Buona domenica a tutti! :D allora, questa è la mia seconda fanfiction a lungo termine (l'altra, Fangirl Supervillain, sarà alternata a questa) ed è la prima in assoluto che scrivo su Doctor Who... non sto nemmeno a dire quanto questa serie mi logori, altrimenti non sarei qui a scriverne :D
Allora, prima di lasciarvi alla storia, vorrei specificare alcune premesse: le protagoniste di questa storia sono quattro Signore (anzi, Signorine) del Tempo e, cronologicamente parlando (cosa un po' complicata da definire in una serie come Doctor Who, lol), vivono le loro avventure dopo che il Dottore (presumibilmente il Dodicesimo, a questo punto - secondo la numerazione tradizionale...) è riuscito a riportare Gallifrey nel suo universo: ne saprete di più nel corso della storia ^^
"A Four-Sided Food Shopping" sarà una fanfiction di sedici capitoli (quattro per ogni Time Ladies) e un epilogo, anche se vorrei scriverne tanti seguiti! :D Potrebbero esserci delle imperfezioni con la storyline ufficiale perché ho iniziato a scrivere questa storia prima dell'ultimo speciale di Natale... quando Peter Capaldi era ancora un completo mistero e non ci sognavamo i suoi reni la notte :D
Ma ora l'introduzione si è fatta pure troppo lunga... vi lascio alla storia :D ma non senza aver prima ringraziato le VERE All-New Time Ladies, che mi fanno passare delle notti in chat molto.... ma molto.... ma MOLTO... strane (?)
Ah, in ognuno dei primi quattro capitoli metterò un identikit per ognuno dei quattro personaggi nuovi ^^ ringrazio Sabrina/Well-Wisher per avermi dato il permesso di mettere i disegni, sono stupendi ç_ç
All-New Time Ladies
presents
A Four-Sided Food Shopping
.I.
Cosa vuol dire essere tosti
(Dreamer)
“Torneremo
il
prima possibile, Dreamer!” disse Fighter con un ampio
sorriso, salutando la
collega mentre usciva fuori da una certa cabina blu.
“Mi raccomando, fai la guardia al Tardis!”
intervenne Magician, che stava
aspettando Fighter insieme a Well-Wisher, appena fuori dal loro mezzo
di
trasporto.
“Credo che sarà il Tardis a fare la guardia a lei
^^” aggiunse quest’ultima,
mentre cercava tra i taschini della cintura una bustina di zucchero da
mangiucchiare: lei, Fighter e Magician stavano andando a rifornirsi di
cibo e,
per affrontare le difficoltà di una spesa al supermercato,
aveva urgente
bisogno di zuccheri!
Quella volta toccava a Dreamer occuparsi del Tardis durante la loro
assenza, e
già la Time Lady si stava chiedendo che cosa avrebbe fatto
senza quelle
casiniste delle sue compagne di viaggio… L’ultima
volta ne aveva approfittato
per giocherellare un po’ con i gattini che,
all’insaputa delle altre, aveva
adottato durante le loro “scampagnate”, per poi
nasconderli in una delle sale più
confortevoli del Tardis: tanto di stanze ne aveva
all’infinito, e le sue
colleghe non sospettavano nemmeno che viaggiassero con altri sette
ospiti
miagolanti! Probabilmente anche quel giorno avrebbe trascorso quelle
poche ore
solitarie insieme a loro… senza contare che doveva pulire le
lettiere di tutti!
“Ricordatevi di prendere quei dolcetti alla crema che mi
piacciono tanto!”
disse Dreamer prima che le sue colleghe si allontanassero “E
anche i cubetti di
prosciutto!”
“I cubetti di prosciutto?!” ripeté
Magician, dubbiosa “E che ce ne facciamo?”
“Mi piace metterli nella pasta…” rispose
evasivamente Dreamer: in realtà aveva
scoperto che i gattini erano particolarmente ghiotti di prosciutto, e
le sue
scorte segrete erano quasi finite!
“Uhm… non ti ho mai vista
farlo…” disse Well-Wisher mentre finalmente apriva
la
sua prima bustina di zucchero.
“Ma sì, li useremo per fare taaanti
stuzzichini!” esclamò Fighter “Allora,
andiamo?! E ricordiamoci che tocca a Magician guidare il
carrello!”
L’interpellata sbuffò: “Anche se
viaggiamo tutti i giorni con una macchina del
tempo, guidare il carrello mi sembra addirittura più
complicato… le rotelline
si incastrano sempre!”
“Questo perché non eviti le crepe del pavimento
^^” le fece notare Well-Wisher.
“Ti va di prendere il mio posto, Double?” chiese
Magician, con un sorriso a
trentadue denti.
