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Autore: CathCarey    31/12/2013    3 recensioni
Anna, ha trent'anni, un matrimonio fallito per colpa di un marito violento che non esita a picchiarla, e a stuprarla.
Anna decide di ribellarsi, affonterà avventure molto più grandi di lei, per sopravvivere farà di tutto, anche diventare una prostituta.
Riuscirà a vincere la sua battaglia ma il costo sarà molto elevato.
Genere: Drammatico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: AU | Avvertimenti: Bondage
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Cao ragazzi colgo l'occasione, per dirvi che questo è il penultimo capitolo della storia, quindi a breve ci sarà l'ultimo capitolo.


Mi sveglio confusa, con un mal di testa atroce ma subito mi ritorna alla mente tutto quello che è successo un momento prima.
Il mio primo pensiero e' Michelle, è qui con me , sveglia che mi fissa.
Appena mi sveglio mi chiama " Anna! come stai? come ti senti? "
Mi scoppia la testa, vorrei sapere dove sono, siamo rinchiuse in questo bunker piccolissimo  è per la prima volta in tutto questo tempo ho paura, la paura è un sentimento che pensavo di non aver più.
Tento di alzarmi, ma la testa mi scoppia " Mi scoppia la testa ma sto bene, oddio Michelle, tu perdi sangue"
" Non preoccuparti, sto bene, non morirò dissanguata per un taglietto, ci vuole ben altro per uccidermi"
Sorrido leggermente " Quella sporca puttana, mi ha drogata, ci ha rapito, ci ha fottuto fin dall'inizio, dobbiamo andare da qui."
" E' come Anna? come? non c'è niente, io non vedo via d'uscita."
" Maledizione ! Michelle, non puoi fare così! noi ce la faremo in un modo nell'altro, usciremo da questo posto, te lo giuro, te lo giuro! fosse l'ultima cosa che faccio."
Michelle non sembra convinta, e in questo momento sono l'unica che le può dare un po' di forza, Michelle è troppo fragile, per farcela da sola, ha bisogno di me, la mia Michelle.
Solo ora mi accorgo di averla trattata malissimo. Solo ora mi accorgo di quanto possa tenere a lei.
" Non dovevo fidarmi, non avrei mai dovuto fidarmi di Elena, è tutta colpa mia, ma non ha senso buttarmi la colpa addosso adesso, devo solo pensare a cosa devo fare per tirarci fuori da qui."
All'improvviso Michelle scoppia in lacrime, è per un momento vorrei piangere anche io. Ma non posso. Non posso permetterlo. Non adesso.
Mi avvicino a Michelle e l'abbraccio forte forte.
" Ho paura che non usciremo vive da qui."
" No, no piccola, non dire così. Noi usciremo da qui, vive, sane e salve. Riavremo i soldi, riavremo la nostra vita, riavremo tutto quello che c'è stato rubato, ma tu devi crederci, non posso farcela da sola, ho bisogno di te, Michelle, ho bisogno di te. Noi andremo via da qui,  andrò  a Berlino, come ho da sempre programmato, e tu, e tu Michelle verrai con me."
Sembra sorpresa e smette di piangere improvvisamente, mi abbraccia e sembra calmarsi, e sorride " Non le pensi tutte quelle cose che mi hai detto vero? "
" No, non le penso, semplicemente, perchè tu hai visto in me quello che nessuno ha mai visto. Io so che tu provi per me qualcosa di grande Michelle, e anche io lo provo, nonostante lo negassi a me stessa.
Mi prende il viso tra le mani, e mi bacia, e io faccio lo stesso con lei.
" Tu verrai con me, ovunque io andrò, te lo prometto, non ti abbandonerò mai."
Lei mi prende le mani , ma sembra spaventata e sta tremando dalla testa ai piedi " Anna se non dovessi uscire viva da qui, voglio che tu sappia una cosa."
" Cazzo Michelle, tu uscirai viva da qui. Non dirlo nemmeno"
" Zitta, lasciami finire."
Sospiro e sto zitta " Voglio che tu sappia  prima di fare la prostituta, vivevo con i miei, sono sempre stata una ragazza molto insicura, e mio padre fin da quando avevo l'età di sei anni abusava di me, e mia madre lo sapeva. Io ero piccola, non capivo quello che stava capitando, ma sapevo che era totalmente sbagliato.
Una volta diventata grande capìì tutto. All'età di diciassette anni cercai di ribellarmi, il risultato fu che mio padre mi picchiò a sangue davanti agli occhi di mia madre fino a farmi perdere i sensi.
Mi sono odiata per tutto questo tempo,  pensando che fosse tutta colpa mia, mia madre odiava me, diceva che ero una poco di buono e diceva anche che se mio padre faceva una cosa del genere è perchè me lo meritavo e io lo stuzzicavo." Mentre me lo racconta piange. " Una volta diventata maggiorenne, sono andata via di casa, pensando di poter prendere in mano la mia vita ma non è stato così.
Ho frequentato un giro sbagliato, mi sono drogata per quattro  anni di fila. Non avevo una cosa, dormivo in un posto diverso ogni sera, e scopavo con il primo che capitava, e soprattutto ero sola come un cane.
