la febbre, te la tieni senza lamentarti e ti curi da solo, va bene?- dico incazzata.
Ride ancora per poi abbracciarmi.
Il punto è che sono troppo buona. Da quando io e Zayn ci siamo messi insieme, sono diventata così caritatevole con lui: gli risparmio fin troppi calci in culo.
Nonostante tutto accetto l'abbraccio e gli stampo un bacio sulle labbra. Mi stacco velocemente cercando qualcuno in casa da avvisare. Vado in cucina e trovo Niall intento a impacchettare il suo regalo di Natale per Miranda.
-Ehi biondo, noi stiamo uscendo a fare una passeggiata.- avviso rapida mandandogli un bacio volante.
-Scommetto che anche quest'anno ti sei ridotta alla Vigilia a fare i regali.- dice ridacchiando.
Ma è serio?
Che cazzo hanno organizzato, un'associazione per sfottermi?
-Ti stai sbagliando come quella volta che ti dissi di aver già prenotato da Nando's quando non lo feci.- dico sulla soglia della cucina.
-Allora perché i tuoi regali non sono sotto l'albero?- dice guardandomi con lo sguardo di uno che la sa lunga.
Quell'albero mi è costato un fottutissimo giorno di lavoro con cinque minchioni che cercavano di aiutare accoppiando palline a cazzo, lasciando parti dell'albero totalmente vuote.
Rendiamoci conto, poi si incazzano quando gli dico che sono dei nulla facenti.
Piuttosto devo inventarmi qualcosa.
-Ti hanno mai detto che i regali li porta Babbo Natale?- dico senza pensarci.
Raggiungo Zayn davanti la porta e usciamo velocemente.
Chi ha mai detto che a Londra pioveva solo?
Sta nevicando e penso di star rincoglionendo di brutto perché amo la neve. Mi infilo il berretto di lana bianco in testa e afferro la mano di Zayn, più felice che mai.
Io sono felice, la vecchietta che passeggia il cagnolino stretto in un maglioncino è felice, il bimbo sullo skateboard che è appena scivolato è felice, tutta Londra è felice e tutto il mondo è felice... tranne Zayn Malik.
-Questa minchia di neve mi rovina il ciuffo.- lo sento lamentarsi.
Scoppio a ridere per la sua espressione buffa e lo ignoro, godendomi le strade ricoperte di bianco e l'eccitazione natalizia sul volto delle persone.
-Che sarà mai! C'è la neve, è Natale e sei con la tua amata fidanza in giro per Londra.- elenco le cose belle del momento, trovando qualcosa che possa distrarlo.
-Il cazzo, Cate. Senza i miei fantastici capelli al proprio posto io non mi sento tranquillo. Fanculo alla neve, al Natale e alla mia amata fidanzata con la quale sono in giro per Londra. Che poi non so nemmeno che cosa ci sto a fare qua, dato che devi comprarli tu i regali.- dice palesemente scazzato.
Fermiamoci un secondo.
Che cosa ha appena detto il qui presente ragazzo nonchè mio fidanzato?
Lo guardo talmente male che dalla sua espressione noto che ha appena capito cos'ha detto. Prontamente si porta le mani laggiù, prevedendo un mio colpo basso che non tarda ad arrivare.
-Non ci sento più gusto, prevedi tutto quello che faccio!- mi lamento sbattendo i piedi per terra.
-Grazie al cazzo, Cate. Tenti di castrarmi più di venti volte al giorno e se io non avessi imparato a prevederti, a quest'ora mi avrebbero amputato il mio amichetto.- mi risponde sincero.
In effetti non ha tutti i torti.
-Nella nostra relazione sono tutte cose prevedibili, Zayn. Forse dovremmo prenderci una pausa di riflessione.- dico seria.
Mi allontano di qualche passo da lui, curiosa di vedere la sua reazione.
-Ok.- fa semplicemente fermandosi.
Quando capisco cos'ha detto mi fermo anch'io e lo raggiungo.
-Ok?- dico alzando la voce di un tono.
-Sì, credo che tu abbia ragione.- dice serio guardandomi negli occhi.
Mi sento male.
Vorrei semplicemente che tutto si trasformasse in un balletto in tipico stile High School Musical, che Zac Efron -anche se si è dichiarato gay- venisse da me dichiarandomi amore e rendendomi partecipe di una canzone.
-Io stavo scherzando, Javaad.- dico estremamente seria.
Zachary, dove minchia sei?
-Io no. Ci vediamo a cena stasera, me ne torno a casa.- dice andandosene seriamente.
