Anime & Manga > Kenshiro / Hokuto no Ken
Ricorda la storia  |      
Autore: telesette    31/12/2013    2 recensioni
Ormai erano passati diversi anni da allora.
Mamiya era diventata ancora più bella di quando Rei l'aveva conosciuta, di una bellezza più unica che rara, e in tutto quel tempo non solo era riuscita a capire e comprendere Rei. Se prima era convinta che si trattasse solo di pietà mista a compassione, per lui e per tutto quanto era accaduto, ora più che mai sapeva cosa l'aveva spinta ad urlare così disperatamente il suo nome nel giorno in cui lui se ne andò per sempre...
Genere: Generale, Introspettivo, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Mamiya, Rei
Note: Missing Moments, What if? | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

 

Vivi per me
( immagini tratte da internet )

 

Juda era morto.
Ora Mamiya era libera, almeno in parte, e l'uomo che le aveva inferto così tante ferite fisiche e mentali non poteva più farle del male.
Rei aveva tenuto fede alla sua promessa.
Anche se non poteva cancellare le cicatrici dal cuore di lei, con l'ultimo soffio vitale in suo possesso, aveva fatto in modo di liberarla dai fantasmi del suo passato. 
Tante volte Mamiya aveva desiderato poter uccidere l'assassino dei suoi genitori, colui che l'aveva strappata dalla gioia e dall'innocenza, ma non aveva la forza sufficiente per competere con lui.
Perciò Rei si era fatto carico delle sue sofferenze.
Le sue lacrime, la sua rabbia, il suo grido soffocato dai singhiozzi... Tutto il dolore della persona che più amava, dando forza e vigore al suo corpo sfinito dalla tecnica micidiale di Raoul, aveva fatto dell'Uccello d'Acqua di Nanto la spada della vendetta per la bella e sfortunata Mamiya.
Non c'era più niente che potesse fare per lei.
Il tempo di Rei era giunto al termine, lo sapevano entrambi, e tutto si sarebbe chiuso con uno sguardo.
Gli occhi di Mamiya erano limpidi, come il suo cuore, tanto che Rei poteva chiaramente indovinare a cosa stesse pensando.
I suoi non erano gli occhi di sua sorella Aily, occhi di fanciulla inerme, eppure erano capaci di esprimere dolcezza e aggressività allo stesso tempo. Mamiya era come un fuoco: il fuoco dei rossi capelli scarmigliàti che le incorniciavano il volto; il fuoco della collera e della passione, facendosi carico di dolore e umiliazioni; e il fuoco che divampava a tratti proprio nei suoi occhi, quegli occhi che Rei stava ora fissando per l'ultima volta...

- Mamiya - mormorò.

Lei esitò.
Certo il suo cuore era vicino a Rei, triste all'idea di perderlo, ma la sua mente non poteva certo scordare tutto ciò che era accaduto da che si erano conosciuti.
L'aveva mortificata.
L'aveva umiliata.
L'aveva "costretta" a vedere ciò che rifiutava.
Una donna, in un mondo fatto di uomini e per gli uomini, non era altro che un involucro per il piacere carnale o per procreàre nuova vita...
Mamiya non era disposta a tollerare questa condizione: anche lei era un essere umano, con un orgoglio e una propria dignità; e anche Rei, in passato, era andato a ferire finanche "calpestare" il rispetto che desiderava per sé stessa.
Ora le cose erano cambiate.
Rei non si sarebbe permesso ora di strapparle nuovamente i vestiti di dosso, o di imporle qualcosa in modo aggressivo e brutàle. Il suo modo di fare e il suo atteggiamento non erano più gli stessi dell'uomo arrogante ed inqualificàbile che era... Ciononostante Mamiya non provava il desiderio di baciarlo, né tantomeno di abbracciarlo, pure sentendosi in qualche modo in colpa di non essere capace di perdonarlo.