“No, ma posso avvisarti quando stai per finire in una crepa
^^”
“MAI sottovalutare le crepe!” disse saggiamente
Fighter “Andiamo, ora?!”
Fighter andava matta per il cibo dei terrestri (era stata lei a
convincere le
altre a fare sosta sulla Terra per rifornire la dispensa del Tardis) ed
era
evidente che non vedeva l’ora di perdersi in un supermercato.
Finalmente il trio addetto alla spesa salutò Dreamer, che
richiuse la porta della
cabina blu dietro di sé.
“Uffff…!” fece la Time Lady “E
ora… pensiamo ai gatti!”
Fece per avviarsi, saltellante e spensierata, verso la stanza dove
aveva
nascosto i gattini, quando notò sui comandi centrali del
Tardis un foglietto,
scritto a mano, che sembrava essere stato dimenticato lì da
qualcuno. Dreamer
lo prese, incuriosita, e si mise a leggere:
2 etti di bresaola (della Valtellina)
1 k di mele Stark
l’insalata coi pomodorini buoni
salsa barbecue – maionese – senape
dolcetti alla crema
churros (se ci sono)
E
l’elenco andava
avanti così per tutta la facciata del foglio, e anche
dietro, elencando un
sacco di alimenti più o meno
salutari.
“Acc…! Ma questa è la lista della
spesa!” si rese conto Dreamer, portandosi una
mano sulla fronte “Se la sono dimenticata… Forse
faccio in tempo a
raggiungerle!”
E, veloce come il vento (o così avrebbe voluto), la Time
Lady si precipitò
fuori dal Tardis con la lista stretta in mano, come se ne valesse della
sua
stessa vita… Questo perché aveva paura che le
altre non si sarebbero mai
ricordate dei suoi dolci alla crema, senza quel
foglio!
Corse per un bel po’ di tempo in direzione del supermercato,
ma delle sue tre
colleghe neanche l’ombra… Possibile che si fossero
già allontanate così tanto?
Alla fine si fermò, esausta, e si allentò il nodo
della cravatta per prendere
fiato…
“Tanto vale ritornare al Tardis” pensò,
ma non prima di essersi rinfrescata con
una bibita: doveva avere un po’ di soldi terrestri in tasca!
(peccato che
fossero Lire…)
Notò che nelle vicinanze c’era un bar e, senza
indugio, decise di entrare:
sperò di non venire scambiata per una cameriera dai clienti,
anche se non
sarebbe stata la prima volta… I terrestri, a volte, sapevano
essere veramente
stupidi!
Per fortuna nel bar non c’era quasi nessuno, salvo un tipo al
bancone con un
giubbotto ridicolmente lungo: Dreamer inavvertitamente lo
ascoltò mentre
parlava con il barista.
“Cassano Magnago è una città come
un’altra” stava dicendo quest’ultimo al
cliente, che stava bevendo con tutta calma un cappuccino “E
non accade qualcosa
di bizzarro da ben prima che io nascessi, credo!”
“Mh… eppure ho saputo che al supermercato qui
vicino succedono cose strane!”
replicò lo sconosciuto, dopo aver bevuto un sorso dalla
tazza fumante.
“Cose strane al Dyunn? Non saprei, non so niente di quel
posto…” rispose il
barista.
Dreamer si sedette ad un posto di distanza dal cliente proprio mentre
questi
chiedeva, con una strana inclinazione della voce: “Non
conosce nessuno che va a
farci la
spesa?”
“Potrà sembrare strano, ma… in effetti
no. Nemmeno io ci vado mai” dovette
ammettere il barista “Eppure è aperto da
anni!”
A Dreamer parve di ricordare che il supermercato dove erano dirette le
sue
colleghe si chiamasse proprio “Dyunn”, ma non
poteva esserne sicura… Lo
sconosciuto smise di fare altre domande e Dreamer ne
approfittò per ordinare la
prima bibita che le venne in mente. Mentre il barista cercava la sua
ordinazione, lo sguardo della Time Lady cadde sulla figura del cliente,
e…
I suoi due
cuori saltarono un battito.
Riconobbe immediatamente quel profilo: ciuffo sbarazzino, sopracciglia
espressive e occhi intensi. Per cercare ulteriori conferme
sull’identità
dell’uomo, Dreamer abbassò lo sguardo e
notò che, oltre ad un completo marrone
a righe sottili, indossava anche un paio di All Star gialle e
bianche.
Ora i suoi cuori iniziarono a battere all’impazzata:
quell’uomo era il Dottore!
Quel
Dottore!
L’eroe nazionale di
Gallifrey! Colui che per secoli aveva creduto di aver sterminato i Time
Lords,
quando invece aveva salvato la sua intera specie dalla Guerra del
Tempo!