Fanculo Zac Efron, adesso ho bisogno che Vanessa mi insegni a cantare quella canzone in cui viene ammaronata da quel bonazzo perché sì, è quello che sta succedendo a me.
Cate, manteniamo la calma.
Corro dietro Zayn e gli salto sulle spalle, dicendo qualche frase senza senso. Poi Zayn, dall'altro lato della strada, si gira e mi guarda sconvolto.
Un momento.
Se Zayn è dall'altro lato della strada, su chi mi sono lanciata?
-Ehi, bellezza.- mi fa il ragazzo facendomi scendere dalle sue spalle.
Zayn si avvicina velocemente e mi afferra per un braccio.
-Bellezza sto cazzo, amico.- dice minaccioso.
Mi trascina verso i negozi e non dice una parole per qualche minuto.
Stando con me ha imparato nuove parolacce, mh.
Stavolta sono io che gli salto in spalla, senza preoccuparmi del fatto che agli occhi dei bambini che sono usciti per comprare il nuovo Cicciobello Safari, sembriamo due elementi che si stanno accoppiando.
-Non facevi sul serio, vero Jawy?- dico con voce tenera. -Io stavo scherzando, non cambierei nulla della nostra relazione, mi vai benissimo anche così isterico come se avessi le tue cose.- dico regalandogli un bacio sulla guancia.
Lui si addolcisce e mi fa scendere per poi girarsi e abbracciarmi.
-Oh piccola mia, neanch'io cambierei niente. Immagina com'è avere tre settimane di te isterica senza le tue cose e una settimana di te isterica con le tue cose.- dice amorevole.
Potrei tiragli uno schiaffo ma mi limito a fargli una linguaccia e a riprendere la sua mano.
-Da chi iniziamo con i regali?- domando io.
Lo vedo assumere un'espressione pensierosa e subito dopo un'altra orgogliosa.
-Iniziamo alle persone a cui sai più o meno cosa comprare!- dice sentendosi il re dell'universo.
-Bravissimo amore, non ti facevo così intelligente!- dico lodandolo. -Peccato che sia una merda nel fare i regali e che non abbia la più pallida idea di cosa regalare ai ragazzi.- ammetto.
Lui mi guarda con lo stesso sguardo fiero di prima, per niente influenzato dalla mia negatività.
-Ehi baby, non per niente hai un ragazzo che sa fare ottimi regali!- dice facendomi l'occhiolino.
Dopo due ore e mezzo, due cioccolate calde con marshmallow e tanta neve, abbiamo i regali.
-Non ci credo che ce l'abbiamo fatta.- dico appoggiandomi la testa sulla spalla del moro.
-E il mio regalo?- dice lui deluso.
Che mi invento?
-Ho finito i soldi, mi dispiace.- dico sincera.
Minchiate, l'ho comprato più di un mese fa.
Ad essere sincera è stato in regalo più facile perché sapevo che lo desiderava.
-Non fa nulla, mi basti tu.- dice facendo spallucce.
Mi bacia con dolcezza, facendomi sentire a casa come sempre. E casa sottintende calore, felicità e amore.
Ci avviamo verso casa e quando arriviamo cerco di non farmi notare e poso tutti i regali sotto l'albero. Mentre Zayn è in bagno salgo in camera e aggiungo anche il suo regalo.
-Oh guarda, è arrivato Babbo Natale!- dice Niall indicandomi.
Scende le scale e mi abbraccia. Dopo tutto questo tempo siamo sempre gli stessi e l'affetto si è triplicato.
-Se non taci puoi scordarti il mio meraviglioso regalo.- dico a denti stretti senza smettere di sorridere.
-Sto zitto, ok.- dice strofinando il naso sul mio collo, cosa tipica di Niall.
Rido perché mi fa il solletico ma un colpo di tosse ci interrompe.
-Se vuoi mi faccio biondo, imparo a suonare la chitarra e a parlare con l'accento irlandese.- dice Zayn sorridendo.
È appoggiato sullo stipite della porta a braccia incrociate e ci guarda sorridendo.
-Non fare lo scemo.- dico correndo da lui.
Mi prende in braccio come sempre e mi lascia un bacio sulla fronte per poi recarsi verso la cucina. Liam è intento a cucinare e si sa che non è il figlio di Gordon Ramsey ma sembra avere tutto sotto controllo.
-Vuoi una mano, cuoco sexy?- dico scendendo e avvicinandomi a lui.
-Potresti controllare l'arrosto in forno?- dice concentrato.
Tutti vorrebbero un Liam Payne che cucini per la Vigilia di Natale le sue specialità. 
-Certo!- dico entusiasta di essere utile.
È risaputo che non sono un asso in cucina.
