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Autore: z0mbie    01/01/2014    3 recensioni
« Bella la nostra vita, fratello. » Federico lo guardò dopo averlo aiutato a salire sul campanile.
Ezio sorrise « la migliore, possa non cambiare mai. »
« E possa non cambiare noi. »
Firenze non era mai stata così bella.
Genere: Introspettivo, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Ezio Auditore, Federico Auditore
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Uhm, io piombo così a caso in fandom nuovi e boh, BUON SALVE. Intanto buon anno, uhm, poi sento l'ASSOLUTO bisogno di scrivere almeno qualcosa qui. Essendo Federico uno dei miei husbandi (e tra manga, videogiochi e artisti musicali sono TANTI), devo assolutamente scriverci qualcosa. Detto questo, BUON SALVE DI NUOVO (?) e, se volete, mi potete trovare nel fandom di One Piece uwu (dove scrivo pseudo porcate tra Eustass Kidd e Trafalgar Law). A presto!

Disclaimer: Assassin's Creed, Ubisoft ©.

 

 

 

 

And may it never change us.

 

Firenze non era mai stata così bella.

« Il mio fratellino ha ancora molto da imparare. » ridacchiò Federico, mentre saltava da un tetto all'altro, girandosi ogni tanto per guardare suo fratello Ezio, poco più piccolo di lui. 

Firenze non era mai stata così accogliente.

Il minore dei due accellerò il passo, facendosi scappare una leggera risata quando superò il fratello e, senza timore, iniziò a scalare le mura di chiesa Santa Trinita, raggiungendo il punto d'arrivo della competizione.

Federico sorrise, Ezio aveva vinto la gara.



« Bella la nostra vita, fratello. » Federico lo guardò dopo averlo aiutato a salire sul campanile.

Ezio sorrise « la migliore, possa non cambiare mai. »

« E possa non cambiare noi.  »

Firenze non era mai stata così bella.


Ezio urlava, spintonava la folla, correva. 

Le corde stringevano i colli di suo padre, del piccolo Petruccio e Federico. 

Uberto Alberti lo aveva ingannato. 

Questione di attimi, questione di secondi, poco tempo. Correva Ezio. Ma, più correva, più gli sembrava di stare fermo.

Poi quell'attimo. Quel fatale attimo. Le botole si aprirono, il giovane Assassino degludì. 

I corpi dei suoi fratelli e quello di suo di suo padre immobili e morti, la folla urlava impazzita e vittoriosa.

Firenze non era mai stata così fredda.

   
 
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