Anime & Manga > Card Captor Sakura
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Autore: sakura182blast    28/05/2008    5 recensioni
Sono ormai passati anni dalla loro dichiarazione,ormai ventunenni,i nostri protagonisti non sono più insieme,anzi,tutt’altro. Sakura si sta preparando per il suo matrimonio e Shaoran è tornato in Cina dopo averle spezzato il cuore,ma un desiderio di redenzione ricondurrà il bel cinese a Tomoeda,in quella città colma di ricordi. Ma il suo ritorno,naturalmente,non sarà privo di conseguenze...leggermente cross-over con xxxHolic.
Genere: Romantico, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altro personaggio, Lee Shaoran, Sakura Kinomoto, Un pò tutti
Note: Cross-over, What if? (E se ...) | Avvertimenti: nessuno
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Konbanwa minna! Oggi sono abbastanza euforica! Il 16 Giugno vado con due mie amiche all’Open Day dell’accademia delle belle arti di Bologna a vedere per quel corso triennale di fumettisca (dopo il quale ti danno tanto di diploma… *___* c’era tuuuutto scritto sul volantino!!) e, se riesco, potrò dire addio totalmente al Liceo Linguistico Paciolo/D’Annunzio PER SEMPRE!
È una specie di sogno che si avvera ragazzi, davvero! Finalmente la mia gabbia si è aperta e sono libera di dispiegare le mie ali *____* Moko ureshii!
Se mia madre tenta di nuovo di mettermi i bastoni tra le ruote giuro che stavolta la faccio mettere sotto da qualcuno, questa volta non decidi tu come per l’istituto d’arte, stavolta è la Soju che decide per sé stessa, chiaro stronza?? è___é
Uff… che bello sfogo! Dopo questo non posso che lasciarvi al penultimo capitolo di questa FF… mi dispiace che il prossimo sia l’ultimo… però sono già pronta a tornare di nuovo all’attacco con un'altra FF che mi sta uscnedo luuuunga lunga! XDXD speriamo bene! Buona lettura!


TIME TO GO



Tomoyo era pronta per andare all’altare al posto di Sakura e comunicare la notizia del matrimonio cancellato.
Si sentiva abbastanza nervosa, forse perché pronunciare discorsi in pubblico l’aveva sempre messa in agitazione, un discorso coì delicato poi, pronunciato proprio davanti a tutti i parenti di Sakura e dello sposo abbandonato… sentì che cominciava a sudare freddo, ma lo doveva fare. Per la sua migliore amica questo ed altro.
Stava per uscire dall’angusto stanzino e recarsi nella navata centrale quando qualcun altro aprì la piccola porta.
Da lì entrò Sakura, camminava barcollando ed aveva gli occhi rossi e gonfi dal pianto.
Daidouji le corse incontro e la soresse, appoggiandole le mani sulle spalle.
 “Che è successo Sakura? Percaso lui non ha voluto...”
“È partito Tomoyo...” mormorò Sakura prendendosi il volto fra le mani.
“P-partito? Ma... com’è possibile?” proferì Tomoyo incredula portandosi le mani sul volto.
“È possibile! A casa non c’era nessuno e mi ha lasciato una lettera dal suo vicino...”
Daidouji cominciò a camminare nervosamente avanti ed indietro per la stanza cercando una soluzione; si soffermò un momento ad osservare l’amica che stava seduta su una seggiola e che singhiozzava tenendosi sempre il viso nascosto fra le mani.
“Senti Sakura...” disse infine avvicinandosi a lei. “Tu non puoi sposarti in queste condizioni... dobbiamo annullare tutto e...”
Stava per andarsene ad avvisare gli invitati ma Kinomoto la fermò strattonandola.
“Lascia stare Tomoyo....” le disse con le lacrime agli occhi.
“C-come? Lascia stare? Ma Sakura… tu...” balbettò Daidouji incredula.
“Ormai lui se n’è andato, mi ha detto addio ed è inutile che io lasci Keisuke... lasciamo stare, va bene così...” proferì Sakura alzandosi in piedi ed iniziando a spogliarsi per indossare il vestito da sposa, uno qualsiasi, non le importava.
“M-ma Sakura...” tentò di opporsi la sua migliore amica, ma l’altra con un occhiataccia bloccò quel discorso sul nascere.
“Tomoyo… lascia stare…” proferì Sakura smettendo di slacciarsi la felpa, altre lacrime avevano preso a scenderle lungo le gote ormai rosse dal troppo piangere. “N-non importa… non importa…”
Le ginocchia le cedettero e lei si accasciò al suolo in preda ad un'altra crisi di pianto, questa volta più disperata di tutte quelle che aveva avuto.
Daidouji sentì qualcosa di caldo sfiorarle una guancia. Allungò una mano verso di essa e notò con disappunto che era una lacrima. Si abbandonò anche lei ad un pianto disperato e corse accanto a Sakura sedendosi davanti a lei ed abbracciandola forte, cercando di tenerle ferme le spalle fra tutti quei singhiozzi che le stavano scuotendo il corpo.
Dopo questo pianto liberatorio Sakura si alzò in piedi e, senza più dire nemmeno una parola, riniziò a spogliarsi per mettersi il vestito da cerimonia.
Tomoyo invece uscì dalla stanzetta e si appoggiò alla porta con la schiena coprendosi il volto con entrambe le mani.
“Che cosa posso fare? Che cosa posso fare?” si domandava intanto che pensava ad una soluzione per quella situazione davvero impossibile.
Improvvisamente le balenò alla mente un’idea a dir poco geniale.
Si intrufolò in una delle stanze della chiesa dove non sarebbe proprio potuta entrare… ma quello era un caso di emergenza! Aveva assolutamente bisogno di un telefono e di un elenco telefonico.
 