- Rei, mi dispiace - disse. - Lo so che hai sopportato un dolore straziante per me, che ti sei battuto per me, ma io... io non riesco ad amarti, mi dispiace...
- No Mamiya, no - sussurrò allora Rei, cingendola piano per le spalle.

Mamiya sbarrò gli occhi.

- Sono io a doverti chiedere scusa, non tu - proseguì l'uomo, sostenendo perfettamente lo sguardo di lei con tutta la sincerità dell'anima e del proprio cuore. - Qualunque cosa tu senti di provare per me, adesso, non cambia quello che provo io per te!
- Rei, io...
- Lo so che ho sbagliato: hai tutte le ragioni per disprezzare il mio comportamento, per il modo in cui ti ho trattata, ma non ho fatto tutto questo oggi per avere qualcosa in cambio...
- Che intendi dire?
- Io ti amo, Mamiya - mormorò Rei, con voce rotta dall'emozione, esitando quasi a sfiorarle la fronte. - Ti amo, sei tutta la mia vita, ma non posso averti contro la tua volontà; ho capito, finalmente ho capito la gravità dei miei errori, e sono pronto a pagarne il prezzo!
- Oh, Rei - gemette Mamiya. - Io non intendevo questo, non voglio che tu muoia, solo che...

Tacque.
Lo sguardo di Rei, il sorriso gentile e il volto coperto di sangue, le trasmettevano ora un forte brivido lungo la schiena.
Costui la amava dunque davvero, sino a tal punto?
Non solo per il suo essere donna, o perché lei ricambiasse per forza i suoi sentimenti, bensì perché si era scoperto di amare Mamiya più di qualsiasi altra cosa al mondo.

- Io non sono come Juda - dichiarò Rei. - Se la mia vita non basta, per ripagare i miei sbagli nei tuoi confronti, prendi anche la mia morte come saldo di quel debito!

Anche volendo, ora Mamiya non sarebbe riuscita comunque a smettere di piangere.
Quelli, per Rei, erano gli ultimi istanti.
Gli ultimi momenti, prima di spegnersi alla volontà del Re di Hokuto che ne aveva decretato la sorte con un dito... ed erano per lei.

- Vivi Mamiya - concluse. - Vivi per me, angelo mio: insegui la felicità, non lasciarla mai scappare, e cerca... cerca solo di comprendermi, se puoi, non chiedo altro!

Fu in quel momento che Mamiya comprese.
L'uomo che l'aveva denudata era morto da tempo, da prima ancora che Raoul gli infliggesse la sua orribile tecnica, e quello che aveva davanti era un altro Rei.
Diverso.
Innamorato.
Un uomo disposto a lavare col proprio sangue ogni errore commesso.

***

Ormai erano passati diversi anni da allora.
Mamiya era diventata ancora più bella di quando Rei l'aveva conosciuta, di una bellezza più unica che rara, e in tutto quel tempo non solo era riuscita a capire e comprendere Rei. Se prima era convinta che si trattasse solo di pietà mista a compassione, per lui e per tutto quanto era accaduto, ora più che mai sapeva cosa l'aveva spinta ad urlare così disperatamente il suo nome nel giorno in cui lui se ne andò per sempre.
Ora Mamiya stava finalmente vivendo una nuova esistenza, così come lui le aveva chiesto di fare, insieme al ricordo dell'uomo che l'aveva amata veramente e sinceramente.
Un ricordo triste e doloroso, senza dubbio, ma anche un motivo in più per amare la vita che Rei aveva inteso proteggere. 

FINE

Angolo Autore

E con questa storia chiudo ufficialmente il ciclo "natalizio" di questo mese.
Da domani, si ricomincia con gli aggiornamenti delle long, e anche qualcosina in più, e poi si vedrà...
Ordunque:
Auguri, Felice Anno Nuovo e alla prossima fanfiction!
^__^

DADO

   
 
Leggi le 2 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Kenshiro / Hokuto no Ken / Vai alla pagina dell'autore: telesette