Dreamer sul momento non seppe dire quale rigenerazione del Dottore
fosse quella
che aveva davanti, anche se a scuola te le inculcavano nello stesso
modo in cui
ai terrestri si insegnano i sette re di Roma… Ma tutto
quello che riuscì a dire
fu: “Oddio!”
Il Dottore non poté fare a meno di sentirla e si
voltò verso di lei, alzando un
sopracciglio.
“Oh… mio… Dio!”
ripeté Dreamer, questa volta solo pensandolo
“è veramente lui!”
“Tutto a posto?!” le chiese il Dottore, con un tono
tra il cortese e il
sospettoso.
“Oh… sì, certo Dot… ehm, signore!”
rispose
Dreamer, che non sapeva come contenere l’entusiasmo
“Stavo dicendo solo…
‘Oddio! Fa proprio caldo
oggi!’”
“Veramente è quasi tempo da neve, anche se
c’è il sole” le fece notare il
Dottore, alzando il mento e osservandola con ancora più
sospetto. La studiò con
molta attenzione e il suo sguardo si soffermò a lungo sugli
stivaletti che
stava indossando, anche se Dreamer non ne seppe immaginare la ragione:
mica
tutti erano costretti ad indossare “scarpe di tela”
come lui!
“Ehm… ma qua dentro fa veramente caldo, rispetto a
fuori!” improvvisò la Time
Lady “Eh, sì! Lo sbalzo termico mi ha colto
impreparata, eh eh!”
“Forse hai bisogno di un dottore…” le
consigliò lui, proprio lui, il Dottore in
persona! Anche se
aveva inteso uno di quei dottori con la “d”
minuscola…
“Oh, no no, sto benissimo!” esclamò
Dreamer, che aveva iniziato a giocherellare
con la cravatta per contenere l’emozione e il nervosismo.
Sì, stava benissimo,
e avrebbe tanto voluto chiedere al Dottore se potevano fare una foto
insieme, o
anche solo un autografo, ma secondo il Codice della Liberazione sarebbe
stato
contro la legge! Infatti, da quando il Dottore aveva ritrovato
Gallifrey (mi
dispiace, terrestri, ma per voi è ancora troppo presto per
conoscere i
dettagli!), era stato vietato ad ogni Time Lord e Time Lady di
rivelarsi come
Signori del Tempo se mai avessero trovato il Dottore in una delle sue
vecchie
rigenerazioni… insomma, a quelle che precedevano il
ritrovamento di
Gallifrey.
Intanto il Dottore le aveva sorriso e si stava alzando dal balcone,
probabilmente per andarsene… Dreamer, però, non
voleva lasciarsi sfuggire
l’occasione di passare un po’ di tempo con il
Dottore! Insomma, il suo nome era
leggenda, un sacco di strade di Gallifrey erano state dedicate a
lui… per non
parlare della Festa Nazionale del Dottore! Per un bambino sarebbe stato
come
vedere Babbo Natale in persona, con la differenza che il Dottore era reale! (chiedo scusa per
i credenti di
Babbo Natale in
ascolto)
“Aspetta!” lo fermò Dreamer,
improvvisando al cento per cento “Posso
accompagnarti per un tratto di strada?”
Ommioddio… ora l’avrebbe scambiata per una
maniaca, una stalker, una pazza a
piede libero…!
Ma il Dottore, invece di giudicarla, fece spallucce e le sorrise per la
seconda
volta.
“Ma sì” disse
“Perché
no?”
Dreamer non poté credere alle proprie orecchie e si
sentì le farfalle nello
stomaco: quanti Signori del Tempo si sarebbero fatti seguire da una
sedicente terrestre
incontrata appena un minuto
prima?
“C’è da dire che il Dottore ha avuto un
sacco di companions” si disse Dreamer,
cercando di ricordare la biografia di quel personaggio così
importante “Non
dovrebbe stupirmi che con i terrestri abbia così tanta
confidenza! Va beh… Let’s
Gooooethe!”
Dreamer e il Dottore uscirono dal bar (“Non ho nemmeno bevuto
la mia bibita” si
rese conto la Time Lady) ed iniziarono ad allontanarsi dalla confusione
del
centro per dirigersi verso il parco dove le Time Ladies avevano
parcheggiato il
Tardis, lontano da sguardi
indiscreti.
“Allora, come ti chiami?” chiese inaspettatamente
il Dottore, ma senza alcun
intento d’indagine: voleva semplicemente iniziare una
conversazione, o almeno
così sembrò a
Dreamer.
La Time Lady non riusciva a staccare gli occhi dalle sue All Star:
quante volte
ne aveva sentito parlare!
“Mi chiamo…” Dreamer pensò al
primo nome che le venne in mente “Marta! Mi
chiamo Marta…”
“Martha?!”
esclamò il Dottore,
stupito, facendo un passo indietro dalla Time Lady “Ho
conosciuto una Martha…
Sono tipe toste, loro!”
