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Autore: Eowyn 1    01/01/2014    3 recensioni
... ma bastò quell’attimo, quell’istante in cui le nostre mani si incontrarono quando l’Ombra parve essere infine giunta, per cambiare il destino di entrambi.
E se a quel punto l’oscurità di Mordor avesse vinto, non mi sarebbe nemmeno importato. Perché avevo ritrovato la mia luce, quel calore che stavo cercando.
Genere: Introspettivo, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Eowyn, Faramir
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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Ciao a tutti

Ciao a tutti! Piccola precisazione prima di iniziare: le parti scritte in corsivo sono i pensieri di Faramir, le altre sono semplice narrazione. La prima parte della fanfiction è ambientata prima della caduta di Sauron e si svolge nelle Case di Guarigione mentre i due vengono curati dalle ferite, la seconda parte, più breve, avviene dopo la sconfitta di Sauron.

Scusate, ci tenevo a precisarlo perché ho paura che la storia sia poco comprensibile da questo punto di vista, in quanto quando ho iniziato a scriverla ero partita con un’idea un po’ diversa, dovevano essere una serie di pensieri che prima Aragorn e poi Faramir, facevano su Eowyn, ma poi la storia mi ha portata qui… beh, spero vi piaccia! :)

 

 

 

 

 

 

I GIARDINI DI GONDOR

 

 

 

Dovresti essere una delle donne più felici della terra. Sei una principessa, sei figlia di re, eppure quella reggia e quella vita ti opprimono più della gabbia che tu tanto temi.

 

 

Gli occhi di Eowyn corsero lontano, dove si trovavano celate dalla distanza le vaste terre di Rohan e i campi verde smeraldo che ancora si rispecchiavano nelle sue iridi chiare, ma neanche quegli spazi aperti e tanto vasti che l’avevano vista crescere erano mai bastati a darle il senso di libertà che cercava.

La pelle bianca, quella veste candida, i capelli dorati mossi dal vento… avrebbero dovuto aiutare a restituire al mondo la luce di una giovane donna ancora nel pieno della sua vita. Eppure, Eowyn non riusciva a vedere luce in sé, e non poteva far altro che cingersi con le sue stesse braccia e avvolgersi nel vestito, nel vano tentativo di placare il freddo che sentiva. Ma quello non era un freddo che proveniva dall’esterno, e non bastavano un mantello caldo o una coperta per farlo cessare. Nemmeno lo sguardo di Aragorn, che a volte le faceva visita per controllare le sue condizioni, riusciva più a darle sollievo.

 

 

Cerchi grandi gesta, oh dama? Che ti conferiscano lunga vita anche dopo la morte, nei ricordi del tuo popolo, o cerchi la morte stessa? Credimi, non è questo il modo migliore per placare quel freddo. Il gelo della morte può essere anche peggiore di quello che senti in vita, e non pensi poi alle persone che ti amano? Perché c’è chi ti ama, anche se tu ancora non riesci a vederlo…

 

 

Ed ogni volta che Aragorn se ne andava, la lasciava sola con i suoi pensieri e la vergogna dovuta allo sguardo colmo di compassione che l’uomo le rivolgeva e che la feriva profondamente.

 

 

Ma a volte è quando meno te lo aspetti, nell’ora più buia, quando sei vicino a disperare, che ti accorgi che c’è ancora una luce che può brillare nella tua vita. Sia pure per pochi giorni, sia pure per pochi istanti.

Tu eri lì, che osservavi il cielo oscurarsi ad Oriente, ed io mi domandavo dove correva la tua mente, Eowyn, a chi apparteneva il tuo pensiero. Forse a un cavaliere che stava rischiando la vita davanti al Nero Cancello? Dunque, che valore potevo avere io per te? Io che, ferito, avevo dovuto rinunciare alla battaglia?

In mezzo ai mille dubbi avevo ormai una sola certezza: ciò che contava di più, per me, era il sole splendido che vedevo brillare nei tuoi occhi tristi, quella luce che incendiava ogni tuo gesto, anche il più semplice, sconfiggendo le Tenebre Eterne. Eppure tu sembravi non accorgertene, ma bastò quell’attimo, quell’istante in cui le nostre mani si incontrarono quando l’Ombra parve essere infine giunta, per cambiare il destino di entrambi.

E se a quel punto l’oscurità di Mordor avesse vinto, non mi sarebbe nemmeno importato. Perché avevo ritrovato la mia luce, quel calore che stavo cercando.

 

 

~ ~ ~

 

 

All’udire un rumore di passi, la Bianca Dama di Rohan volse lo sguardo verso il vialetto delle Case di Guarigione. Il sole brillava in cielo e non vi erano nubi. Non più.

Il sorriso le solcò subito il viso, ancora prima di vedere la persona che stava arrivando. Aveva riconosciuto il rumore dei passi dell’uomo che stava venendo a cercarla.

 

 

E quel sorriso… quel tuo dolce sorriso è ciò per cui voglio vivere e morire, se necessario. Perché tu brillavi nell’ombra delle avversità e ancor più brilli ora, sotto il sole della pace. E quel calore che mi restituisci è più forte del calore del sole stesso. Avresti mai detto, Eowyn, che noi due così tristi e delusi, avremmo potuto tornare a splendere, insieme?

 

 

Faramir la accolse fra le sue braccia cingendole la vita. L’incoronazione di Re Elessar si avvicinava, e loro dovevano andare.

Ma vi era ancora tempo. Tempo per un bacio, dolce, leggero, sulle ali di quel profumo di narcisi e giacinti che invadeva la tiepida aria primaverile nei giardini di Gondor.

 

 

 

 

 

 

Piccole precisazioni:

Se vi dico che non so da dove sia uscita questa cosa ci credete? Sarà stata l’aria da “fine anno” di ieri pomeriggio che me l’ha fatta scrivere di getto. Boh. Spero solo non sia troppo sdolcinata, perché di solito non sono un tipo da questo genere di cose. XD

Al termine dello sclero, spero vi sia piaciuta e soprattutto auguro a tutti voi un sereno 2014!! J

A presto!
Eowyn 1

   
 
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