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Autore: Gwen Chan    08/01/2014    11 recensioni
Padme sedeva sulla riva del lago, con ancora indosso l’abito da sposa, e allungava il braccio a indicare le numerose pozze d’acqua. Di ciascuna raccontava la storia ed enunciava il nome.
Aveva mani affusolate, Padme. Mani forti, abili, dal tocco fresco e gentile. Mani da stringere fra le sue, da scaldare e ricoprire di baci.
Genere: Drammatico, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Anakin Skywalker/Darth Vader, Luke Skywalker, Padmè Amidala
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Forgotten memory
 
Luke ha occhi azzurri come i laghi di Naboo.
Gli ricordano Padme in maniera quasi dolorosa.
 
Padme sedeva sulla riva del lago, con ancora indosso l’abito da sposa, e allungava il braccio a indicare le numerose pozze d’acqua. Di ciascuna raccontava la storia ed enunciava il nome.
Aveva mani affusolate, Padme. Mani forti, abili, dal tocco fresco e gentile. Mani da stringere fra le sue, da scaldare e ricoprire di baci.
Padme teneva le ginocchia strette al petto, aveva i piedi nudi a mollo nell’acqua e i capelli sciolti, liberi per una volta dalla costrizione delle sue solite ed elaborate acconciature, senza fermagli o trecce o nastri.
Amava quella chioma perché profumava di fiori e poteva infilarci le dita, divertirsi a pettinarla, ignorando le proteste della novella sposa.
Fissava Padme, mentre il tramonto luccicava sulla superficie placida dei laghi, poi la cingeva a tradimento e la baciava. Ancora e ancora. Perché Padme era sua, solo sua e la amava da impazzire e nessuno gliel’avrebbe portata via.
 
Luke grida e supplica e chiede aiuto.
 
Padme urlava, nei suoi incubi, col volto contratto dal dolore del parto.
Si accorge di averla dimenticata, di essersi attaccato a un concetto privo di sostanza, a un nome vuoto di senso.
Il sorriso di Padme, la sua forza, la sua dolcezza, tutto d’improvviso gli torna in mente.
Memorie che non credeva nemmeno di possedere più.
Padme parlava della nursey che avrebbe preparato su Naboo, descrivendo ogni particolare, dalla posizione della culla al colore delle pareti. Si accoccolava contro di lui sotto le lenzuola nei rari momenti in cui potevano condividere la notte, col suo corpo morbido e caldo, poi d’un tratto gli faceva posare l’orecchio sul proprio ventre, grosso, liscio. Gli faceva ascoltare il cuore del loro bambino non nato, quel battito affamato di vita, per placare i suoi demoni.
 
Non hanno mai smesso di divorarlo, tracciando grottescamente il suo cammino segnato da omicidi e tradimenti.
A volte hanno l’aspetto dei nomadi delle sabbie che hanno ucciso sua madre, altre sono i fantasmi dei novellini che lui stesso ha massacrato.
Non riesce a liberarsene, come non può perdonarsi di aver perso Padme.
Tutto, tutto, per niente.
 
Padme era sua, sua, non poteva volare via. Allora la cingeva in un abbraccio violento, disperato, per tenerla sempre con sé. Serrava i denti. Non l’avrebbe ceduta a nessuno, nemmeno alla morte.
La paura di perderla lo consumava, perché l’amava, l’amava al punto da odiarla, così come odiava se stesso per non riuscire a convincerla a rimanere al suo fianco, a farle capire che le sue azioni – quelle che gli hanno sporcato l’anima una volta innocente- non potevano essere sbagliate se gli avrebbero permesso di salvarla.
Eppure le fuggiva, preferiva tradirlo, con le labbra contratte per la mancanza d’aria, si ritraeva spaventata.
Era viva su Mustafar. Viva.
Se lo ripete da anni.
 
Luke lo fissa, con la stessa espressione di incredula impotenza che aveva Padme quel giorno.
Il corpo si muove prima che il cervello abbia inviato il comando.
Ha perso sua moglie.
Non perderò anche i suoi figli.
 
Note: Riguardare l’intera saga di Star Wars non mi fa per nulla bene. Non se questi sono i risultati. Ho sempre amato la fantascienza e credo di aver cominciato a fantasticare su ff sulla trilogia di Lucas già prima di iscrivermi ad EFP. Poi, tra una cosa e l’altra, non sono mai riuscita a buttar giù nemmeno una riga, preferendo virare su altri fandom.
Solo ora, grazie a un’improvvisa ispirazione, ho deciso di buttarmi in questa flash senza troppe pretese.
Enjoy. 
   
 
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