“Le Martha, intende?” chiese Dreamer,
confusa.
“Sì, sì, le Martha!”
confermò il Dottore, gesticolando freneticamente
“Le
Martha son toste! Quindi anche tu sei una tosta!”
Dreamer abbassò lo sguardo, in imbarazzo.
“Veramente… non
molto…”
“Non ci credo!” protestò il Dottore
“Guardati: ti chiami Martha, e indossi pure
una cravatta… Guarda, ne indosso una anch’io!
Questo vuol dire che siamo tosti!”
Dreamer
non poté fare a meno di ridacchiare. “La cravatta
ci rende
tosti?”
“La cravatta” continuò il Dottore
“ma anche i cappotti lunghi, le scarpe di
tela… Un sacco di cose rendono la gente tosta! Ma i
cravattini no, no… quelli
sono sicuro che non rendano
tosti!”
“Potresti cambiare idea…” si
lasciò sfuggire Dreamer, che finalmente si
ricordò: solo il Decimo Dottore indossava le All Star,
quindi la rigenerazione
successiva avrebbe portato proprio un cravattino!
“Come?” le chiese il
Dottore.
“Oh, niente… niente…” disse
Dreamer.
Il Dottore riprese ad osservarla con sguardo sospettoso, con il ben
noto
sopracciglio indagatore. “Sei tosta e anche strana,
Martha-che-indossa-la-cravatta…
Ma mi piacciono le stranezze e, anche se
così non fosse, ti avrei già perdonato per avermi
accompagnato fin qui! Sai
cosa ti manca, però, per essere veramente
tosta?”
Dreamer ricambiò il suo sguardo, senza però
capire dove voleva andare a parare.
“Delle scarpe abbastanza toste per una Martha
tosta!” le rispose il Dottore,
indicandosi tutto fiero le All Star “Le
vuoi?”
Dreamer ammutolì.
“C-come…?”
“Le mie scarpe!” ripeté il Dottore
“Ho visto che continuavi a guardarle… sono
tue! Scommetto che ti vanno,
addirittura!”
Dreamer paragonò i proprio piedi a quelli del Dottore e
notò che, in effetti,
erano più o meno della stessa grandezza: forse le sarebbero
state un po’
larghe, ma non abbastanza per scivolarle via dai piedi.
“Io non… non posso accettare!”
esclamò Dreamer, rossissima in faccia: quelle
scarpe erano come una reliqua, non avrebbe mai potuto averle! Ma come
spiegarlo
al Dottore senza rivelargli che era una Time Lady? E poi sarebbe stato
tutto
inutile: quello si era inginocchiato e si stava già
slacciando le
stringhe!
“Il mio mezzo di trasporto è qui vicino: camminare
per un pezzo a piedi nudi
non sarà un problema! E poi ne ho un altro paio identico, ma
rosse!” le spiegò
il Dottore, avvicinando le All Star ai piedi di Dreamer “Ora
però devo
scappare, Martha II! Continua a vivere in modo tostissimo per il resto
dei tuoi
giorni, e dimostra al mondo intero quanto sei tosta!
ALLONS-YYYYYY!!”
Detto questo, il Dottore le rivolse un ultimo, gigantesco sorriso, e
corse a
gran velocità verso una quercia lontana da lei dove, Dreamer
lo sapeva, il Time
Lord aveva nascosto alla bell’è meglio il suo
Tardis. Mentre Dreamer si sfilava
tutta contenta gli stivaletti per provarsi quel regalo inatteso, si
aspettò di
sentire il rumore della ben nota cabina blu che si metteva in moto per
raggiungere una destinazione nota solo al Dottore… anzi,
magari nemmeno a lui!
Ciò, però, non avvenne: probabilmente il Dottore
aveva parcheggiato il Tardis
in una zona ancora più distante… E meno male,
altrimenti avrebbe potuto vedere
anche il Tardis delle Time
Ladies!
Dreamer si allacciò le All Star e se le ammirò
con tutta calma: in effetti, erano
veramente tostissime.
* * *
Il ritorno dell'autrice /o/
Ri-ciao! :D allora, questa prima parte è finita e spero,
molto
banalmente, che vi sia piaciuta, o anche solo ispirato ^^ nell'arco di
questa storia incontrerete tutti i Dottori della nuova serie (ad
eccezione del War Doctor), a cominciare - come avete notato - dal
Decimo... Tennino *-* mon amour!! PLS DON'T GO!!
ç___ç
Ah, non picchiatemi subito perché qua il Dottore lascia le
sue
scarpe ad una perfetta sconociuta... "Le vie del Dottore sono
infinite"! ;D
La prossima domenica aggiornerò Fangirl Supervillain,
quindi... ci vediamo tra due domeniche! :D