Né un asso, né un due o un tre.
Combino danno e basta.
Mi ricordo di quella volta che volevo fare una cena per i ragazzi quando erano fuori e dovetti chiamare John, un simpatico pompiere che mi aiutò a non mandare in fiamme tutta la casa.
Convintissima mi abbasso e cerco di aprire il forno.
-Ehi, non si apre.- dico tirandolo per il manico con delicatezza.
-Devi mettere più forza.- mi incita Liam.
Riprovo ma non riesco.
-Che femminuccia.- fa Zayn mettendomi da parte e abbassandosi.
Inizia a tirare sempre più forte.
-Questi forni fasulli, fanculo.- impreca.
D'un tratto il forno si apre con uno scatto, gli occhi di Zayn si aprono spaventati e il vassoio incandescente va a finire sulle gambe di quest'ultimo.
-Cazzo, aiutatemi!- urla.
Niall -lo chiamavamo il geniaccio della casa-, prende il vassoio a mani nude. Riesce a sollevarlo ma lo lascia andare nuovamente sulle gambe del moro con un imprecazione.
-Che minchia fai, Niall?!- gli urla il diretto interessato.
Allora arriva il più responsabile, Liam, che con una tranquillità assurda afferra le presine e solleva il vassoio.
-Ehi, tutto bene?- dico raggiungendolo sul pavimento.
Gli sposto dolcemente i capelli indietro dalla fronte e lo vedo aprire gli occhi.
-Mi dovrai spingere su una fottutissima sedia a rotelle per un po' dato che credo di aver perso la sensibilità delle gambe.- grida isterico.
Non posso far altro che ridere, accasciandomi sul pavimento. Mi becco qualche occhiataccia quando mi ricordo di una cosa che mi insegnò mia madre.
-Ti brucia per caso, Zay?- gli domando asciugandomi le lacrime.
Lui mi guarda retorico, prende un respiro più volte e poi caccia un urlo.
-Che cazzo di domande sono, eh? Mi è caduto un vassoio alla temperatura di circa duecentoventidue gradi centigradi, dici che non dovrebbe bruciare?!- urla come una checca.
Trattengo le risate per non farlo incazzare di più e annuncio il rimedio del secolo.
-Se non vuoi mille bollicine sulle gambe, dobbiamo applicare il rimedio di mia mamma.- dico onorata.
-E quale sarebbe?- domanda questa volta Niall con le mani rosse.
-Il dentifricio!- esclamo convinta.
Mi guardano tutti storti e non capisco il perché.
-Non vi hanno mai detto che bisogna spalmare il dentifricio sulle scottature?- dico alzandomi velocemente dal pavimento.
-Io ho sempre utilizzato la crema per le bruciature.- fa Liam continuando a cucinare con tranquillità.
Sono così banali questi ragazzi.
È come dire che c'è un temporale e siccome piove uso l'ombrello. No, bisogna essere originali! Corri sotto un albero a ripararti, magari se sarai fortunato proverai l'ebrezza di essere colpito da un fulmine!
-Non abbiamo della crema per le scottature quindi facciamo come dico io. Niall, vai a prendere il dentifricio del bagno di sopra, io prendo quello che abbiamo nel bagno di sotto.- dico.
Cinque minuti dopo, ho steso Zayn sul tavolo della cucina ignorando le lamentele di Liam perché "ci mangeremo lì, che schifo!".
-Togliti i pantaloni.- ordino al moro.
Lui mi guarda male per poi fare la faccia da pervertito.
-Queste cose dovremmo farle in stanza ma se oggi ti senti pronta per provare sul tavolo, ok baby.- dice facendomi l'occhiolino.
Gli tiro uno schiaffo sulla gamba, ricordandomi solo dopo che è la zona scottata.
Urla nonostante io abbia già iniziato a dirgli scusa. 
-Scusa un corno, Cate!- urla isterico.
Vorrei ridere ma evito. Si sfila i pantaloni e mi guarda aspettando che io agisca.
Spalmo un po' di dentifricio nelle mani rosse di Niall per poi dedicarmi a Zayn. Mi diverto a creare scritte con il tubetto e la sostanza che ne fuoriesce, fin quando il moro non sbuffa spazientito.
-Che palle che sei.- lo apostrofo.
Strizzo un tubetto intero sulle due gambe e poi spalmo. Lo sento imprecare perché ovviamente brucia ma qualche secondo dopo lo vedo più tranquillo.
-Adesso vai sul divano e stenditi per cinque minuti così si asciuga e poi vai a farti la doccia.- gli faccio l'occhiolino e lui fa come gli ho detto.
