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Autore: _Eterea_    02/01/2014    3 recensioni
Storia scritta per l’iniziativa “Caro Babbo Natale…” sul forum Pseudopolis Yard.
Una Human!Scat-Cat/Human!Minou con prompt “mantello logoro”.
Genere: Generale, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Note: Storia scritta per l’iniziativa “Caro Babbo Natale…” sul forum Pseudopolis Yard.
Un grazie a MedusaNoir per aver betato lampo la storia.
 
Regalo da: Eterea
Per: FinnAndTera
Titolo: Per Minou e il suo mantello
Fandom: Disney - Gli Aristogatti
Regalo richiesto: Una Human!Scat-Cat/Human!Minou con prompt “mantello logoro”

 
 
 
Per Minou e il suo mantello
 
 
A Scat capitava spesso di perdersi nell’osservarla, durante quelle riunioni della banda.

Romeo aveva preso l’abitudine di portarsela spesso dietro, quando si trattava degli amici, ed infatti era ormai diventata un’ospite fissa nello spoglio e semi distrutto appartamento del povero Jazzista.

Quello che però l’uomo non sapeva era che la ragazzina ci passava dentro assai più tempo, in compagnia di Scat – ovviamente di nascosto da tutti, sarebbe stato uno scandalo altrimenti – della loro musica… e, saltuariamente, del grande divano sgualcito nel salotto del tetro appartamento.

Comunque, Scat era sbalordito nel constatare quanto la ragazza apparisse diversa, tra una situazione e l’altra; quando si trovava in mezzo a tutti loro, e soprattutto con Romeo, sembrava assolutamente quello che in realtà avrebbe dovuto essere: pacata, timida e – più di ogni altra cosa – aristocratica in ogni atteggiamento o movimento. Perfino quando rideva, con quella sua meravigliosa voce cristallina, sembrava un’altra Minou – completamente diversa da quella che aveva potuto conoscere in intimità.

La Minou seducente e disinibita, quella che non aveva problemi a girare per l’appartamento completamente nuda, o con addosso solamente il mantello sgualcito e logoro di Scat.
Era così che l’uomo la vedeva ed immaginava sempre, nelle notti solitarie: piccola e minuta - come solo una diciottenne nel fiore dell’età poteva essere - con i biondi, ricci e corti capelli in disordine, il trucco leggero sbavato e il suo mantello marrone chiaro a coprirle delicatamente le intimità.

A volte il senso di colpa lo assaliva. Quando si trovava a parlare con Romeo, e quest’ultimo gli raccontava come fosse fiero della sua piccola – quasi come se fosse davvero figlia sua – e degli altri mocciosi che formavano la sua famiglia. Se avesse saputo cosa faceva davvero la sua “dolce micetta” probabilmente gli sarebbe venuto un coccolone. Duchessa l’avrebbe quasi sicuramente ucciso, rinchiudendo sua figlia in casa per il resto della sua vita.

Poi ripensava a Minou, alla sua voce, al profumo dei suoi capelli ed ai seni sotto il suo mantello… E, ogni volta, finiva mandando al diavolo Romeo e sua moglie.
Non avrebbe di certo rinunciato ad un tale fiore, solo perché poteva sembrare poco convenzionale.

Che diavolo gliene poteva fregare a lui, un vecchio e squattrinato Jazzista, di cosa andava bene o no agli aristocratici?

Allora aspirava una grossa boccata di fumo, e rideva in faccia a Romeo.
Come aveva sempre fatto. Per Minou e il suo mantello. 



 
   
 
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