Fanfic su artisti musicali > One Direction
Segui la storia  |       
Autore: Distanceiwon    17/01/2014    5 recensioni
- Quindi, dato che la camera ora è NOSTRA, anche tu dovrai
attenerti al regolamento. - mi disse soffiando sul mio collo.
Dovevo? Si.  L'avrei fatto? Non ne sono così
sicura. No, l'avrei fatto e lui avrebbe perso quindi tanto vale mettere
in gioco qualcosa.
- Ci sto, Styles. - dissi poco distante dal suo viso - Ma... -
- Ma? - chiese lui curioso, spingendo il mio corpo tra lui e il muro.
- Ma chi infrangerà le regole per primo, avrà una
penitenza scelta dall'altro. - gli dissi sicura, pensando di
scoraggiarlo, ma ciò invece lo fece eccitare ulteriormente.
- Non ci sono limiti? - mi chiese sul mio collo.
Allora capii di essere fregata, e che avrei dovuto tener chiuso quel
forno che ho al posto della bocca. - Nessun limite. - gli dissi a
disagio, cosa che notò.
- Interessante - disse allora, mordendomi il lobo facendomi sussultare.
- Se tu perdi, verrai a letto con me. - mi disse fissandomi negli
occhi, facendo spuntare due fossette ai lati della bocca per via
dell'espressione che assunse la mia faccia.
Rimasi paralizzata. No, non potevo decisamente perdere. Non sarei mai
stata il suo premio. Ma chi prendo in giro, perchè farsi
tanti problemi?  
Genere: Comico, Erotico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Styles, Un po' tutti
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
   >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Eccomi qui, appena atterrata a Londra dopo un viaggio abbastanza turbolento, e per viaggio intendo la mia vita, sia chiaro.
Piacere, April Baker, 18 anni appena compiuti, sono una ragazza come tante: abbastanza alta, ne' troppo magra e neanche troppo grassa, una via di mezzo tra Adele e Cara Delevigne, ho reso l' idea. Comunque, continuiamo: viso pulito, lunghi capelli castani a cui non riesco mai a dare una forma e occhi di un azzurro da far invidia all'Oceano. Si un oceano inquinato.
Avete presente quando vi dicono: - Ma non è vero, gli occhi marroni sono bellissimi! Sono espressivi! - Mi spiegate che ci trovate negli occhi marroni? A me viene in mente solo una cosa, ma tralasciamo.
Sono una ragazza estroversa, dico cio' che penso e non mi faccio problemi, sta a voi decidere se vederlo come pregio o difetto. Ho imparato a fregarmene dei problemi dal momento in cui ho iniziato ad averne.
Qualche mese fa i miei genitori sono morti in un incidente aereo, e non ho ancora superato la cosa, ed è per questo che sono venuta qui dall'Italia.
Mia madre prima che mi lasciasse si teneva in contatto con questa sua amica di Londra, Anne, se non sbaglio, cosi' quando lei è venuta a sapere della mia solitudine si è offerta di ospitarmi a casa sua. Che donna dolce.



- April! - mi sentii chiamare, risvegliandomi dal mio stato di trance.
Mi girai e vidi una donna, minuta, non molto alta, con una gran sorriso.
( Dev'essere Anne, pensai. )
- Anne, giusto? Piacere di conoscerla. - le dissi cordiale.
- Oh, chiamami pure Annie, tesoro e dammi del tu! - mi rispose sorridendomi.
Esatto, era dolce come immaginavo. La vidi sollevare i bagagli e portarli verso l'auto, così le diedi una mano.


Il tragitto in macchina fu breve, e quando scesi mi ritrovai davanti ad una casa molto carina e diversa da quelle italiane. Mi erano sempre piaciute.
Anne mi accompagnò all'ingresso, e quando apri' la porta mi poggio' una mano sulla spalla, come per infondermi coraggio.
Era grande e molto spaziosa, accogliente e sapeva di casa.
Anne vide che ero in perlustrazione, e si mise a ridere.
- Allora, come ti sembra la nuova casa? - mi chiese Anne, sorridendomi sul divano.
- È davvero molto bella, ti ringrazio davvero per...tutto - dissi concludendo la frase, facendomi subito seria, incapace di sostenere il suo sguardo per via delle lacrime, che ormai m'impedivano la visuale.
- Non dirlo neanche per scherzo tesoro. I tuoi genitori ci saranno sempre ricordalo. Se hai bisogno di sfogarti, noi ci siamo. - mi disse, notando il mio sbalzo d'umore.
Noi? Avevo sentito un NOI o sono io che ho bisogno di Amplifon? In quel momento ero talmente scossa che non ci diedi peso.
- Ora non mi va di parlarne, Anne. Vorrei solo riposare. - le dissi, forse troppo fredda.
- Certo, capisco. Prima stanza a destra salite le scale. - mi sorrise lei.
Dopo averla ringraziata salii le scale su indicazione, ed eccola li. Era davvero grande, ma non capii il perché dei due letti. Non feci in tempo a formulare un'ipotesi sensata che cacciai un urlo.
- E tu chi sei?! -

- Oh, è un piacere anche per me conoscerti tesoro! Comunque sono Harry. - rispose il ragazzo riccio, mezzo nudo (perché è giusto dirlo), con una faccia da schiaffi.

Beh cara April, fossi in te starei attenta: mi sa che sei finita nella casa sbagliata.






-SPAZIO AUTRICE-
Heeeeeeeylooooo Everyoneeeee!!
Ci tengo a dire che questa è la mia prima storia, quindi se avete consigli, richieste o domande vi prego di recenserire almeno so cosa ne pensate!
Mi piacerebbe davvero se esprimeste il vostro parere!
Beh, spero di avervi incuriosite abbastanza!
Ci vediamo al prossimo capitolo,
love you loads!
Otty xx

  
Leggi le 5 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
   >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > One Direction / Vai alla pagina dell'autore: Distanceiwon