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Autore: Orobosa    11/01/2014    3 recensioni
-Sai perché ti trattano una merda?
-No, perchè?
-Perché sanno che tu ci sarai, che tu non hai il coraggio di lasciare le persone
Genere: Drammatico, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Demetria Lovato's Pov.

Chiusi la porta alle mie spalle ed entrai in casa sbuffando, mi legai i capelli in una coda disordinata e andai in cucina, mi feci un panino con mozzarella e prosciutto e mi diressi in camera mia.
Mi buttai a pancia in sù, sul letto guardando il soffitto.
In questi giorni stranamente tutto andava bene, di solito quando tutto va bene succede sempre qualcosa di brutto
Scossi la testa cercando di cacciare via i pensieri brutti, decisi di accendere il computer per far passar il tempo velocemente.

Dopo aver giocato a Farmville e aver messaggiato su facebook per ben 2 ore optai per l'idea di spegnere il computer.
Sbloccai il cellulare e notai che erano le 3:30, stranamente i miei genitori non erano ancora a casa...
Il mio cellulare iniziò a vibrare.
  - Mamma dove siete? -  Chiesi agitata a mia madre


Dopo un lungo tempo di silenzio una voce parlò

Parlo con la signorina Demetria Lovato?-

Agrottai la fronte spostando il cellulare dall'orecchio per guardare di chi fosse il numero, e solo ora capii che quella non era mia madre
Si, sono io, lei chi è? -
Chiesi confusa

Sono un agente di polizia, le devo dare un notizia brutta -

Un agente di polizia? Avrà basgliato di sicuro numero.

- è successo qualcosa ai suoi genitori -

Iniziai a sudare freddo

Agente è sicuro di non aver sbagliato numero e persona? -

- Se lei è la signorina Demetria Lovato allora non ho sbagliato numero, i suoi genitori hanno avuto un incidente -

Spalancai gli occhi incredula e il mio corpo si paralizzò cercando di analizzare le parole che ebbi appena sentito

La presa sul cellulare diminuí talmente tanto da farlo sbattere sul pavimento

Le lacrime scorrevano senza smettere sul mio viso, lanciai un urlo soffocato tirandomi i capelli

Mi feci forza e strisciai sul pavimento per afferrare il cellulare che stranamente non si era rotto

I-in che o-ospedale posso vederli? -  
Chiesi singhiozzando e con la voce tremante

Ci fù una lunga pausa e dopo un pò l'agente rispose
Signorina... non ha capito, i suoi genitori sono morti -

Fù come se il mondo mi crollasse addosso, questa volta con tutta la mia forza lancia il cellulare contro il muro e mi accasciai in un angolo della stanza con le gambe al petto, lacrime dopo lacrime scendevano sulla mia guancia, 
Tutti mi abbandonano e io non so il perchè.

- Perchè loro? perchè? -  Urlai a squarciagola

Iniziai a tremare, nella stanza si sentivano solo i miei singhiozzi, i miei respiri affannati e le mie urla.
 
Da piccoli ti mostrano il mondo come se fosse tutto rose e fiori, poi cresci e vedi un giardino pieno di fiori marci

Mi alzai tremando e mi guardai allo specchio

Occhi rossi e gonfi, mascara colato e capelli tutti disordinati, chiusi gli occhi cercando di trattenere le lacrime ma fallí nell'intento

Mi diressi in bagno e con la mano tremante aprii il cassetto ed estrassi uno dei miei più grandi incubi, con decisione la premetti sul mio polso, pensando che non fosse abbastanza la premetti più in profondità. 
Forse cosi avrei potuto rivedere i miei genitori in paradiso e potremmo vivere di nuovo come una famiglia felice di nuovo, senza George il mio fratellino che ora si trovava a scuola.

Iniziai a sentirmi debole e sorrisi 

Sarei riuscita a vedere i miei genitori in paradiso


Poi tutto nero.


 

  
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