Vado a lavarmi le mani e nello steso momento in cui entro in salotto, ritornano Louis e Harry.
-Merda ragazzi, non volevamo interrompere nulla.- dicono coprendosi gli occhi. 
Poi sembrano pensarci e fissano Zayn.
-Scusate piccioncini, ma sarebbe il mio ragazzo e non dovreste fissarlo così.- dico coprendolo, gelosa.
Si tirano uno schiaffo a vicenda e io scoppio a ridere.
-Perché cazzo hai guardato Zayn in mutande sul divano con quella faccia?- si rimproverano all'unisono.
-Non è vero!- continuano insieme.
Poi scoppiando a ridere e si scambiano un bacio a stampo.
Noto solo ora che Louis e Harry indossano un cappello di Babbo Natale a testa.
-Ditemi che non siete davvero usciti in giro con questo cosa in testa.- dico stampandomi una mano in fronte.
-Perché non avremmo dovuto? Siamo alternativi, noi!- dicono battendosi il cinque.
-Perché dovevo esserci anch'io!- mi lamento ridendo.
Quando finalmente Liam annuncia che la cena è pronta ci sediamo e iniziamo a mangiare, raccontando le proprie storielle sul Natale da piccoli.
Essendosi fatta mezzanotte ci scambiamo gli auguri e ci sediamo sul tappeto per scambiarci i regali. Consegno i miei e scarto prima quelli dei ragazzi. Con molta sorpresa sono tutti regali seri che mi piacciono un sacco e mi complimento con ognuno per essersi sforzato così tanto.
-Niall, so che avresti voluto portarmi direttamento Olly Murs ma non hai potuto, accetto lo stesso.- dico portandomi una mano al cuore.
Niall scoppia a ridere mentre Zayn mi tira una gomitata.
-Scherzavo.- dico guardandolo.
Lo vedo sorridere e uscire il suo regalo.
-No, non scherzavo.- ammetto ridendo.
Sta per afferrarmi e farmi il solletico quando corro a prendere il suo regalo sotto l'albero.
Glielo consegno per prima, intimandolo a scartarlo.
-Ma non avevi finito i soldi?- dice stranito.
Quant'è coglione, davvero.
-Pensi che ti avrei mai lasciato senza un regalo di Natale?- dico schioccandogli un bacio sulle labbra.
Lui mi sorride contento e lo apre. Quasi sviene quando trova l'orologio che osservava in gioielleria qualche mese fa.
-Mi sento male.- annuncia facendosi aria con la mano.
lo guardo sclerare con un sorriso di soddisfazione sulle labbra.
Quando si riprende mi porge una bustina tutta bianca con una frase scritta con una calligrafia disordinata, tipica di Zayn.
"Alla persona più importante della mia vita", recita.
La apro e ci trovo due biglietti per Parigi.
Credo di poter svenire sul serio, questa volta.
Gli avevo parlato del fatto di voler visitare Parigi ma non mi aspettavo una cosa a sorpresa.
-So che ci tieni ad andare dai tuoi per Natale quindi partiamo la settimana vicino San Valentino, ok principessa?- dice comprensivo.
-Potrei urlare, scoppiare a piangere o improvvisare un balletto simile alla danza della pioggia. Quale scegli?-  dico alzandomi e saltellando sul posto.
-Scelgo darmi un bacio!- fa lui imitandomi.
Mi avvicino al suo viso e gli regalo un bacio pieno d'amore.
-Buon Natale, amore mio.- sussurro sulle sue labbra.




 

Oyey.

Ehi amichi, sono tornata!
Vi sono mancata, vero? Io non vedevo l'ora di pubblicare qualcosa perché ne sentivo il bisogno.
Questa One Shot è un'altra delle mie minchiate a tema, scusatemi.
L'ho scritta stanotte presa da un attacco d'ispirazione, cose normali, vah.
Volevo annunciare al mondo intero -o a chi è arrivato fino qui sotto e non si è suicidato prima per le michiate sopra citate- che sto scrivendo una storia.Ci lavoro da un po' e non vedo l'ora di pubblicarla e vedere se vi piace! :) Mi sono ripromessa però di concluderla perché questa volta non voglio assolutamente lasciarvi per settimane senza un aggiornamento pronto.
E' una larry, la mia prima larry.
Mi :) emoziono :)
C'è anche Cate però e siamo in un contesto diverso.
Adesso cocludo perché so che poi sto sulle palle, eheh.
Vi auguro un Buon Natale, anche se in ritardo, e un felicissimo anno nuovo, anche se in anticipo.
Sembra molto un canto della chiesa però okidoki.
Un bacio, a presto, 
Cati.
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