Un giorno Pitagora incontrò un brigante.
-O la borsa o la vita!-
-Vuoi dunque derubarmi, stolto?- gridò Pitagora indignato.
-Certo, sono un ladro!- esclamò questi puntando la sua spada contro il petto del filosofo.
-Povero sciocco! Non sai chi hai incontrato, io sono Pitagora, il capo della setta dei matematici!- e con un gesto fulmineo gettò a terra una piccola sfera, che esplose in un bagliore di luce accecante. Quando il brigante riuscì a riaprire gli occhi, la sua spada e Pitagora erano spariti e due lame a forma di triangolo rettangolo la prima e pentacolo la seconda erano puntate alla sua gola. A reggerle erano due uomini dal viso coperto dalla tunica, simili a quelli ora disposti in cerchio attorno a loro.
-Così tu hai minacciato il nostro maestro?- disse il primo.
-Minacciare, che esagerazione! Stavamo solo chiacchierando…- mormorò il brigante atterrito e cercando di allontanare il collo dalle lame.
-Cosa dobbiamo farne di lui, o grande Pitagora?- domandò il secondo al filosofo, riapparso dietro il gruppetto di che accerchiava il brigante. -Dobbiamo mandarlo a far compagnia ai pesci come Ippaso?-
-Calma, cari Archita e Filolao. Non dobbiamo infierire su di lui, non è neanche un acusmatico. Vive senza conoscere i numeri, che sono la natura di tutte le cose. Io direi che sarebbe giusto invece essere generosi.- rispose Pitagora sorridendo malignamente.
-Giusto, saremo generosi!- concordarono i due abbassando le lame.
-Mi lasciate libero allora? Grazie, grazie!- esclamò il ladro e fece per allontanarsi. Ma subito venne afferrato per le spalle da Archita e Filolao, mentre gli altri sguainavano le loro armi dalle peculiari forme geometriche per impedirgli di uscire dal cerchio.
-No, non sei libero di andare. Almeno, non prima di aver seguito tutti e due i corsi di aritmetica e geometria di base della scuola pitagorica, che ti sono stati generosamente offerti dal maestro, e di aver passato gli esami!- disse Filolao.
-E con non meno di 28!- rincarò Archita.
-NOOOO!!!- urlò il brigante disperato.
Risposte ai commenti:
Suikotsu: Ma Newton era molto sanguigno per quel che riguarda la paternità delle scoperte scientifiche.
Cassie_09: Grazie per i complimenti! (però sono un uomo)
lady dreamer: Sono contento che apprezzi, farò di certo Epicuro (prima o poi).
xtomx95: Ma quante recensioni che hai lasciato! Dunque ti rispondono in ordine: lo stesso Talete cadde in un pozzo e fu sbeffeggiato dalla sua servetta tracia (secondo un classico aneddoto); non odio Rousseau, anche se le sue teorie si oppongono al razionalismo illuminista e perciò non mi garbano molto; ma dai, Kant non è così tremendo; hai colto la citazione dal dialogo di Leopardi (però era fra la natura e l'islandese); perché Edipo dal nulla? Mah, un po' di nonsense in più non può far male, no? Il brigante comunque non è idiota, non più di tanto almeno, è solo perseguitato dall'in sé e per sé della sfiga (vedi Hegel).