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Autore: Setsuka    26/05/2008    7 recensioni
[ Scritta e Dedicata a Nemesi ♥ ]
"Era sbocciato in modo semplicemente casuale, sotto luci artificiali, un fiore bellissimo e senza nome.
L'unica certezza era che profumava d'amicizia"
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Nana Komatsui, Nana Osaki
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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X Monica
E' passato un anno, si,ma
è come se ci conoscessimo da tantissimo tempo.
Questa fanfiction è come uno specchio, spero che tu riesca a vedere i riflessi che ho creato, che parlano di noi.
Forse è una sciocchezza e... io non ho mai festeggiato l'anniversario di un'amicizia, ma ci tengo.
Ho scelto NANA perchè credo che in noi ci sia una Nana Osaki e una Nana Komatsu in entrambe, non trovi? 
Ti Voglio Bene Nee-san, spero ti piaccia!





Note generali: prima mia fanfiction su NANA. La strofa finale è della canzone Innocence di Avril Lavigne, che ho inserito perchè trovavo perfettamente tenera e adatta ad esprimere il sentimento immacolato dell'amicizia.
 



Bloom






Era sbocciato in modo semplicemente casuale, sotto luci artificiali, un fiore bellissimo e senza nome.

L'unica certezza era che profumava d'amicizia.



Fu... un caso!
Ops... forse no, il Grande Demone Celeste c'aveva messo lo zampino.
Nessun caso, non esistono. Esiste solo il destino.
Un destino odiato, pianto, commiserato ma che s'impara ad amare, per quelle casualità che trovi tra i piedi nel bel mezzo del percorso della tua vita; casualità troppo strane per esser tali, che ti ritrovi a scoprire un giorno che sono indispensabili.
Un semplice approccio, come ce ne sono migliaia in una giornata, sorrisi di convenienza che mascherano ombre inimmaginabili, e poi.... fiumi di parole!
Risate, banalità, lunghi discorsi su qualcosa che si condivide e su qualcosa di cui si è totalmente ignoranti. Parole su parole che infrangevano un muro, che costruivano un castello.

Portavano lo stesso nome, eppure erano così diverse.
L'una ricordava un tenero raggio di sole, l'altra un affascinante misterioso abisso.
Ed eclissavano, affondavano luce e tenebra, creando arabeschi incantati e dipingendo con lacrime e sorrisi un unico ritratto.

[ Il treno correva veloce su un unico binario e un'unica direzione ]

Le lancette dell'orologio continuavano il loro ritmico percorso. Non una pausa.
Scorreva via come sabbia tra le mani il tempo insieme, lasciando però quell'inconfondibile calore che regala un abbraccio. Stretto, intenso.
E tra le lenzuola di seta, sotto un tetto di una camera, quando la luna era alta in cielo e le stelle era fiorite lungo il manto oscuro della notte; sussurravano segreti e facevano tornare a galla oscuri demoni.
Ed era difficile, ma non impossibile.
Finché c'era quell'impercettibile stretta di mano e l'orecchio attento.... finché c'erano due braccia pronte ad accogliere, stringere il dolore altrui, andava bene.
Andava bene così.
Senza parole indiscrete, con significativi silenzi, insieme, il dolore non era poi così insopportabile.
I frammenti dei loro cuoricini infranti avevano imparato a raccoglierli insieme e a ricostruirli, con una colla speciale di cui solo loro conoscevano il nome.



E quella sera d'inizio estate, ormai passato un anno in cui i loro cammini si erano incrociati, camminavano sotto un grande cielo stellato.
Era come esser parte di quella galassia, era come se fossero anche loro due piccole stelline sperdute e... forse lo erano: ma si tenevano per mano.
Camminavano assieme: sentimenti limpidi, sorrisi accesi.
Era bellissimo... era... come l'infanzia.
E stringevano saldamente un tiepido ed indistruttibile amore, la forma più bella d'amore: l'amicizia.


< Sai una cosa Nana? >
< Cosa Hachi? >
< Prima credevo solo che ogni persona avesse un anima gemella. Una fantasticheria infantile ma... che non posso credere non esista >


Silenzio diligente e rispettoso per Hachi.
Accese una sigarette: un piccolo lumino in quel buio, confortante.


< E avere un anima gemella è bello... ma... rimane sempre un'anima gemella. Troppo simile a te, con i tuoi stessi bisogni.... >
< Che vuoi dire? >

Hachi stava affrontando un discorso davvero serio, maturo.


< Che quando si è simili ci si sente soli... >


Un silenzio lungo e denso di significato.
Continuò.


< Si finisce per arrivare ad incomprensioni e... manca qualcosa... e.... e... come posso dire... fa male >
< Hachi... >


Il suo grazioso nomignolo lo impregna d'affetto.
E comprensione.


< Ma grazie a te Nana ho scoperto che esistono anche anime sorelle... >


Ti sorride con infinita dolcezza.
E' come se ti avvolgesse il cuore, lo vuole veramente.


< ... e io non ho dubbi: tu sei la mia anima sorella. Mi capisci Perchè sei diversa da me, riesci ad essere onesta e... mi fai felice: sei tra un angelo e un'amica >


E non può rimanere Nana indifferente a quelle parole, non può che riservarle coccole a quel cagnolino tanto stupido, dolce... a quell'angelo amico.
E non una parola.


Una stella cade dal cielo.
Nana esprime mentalmente un desiderio per entrambe, un desiderio cantanto a bassa voce immaginando che le parole vengano accompagnate dalle note di un magico pianoforte.


< This innocence is brilliant
I hope that it will stay
This moment is perfect
please don't go away
I need you now
And I'll hold on to it
don't you let it pass you by >


< Cosa...? >
< E' per te Hachi.... anzi, per noi... >

Una canzone per ricordare un momento.
Una canzone per alcun amante, solo per due ragazze che nel cuore conservavano teneri, ferrei, valori d'infanzia.




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