Sakura si era finalmente vestita, quell’abito le donava davvero molto, peccato che l’occasione per indossarlo era tutta sbagliata.
Sentì improvvisamente bussare alla porta. Si guardò un’ultima volta allo specchio e si abbandonò in un sospiro poco prima di pronunciare un flebile “Avanti...”
Entrò suo padre, lo sguardo un po’ commosso per quel giorno di grande importanza che si accingeva a cominciare.
“Sakura, è ora. Andiamo.” Le disse sommessamente.
Fortuna che la stanza era in penombra e l’uomo non si potè accorgere dello strano rossore degli occhi della ragazza.
Sakura sorrise per rassicurarlo ed allungò una mano in direzione del suo braccio.
“Andiamo papà.” Proferì allora per tutta risposta stringendogli l’arto in modo affettuoso.
Fujitaka sorrise a suo volta e la condusse al di fuori di quella stanzetta fino a portarla nel corridoio.
L’uomo la lasciò un secondo davanti alla porta che dava sulla navata e si mise a cercare la damigella d’onore.
“Tomoyo? Dove sei? Qui iniziamo senza di te se no!” esclamò l’uomo chiamando la ragazza a gran voce.
Daidouji spuntò all’improvviso da un corridoio esterno. Era tutta trafelata e la sua acconciatura si era un po’ disfatta, doveva aver fatto una bella corsa per ridursi così.
“Sakura, non è troppo tardi!” farfugliò la ragazza afferrando Kinomoto per le spalle.
“C-che cosa stai blaterando Tomoyo?” le domandò Sakura interdetta, che non capiva i discorsi sconnessi dell’amica.
Tomoyo riprese fiato, poi tornò a parlare con Sakura.
“Parlo di Shaoran!” esclamò la bruna lasciando l’altra basita.
Le cadde il bouquet di mano ed alcune delle rose che lo componevano persero dei petali.
“C-come? Ma che cosa... ?” balbettò la ragazza confusa più che mai.
“Ho telefonato! Non sai che fatica trovare un telefono ed un elenco telefonico in una chiesa... comunque ho insistito e sono riuscita ad avere le informazioni che volevo su Shaoran. Il suo aereo parte a mezzogiorno... Sakura, fai ancora in tempo a fermarlo.” La informò Tomoyo davvero contenta per quella notizia.
Kinomoto si lasciò sfuggire un enorme sorriso.
Una mano, però, le si posò sulla spalla facendola tornare alla realtà.
“Sakura...” proferì Fujitaka alle sue spalle.
La ragazza si voltò con sguardo mortificato, sperando che il padre non la odiasse per quello che stava per fare.
“Scusami papà, ma io devo… devo andare... io lo amo...” mormorò la ragazza.
L’uomo abbandonò la sua espressione seria ed il suo volto si aprì in un sorriso.
“E allora vai Sakura, corri!” esclamò incitandola.
La ragazza stava per correre giù dalla grande scalinata che stava davanti alla chiesa ma si ricordò improvvisamente di Keisuke… non poteva certamente abbandonarlo così, non dopo tutto quello che aveva fatto per lei.
Tornò indietro altrettanto velocemente lanciando una fugace domanda a Tomoyo ed al padre mentre correva.