Poi è arrivata Elena, mi ha offerto questo, ed è cambiato tutto, ho incominciato ad avere la mia indipendenza , e nonostante la maggior parte dei soldi aspettavano lei, qualcosa me lo faceva tenere, pensavo che la vita mi avesse dato un'altra possibilità.
Poi qualche mese  prima  chiamò mia mamma dopo quasi  quattro anni  che non la sentivo e mi disse che mio padre era morto.
In quel momento rimasi in silenzio.
Andai a trovare mia madre , andammo al cimitero al funerale di mio padre, ma sai una cosa? Quando mi trovai difronte alla lapide di mio padre versare una lacrima fu impossibile. Non provavo niente. Lo odiavo.
L'ho odiato, e lo odio perchè mi ha rubato l'innocenza, ero solo una bambina, lo odierò sempre perchè mi ha fatto conoscere un mondo sporco.
Mia madre al funerale mi consegnò una lettera che mi scrisse mio padre , in quella lettera mi chiese di perdonarlo per tutto il male, ma per me è impossibile perdonarlo, non lo farò mai.
Mia madre morì poco dopo la morte di mio padre, mi lasciò quasi tutta l'eredità, la casa, i soldi, ma io quei soldi non li ho mai voluti, accettarli sarebbe stato come perdonare i peccati di quei due.
Quando l'avvocato mi diede i soldi, e gioielli  li depositai nella cassaforte di casa mia, la casa non l'ho venduta è sempre lì.
Una volta uscite da qui, voglio che quei soldi li prenda tu, e devi farlo per me, ti sei venduta, hai venduto il tuo corpo per avere la tua indipendenza , e adesso in mano non hai niente. Voglio che tu prenda quei soldi, solo così potrò essere in pace con me stessa."
Quando Michelle ha  finito di raccontarmi la sua storia agghiacciante , qualche lacrima scende , non pensavo che Michelle avesse dovuto patire tutto questo, non pensavo avesse dovuto subire tutto questo schifo..
Per anni, sono stata violentata da mio marito, ma per lei fu diverso, quello che fu successo a lei fu sicuramente peggio.
Mi faccio coraggio e l'abbraccio " Ti sei tenuta un peso così grande, se solo l'avessi saputo io.."
" Non volevo ti avvicinassi per pietà"
L'abbraccio più stretta.
" Quei soldi, li prenderemo insieme  piccola mia, ci faremo un'altra vita, a Berlino e saremo felici, te lo giuro."
Ma Michelle è strana " Anna, io non so se uscirò viva da qui, ma se non dovessi farcela, dovrai andare in quella casa da sola, prendere i soldi e fuggire, la casa si trova nel vicolo stretto della città, esattamente in centro, non potrai mai sbagliarti."
" Michelle, ascoltami tu sopravviverai."
Sta per dire qualcosa quando all'improvviso entra  Elena.
Elena entra con una pistola in mano , io mi alzo di colpo.
" Puttana schifosa, lasciaci andare! se ci lasci andare ti giuro non andremo dalla polizia, dimenticheremo tutto e non ci vedrai più"
Lei ride, una risata agghiacciante " Mi credi così ingenua ragazzina? tenervi vive sarebbe la mia condanna"
" Non puoi ucciderci!" dico
Quando all'improvviso sentiamo una sirena della polizia, appena sento la sirena della polizia, sento nel mio cuore una piccola speranza di salvezza. Elena sembra paralizzata, sa perfettamente che se la polizia la trova è la fine. Ma mentre cerca di pensare o fare qualcosa sta per premere il grilletto, e io vedo tutta la mia vita finire in un solo istante, mi passano in mente quei pochi ricordi belli che ho della mia vita.
Elena preme il grilletto, ma è Michelle a sacrificarsi, il proiettile colpisce lei a sangue freddo.
Michelle cade a terra dissanguata e intanto sento in me un senso di colpa che cresce di secondo in secondo.
Elena realizza di non avere più tempo e fugge via, senza degnarmi di uno sguardo, mentre io mi accascio a terra accanto a Michelle piangendo.
" Dio Michelle, perchè l'hai fatto? perchè? Michelle non abbandonarmi qui, per favore, non lasciarmi"
Piango sono disperata, se perdo lei, non ho più alcun motivo per resistere.
Michelle perde troppo sangue e con voce soffocata dice toccandomi i capelli " Anna, sei stata la cosa più bella che mi sia capitata in vita mia, diventare una prostituta è stata la cosa più bella che mi potesse capitare, perchè ho conosciuto te."
" Ti prego non dire, così, ho bisogno di te."
" No, no Anna, io andrò via, ma io sarò sempre con te. "
Si tocca la pancia e lancia un gridolino soffocato " Ricordati, quello che ti ho detto, prometti che prenderai quei soldi."
" Michelle io."
" Prometti!" dice arrabbiandosi.
" Te lo prometto dico singhiozzando"
" Io sarò sempre con te, non ti lascerò mai, amore mio."
La bacio sulle labbra, ma lei si spegne tra le mie braccia, mentre arriva la polizia, io piango disperata, come non ho mai pianto in vita mia, la polizia mi prende , ma io cerco di scansarmi, cerco di restare con Michelle, mentre loro cercano di tranquillizzarmi.
Elena si è  presa tutto. La mia vita. La mia gioventù. E mi ha portato via l'altra metà di me stessa: Michelle.

  
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