“Che ore sono?!”
Fujitaka, ansioso, scostò la manica dell’elegante vestito che indossava dal braccio e verificò sul suo orologio da polso.
“Le undici e mezza… fai presto!” esclamò l’uomo.
La ragazza aumentò il passo e spalancò con violenza le porte della navata centrale spaventando non pochi presenti.
Keisuke la stava già aspettando impaziente all’altare, ma non appena il ragazzo notò che la sua sposa era entrata a quel modo, senza né padre né damigelle, capì che c’era qualcosa che non andava.
Ishigara corse verso di lei e la raggiunse sulla porta.
“Sakura, che succede?” le domandò il ragazzo evidentemente imbarazzato per quell’ orda di persone che in questo momento li stavano fissando curiosi.
“Keisuke... io... so che è difficile però… non posso più sposarti...” proferì Sakura decisamente turbata da quel discorso delicato.
“C-come? Ma stai scherzando o dici sul serio?!” le chiese Keisuke basito davanti a quella affermazione.
Sakura annuì lievemente col capo.
“Ecco vedi... io… sono ancora innamorata di un'altra persona...” ammise lei abbassando il capo tremendamente mortificata per quel ragazzo che aveva fatto tanto per lei negli anni addietro e che ora veniva ripagato con un bel due di picche proprio nel giorno del suo matrimonio.
“E quel ragazzo è Shaoran, giusto?” dichiarò alla fine Ishigara sorridendo amaramente.
“Come lo sai?” domandò Sakura alzando di scatto la testa.
“Sai, l’avevo un po’ intuito, Sakura, che lui non fosse solo un tuo amico d’infanzia...” affermò Keisuke grattandosi la testa. “Avrei fatto meglio a non lasciarvi mai da soli, che idiota sono stato...”
La ragazza sorrise tristemente.
“Mi dispiace Keisuke…”
“Si vede che non era destino…” concluse il ragazzo amareggiato stringendosi nelle spalle.
Sakura si allungò verso il suo volto e gli diede un bacio sulla guancia poco prima di scomparire una volta per tutte giù dalla gradinata di quella chiesa.




Ok, ufficialmente si può dire che Sakura Kinomoto è uscita dal letargo e che ha cominciato a capire qualcosa della vita!
Sono davvero moooolto, ma mooolto contenta che finalmente siano finite le sue seghe mentali alla “Shinji Ikari” ma mi dispiace che ormai la FF è da considerarsi conclusa…
Però chi lo sa? Magari Shaoran è stato tirato sotto da un camion o lei viene coinvolta in una rapina a mano armata!
Conoscendomi sarei capace di tutto, ormai lo sapete XDXD
Ormai per questa FF mi risparmio, ma non sperate che nelle prossime io sia altrettanto clemente! XDXD

Ringrazio Sakura93thebest, Sakura Bethovina, Lady Marion, Kia85, Ichigo_91 per aver recensito la scorsa volta!
Ci vediamo con il prossimo –ed ultimo- capitolo: “Run Sakura, Damn Run!”
Sayonara!

MoKO_cHAn
   
 
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